[...] occupazione nel mercato una posizione che finisce obiettivamente con il configurarsi come monopolio ed oligopolio. d' altra parte, in una società moderna [...]
[...] il bene rappresentato dal pluralismo dell' informazione non è difendibile in astratto: nel concreto del mercato dell' informazione la leva [...]
[...] sostenuto emendamenti di questa natura. a noi sembra che siamo in presenza di una misura idonea a garantire non solo un reale mercato pubblicitario, ma [...]
[...] . vi è poi un problema di carattere più generale, che concerne la qualità della crescita dell' economia e del mercato: è un problema che abbiamo definito [...]
[...] dell' ecologia dell' informazione. non è detto che i due elementi debbano essere sempre separati: può crescere il mercato, può crescere l' industria [...]
[...] chiuso a causa di una condizione di duopolio che contrasta con le più elementari leggi di mercato. ribadisco pertanto la validità del subemendamento in [...]
[...] del mercato, nel rapporto tra pubblicità ed introiti. come si spiega questa contraddizione? ha detto il presidente della Fieg, Giovanni Giovannini [...]
[...] : « che un mercato pubblicitario con queste caratteristiche non sia il migliore dei mondi possibili non sembra essere oggetto di dubbio » . sono d [...]
[...] offerte speciali, che è data dal carattere anomalo del mercato pubblicitario italiano. in Italia nel 1988, se si fossero incassati tutti i soldi [...]
[...] attraverso un' autentica libertà di mercato, di imprenditoria; quella libertà di mercato e di imprenditoria che nell' informazione non c' è, perché si [...]
[...] . pertanto non c' è libertà senza mercato. che fare? » — si chiede Rocard — « dovremmo inventare un diritto internazionale che sia applicabile anche [...]
[...] , sottomissione dell' uomo e dei suoi valori alle logiche del denaro e del mercato (le uniche ideologie che godono di immunità ideologica) sono sotto [...]