Antonio DI PIETRO - Deputato Maggioranza
XVI Legislatura - Assemblea n. 70 - seduta del 22-10-2008
2008 - Governo Goria - Legislatura n. 10 - Seduta n. 95
  • Attività legislativa

signor presidente , mi verrebbe voglia di dire anche questa volta « signor presidente del Consiglio che non c' è » , ma mi pare di capire che devo dire « signor Governo che non c' è » ! con tutto il rispetto per il sottosegretario Martinat, chiedo alla Presidenza della Camera se si possa arrivare fino a questo punto: stiamo votando la fiducia ad un Governo che non si presenta neanche con un ministro, non dico con il presidente del Consiglio dei ministri , ma neanche con il ministro per i Rapporti con il Parlamento , neanche con il ministro direttamente interessato! a mio avviso, quindi, ci troviamo in una situazione in cui vi è necessità di negare decisamente e convintamente la fiducia a questo Governo, perché consideriamo il suo modo di governare pericoloso per la democrazia, per l' economia e per la giustizia del paese. la sua perdurante latitanza dal confronto parlamentare dimostra ancora una volta che lei, signor presidente del Consiglio che non c' è, non ha alcuna considerazione delle istituzioni democratiche. il suo modo di governare, con il ricorso a continui decreti legge e con il ripetuto ricorso al voto di fiducia , sta svuotando il Parlamento delle sue funzioni e del suo ruolo. mi permetta, signor presidente della Camera, di utilizzare la prima parte del mio intervento su questo tema: stiamo votando continuamente la fiducia e abbiamo un Governo continuamente latitante nel momento in cui si vota la fiducia! a chi dobbiamo dare questa fiducia? ai banchi vuoti? la verità è che a questo Governo non interessa nulla del Parlamento. va per la sua strada come faceva, una volta, chi decideva da solo, con ben altro intendimento. parliamo poi nel merito di questo provvedimento che viene chiamato « salva Alitalia » . ma quando mai? ma quale « salva Alitalia » ? Alitalia i libri li ha portati in tribunale! Alitalia è praticamente fallita, non c' è più! non c' è più! poteva esserci, se fosse stato lasciato tutto come avevamo cercato di lasciarlo noi, cioè vendendola ad Air France , una compagnia che di mestiere fa il trasporto aereo. invece, durante le elezioni, il presidente del Consiglio ci ha detto: « fermi tutti, datemi 300 milioni, perché io dietro l' angolo ho uno che compra Alitalia e la farà funzionare bene. i soldi li mette tutti lui, i dipendenti staranno tutti a posto e l' Italia viaggerà sicura e contenta » . ma dove? dove? era una truffa, una truffa elettorale. di truffa, allora, permettetemi di parlare in questo mio intervento. lei, signor presidente del Consiglio , sta truffando gli italiani! lei e il suo Governo volete far credere — lo volete far credere e vi riesce, grazie alle sue televisioni e alle televisioni di Stato, ormai asservite a lei, e ai suoi giornalisti compiacenti e dipendenti — di aver salvato Alitalia. invece l' avete affossata! Alitalia oggi è fallita! in compenso, si sono presentati gli amici della CAI, gli amici suoi della CAI, signor presidente del Consiglio ! proviamo a guardare chi sono costoro. non sono emeriti sconosciuti, sono persone che hanno qualcosa da dire e qualcosa da prendere dal nostro paese. certamente non hanno nulla a che fare con il know how relativo al trasporto aereo. Gianluigi Aponte è un armatore che ha residenza in Svizzera, una miriade di finanziarie offshore e una flotta navale battente bandiera panamense. costui sarebbe il « patriota italiano » , con bandiera italiana, al quale lei vuole affidare le sorti della compagnia Alitalia! certo, c' è anche Davide Maccagnini, immobiliarista che prima faceva cannoni e razzi missilistici, che del trasporto aereo deve avere una conoscenza davvero eccezionale. certamente una conoscenza eccezionale deve averne Benetton, proprio perché in conflitto di interessi . egli, come tutti sapete, è persona che ha un interesse ben preciso nell' aeroporto di Fiumicino: lo ha infatti costruito e lo gestisce. sarà uno dei proprietari di Alitalia. insomma, per intenderci, come gestore di Fiumicino sarà lui a decidere quali tariffe far pagare all' Alitalia per utilizzare quell' aeroporto. tutto in famiglia! questo si può fare. certo, c' è Salvatore Ligresti, io me lo ricordo bene, noto immobiliarista, palazzinaro e pregiudicato di Tangentopoli. certo, c' è Francesco Bellavista Caltagirone, noto anche lui per le attività immobiliari e c' è anche l' imprenditore Marcegaglia. infatti non si presenta solo l' imprenditrice Marcegaglia, ma l' intera impresa Marcegaglia. la conosciamo bene, non solo perché è il presidente di Confindustria ma anche perché papà Marcegaglia, come Geronzi e Roberto Colaninno, ce li ricordiamo nel caso della bancarotta del crack Italcase. a costoro dobbiamo affidare il futuro di Alitalia! gente che non ha un' esperienza specifica su come gestire un' attività così importante. oddio, c' è qualcuno che si interessa di aerei: il proprietario di Air One , Toto. se ne interessa così bene che è pieno di debiti! se ne interessa così bene che oggi, fondendo le due realtà, metterà il sistema dei trasporti italiano interamente in un' unica mano, con totale assenza di concorrenza. potrei continuare ancora ad illustrare chi sono questi diciotto « patrioti italiani » con i soldi degli altri, esperti molto bene a far cassa per loro e a far pagare i danni agli italiani. abbiamo consegnato questa realtà a costoro, senza gara, dicendo che occorreva farlo urgentemente perché stava per fermarsi l' intero trasporto aereo. appena abbiamo detto che l' avremmo affidato a loro, il trasporto aereo è continuato senza che ci avessero messo ancora una lira. lo sapete o no che ancora oggi il contratto non è stato fatto ed ancora oggi hanno chiesto tempo per presentare la loro bozza di contratto? ci chiediamo perché l' asset attivo di Alitalia non sia stato messo in vendita tramite una gara. eravamo riusciti a vendere tutta l' Alitalia, sia la parte attiva che quella passiva; adesso invece il passivo è stato messo, con azione truffaldina, a carico dei contribuenti italiani, mentre l' attivo non è neanche stato messo in vendita, ma è stato dato in grazioso dono a diciotto « furbetti del quartierino » , amici del presidente del Consiglio , i quali hanno interessi del tutto diversi dal trasporto ed ai quali si dice di fare una gara per trovare un partner straniero! ma benedetto il Signore : questo partner straniero non potevate farlo trovare dallo Stato, anzi dal commissario straordinario Fantozzi? non potevamo noi bandire una gara e guadagnarci sopra? l' abbiamo regalata a loro affinché se la vