Antonio DI PIETRO - Deputato Maggioranza
XVI Legislatura - Assemblea n. 89 - seduta del 19-11-2008
2008 - Governo VI Andreotti - Legislatura n. 10 - Seduta n. 327
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

signor presidente , con la mozione da noi presentata intendiamo chiedere al Governo cosa vuole fare per rilanciare l' economia reale, con particolare riferimento ai salari, alle famiglie, ai precari e ai disoccupati. non mi sono espresso bene forse, lo ripeto: cosa il Governo intende fare, non cosa il Governo intende dire. infatti, fino ad oggi il Governo e coloro che fanno comunicazione istituzionale hanno comunicato sempre una cosa diversa da quello che stanno facendo. vi è una politica doppia da parte del Governo: si dice una cosa e se ne fa un' altra. ne voglio elencare qualcuna, cominciando proprio da chi ha detto, poco fa, che questo Governo ha adottato una legge che riguarda il piano casa. la legge in questione — la collega Pollastrini mi è testimone — è la numero 9 dell' 8 febbraio del 2007 ed era quella che ha fatto il Governo Prodi. questa idea che si prendono le leggi che fanno gli altri, i soldi che ci mettono gli altri e poi si rifà la legge, si rifà il provvedimento e si dice che è proprio, è come il comportamento dello scolaro furbetto che copia il compito e dice che l' ha fatto lui. lo dico anche con riferimento a come è stato sviluppato il piano casa, perché è vero che avete fatto la legge voi, ma sapete per fare cosa? per prendere i soldi che avevamo trovato e stanziato, in parte, per far pagare gli affitti a coloro che non potevano pagarli e, in parte, per andare incontro a coloro che volevano per la prima volta comprare la casa mediante mutui agevolati. con quegli stessi soldi, voi avete fatto un grande piano per fare metà voi e metà i soliti speculatori e costruttori, per costruire case e poi venderle sul mercato. sono gli stessi speculatori e costruttori, molti dei quali li ritroviamo, guarda caso , proprio nella vicenda CAI; sono sempre quelli: tra un tribunale e l' altro, tra una condanna e l' altra, vengono qui a fare i patrioti italiani che salvano l' Italia. lo dico perché vi è un' enorme differenza, signor presidente del Consiglio , che neanche oggi è presente, tra la politica del fare e la politica del dire. nei giorni scorsi avete fatto una conferenza stampa in cui avete detto che avete stipulato una convenzione con la Banca Centrale Europea per 16 miliardi di euro per investimenti. andate a vedere sul sito Internet quell' accordo: non sono 16 miliardi di euro che vi ha dato la banca! è la banca che vi ha mandato una lettera in cui si diceva: se ci chiedete un mutuo di 16 miliardi e ci date le garanzie, ve lo diamo. se andavate alla banca sotto casa, vi diceva la stessa cosa! il problema è che dovete adottare un provvedimento per chiedere un mutuo, per ottenere i soldi e per metterli in bilancio, con tutto ciò che ne consegue per quanto riguarda la tenuta del bilancio tra il dare e l' avere. quindi, quella è semplicemente carta straccia , poco più o poco meno di una carta che si può usare in tutt' altra e per tutt' altra situazione. avete detto che avete deciso di portare al Cipe 15 miliardi di investimenti per le infrastrutture. dov' è l' amico Bersani, con cui ho lavorato in questi anni sui temi dello sviluppo delle infrastrutture? non voi perché non volete, ma quelli che vogliono sapere come stanno i fatti, andassero a vedere e troveranno che questi 15 miliardi che dite di investire per infrastrutture sono tutti — dico tutti! — provvedimenti del Cipe, già approvati in precedenti riunioni del Cipe stesso con precedenti soldi già stanziati! state prendendo vecchie delibere del Cipe e ne fate altre uguali: due volte la stessa cosa con gli stessi soldi. con i soldi che ci abbiamo messo noi, ci fate una bella figura voi, ma sono sempre quelli i soldi! anzi, è peggio, perché state togliendo soldi ad alcune infrastrutture per cui il progetto è già stato fatto, finanziato e messo all' opera. un esempio per tutti, lo dico agli amici della Lega Nord Padania : lo sapete o non lo sapete che le tangenziali di Como e Varese non sono più finanziate da questo Governo? lo sapete o non lo sapete? infatti, hanno dovuto fare l' autostrada che va da Roma al mare, quella che interessa a Matteoli, perché lui lì ha il collegio elettorale . lo dico a voi, guardate bene cosa sta succedendo: stessi soldi, stesse infrastrutture già finanziate e all' opera, alcune delle quali vengono lasciate a metà per cominciarne altre che interessano a qualche elettorato di riferimento. questa è la grande attività che volete porre in essere? state attenti, perché le infrastrutture non hanno colore, non si può ricominciare sempre tutto da capo. avete detto che adesso fate un' operazione da 80 miliardi. di che? dove stanno? con quali soldi? l' ha detto già prima il segretario del Partito Democratico Veltroni. dove sono questi 80 miliardi? ho l' impressione che fate il gioco delle tre carte : sono sempre gli stessi soldi, che girano da una mano e dall' altra, facendo credere il fumo invece che l' arrosto. lo dico perché tra la politica del dire e la politica del fare vi è un' enorme differenza e qui c' è l' imbroglio che ho già detto l' altro giorno e che ripeto ancora oggi. è frutto di un imbroglio ciò che sta avvenendo oggi, anche per quanto riguarda le scelte che avete fatto, perché avete tolto l' Ici e avete poi dovuto trovare i soldi togliendoli ai poveri per darli ai ricchi. questa è la verità! la politica del Governo Berlusconi è ben chiara: si toglie a chi non ha, per dare chi ha. questo è il dato di fatto di cui bisogna prendere atto. ed ancora: avete deciso di fare delle soluzioni che salvano coloro che hanno ridotto l' Italia in questo modo. non ho fatto io la norma « salva manager » e, quando l' abbiamo scoperta, l' avete riproposta un' altra volta, nonostante che Tremonti abbia detto: o va via la « salva manager » , o vado via io. mi auguro che egli sia conseguente, perché l' hanno nuovamente inserita nella legge sulla bancarotta. è stato detto che ci sarà una grande lotta all' evasione fiscale e quant' altro. ma quando mai? avete proposto proprio oggi la norma per cui fino a quattro anni per tutti i reati di falso in bilancio basta che uno va a tagliare un po' l' erba e addirittura estingue il reato! basta farsi una tagliata d' erba sul giardino comunale e non si fa neanche più il processo! ciò vale per tutti i reati di falso in bilancio , la bancarotta semplice, l' evasione fiscale e tutti quei reati in materia di tutela della salute dei lavoratori e di tutela del lavoro. insomma, fra la politica del dire e la politica del fare c' è la differenza come tra la notte e il giorno. ecco perché vi chiediamo ancora una volta, ma che volete fare? voi potete per una volta illudere tutti quanti, più volte illudere qualcuno, ma non pensiate di farla franca con la politica delle chiacchiere la politica delle falsità e delle truffe elettorali prima e politiche dopo, dovute tutte ad un' informazione pilotata; e, siccome avete paura di non riuscire a pilotarla abbastanza bene, avete voluto anche decidere chi deve governare. grazie presidente Lupi, lei è bravissimo a far valere. devo avere anche il tempo di andare avanti. lei riderà, amico mio, ma gli italiani stanno piangendo grazie alle vostre politiche! voglio fare due proposte concrete a questo Governo che fa finta di non vedere. è vero o non è vero che avete fatto un condono per cui bastava pagare una piccola tangente allo Stato e il condono veniva esteso? è vero o non è vero... d' altra parte, ci deve essere una ragione per cui all' Italia dei Valori non la possono vedere... eh no, furbetto caro, amico mio! lei non mi fa questo discorso del tempo che passa, mi fa parlare prima, chiaro? e certo, se mi fate parlare, sì! gli rode! è vero o non è vero... è vero o non è vero che... è vero o non è vero che... dicevo, è vero o non è vero che a fronte... nonostante che il condono null' altro era che una furbata a favore degli evasori fiscali che, pagando una piccola tangente allo Stato, non pagavano le tasse che dovevano pagare — rei confessi, perché nel momento in cui vanno a fare il condono fiscale dicono che non hanno pagato quello che devono pagare e, pagando una piccola percentuale, la fanno franca — come rivela anche Il Sole 24 Ore questa mattina, ci sono cinque miliardi di euro degli evasori fiscali che non vengono riscossi! allora la domanda è: cosa vuole fare in concreto il Governo contro gli evasori fiscali per trovare i soldi e per venire incontro ai poveri cristi e a coloro che hanno bisogno? è di questo che stiamo parlando! questa è una richiesta concreta che facciamo allo Stato! è vero o non è vero che ci sono tanti cittadini che non possono pagare il mutuo per la prima casa ? la proposta che noi facciamo. ma può stare zitto un po' questo qui? abbia pazienza presidente, io non riesco a parlare in queste condizioni! voglio anch' io un po' di giustizia in quest' Aula... col cavolo che mi state ascoltando! quello che stavo dicendo è che tante persone hanno comprato la prima casa e non riescono a pagare il mutuo. quello che stiamo dicendo è che, se è vero che tante persone che hanno comprato la prima casa non possono pagare il mutuo, la nostra proposta è che un' agenzia della Cassa Depositi e Prestiti faccia da surroga a chi non può pagare, con un fondo apposito, affinché assuma il credito che la banca vanta verso queste persone e possa dare a queste persone una ridistribuzione del mutuo a tasso europeo quindi al 3 (e qualcosa) per cento , invece che al 5, al 6, al 12 per cento . facciamo in modo che i poveri cristi possano avere un aiuto dal sistema bancario , non i proprietari di banca! a me che il Governo, lo Stato italiano, compri le quote della banca per fare il favore al banchiere me ne può fregare di meno! a me interessa, come cittadino, che colui che non riesce a pagare il mutuo a fine mese, possa farlo grazie a un intervento dello Stato che faccia da surroga a chi non può pagarlo e, nello stesso tempo, attraverso la Cassa Depositi e Prestiti rinegozi il mutuo con la famiglia che non può sostenerlo. sto facendo alcune proposte concrete, non come quello che è stato proposto finora con il federalismo fiscale , verso il quale non abbiamo alcuna riserva, salvo una: deve essere fatto con decreto legislativo , invece che con legge discussa in Parlamento. la delega in bianco a questo Governo per farsi il federalismo fiscale semplicemente con una legge delega , delegare a questo Governo di scegliere come e cosa fare non lo possiamo consentire per il semplice fatto che poi favorisce a Catania l' amico suo, dall' altra parte l' altro amico suo, cioè sistema gli affari suoi e non quelli del paese.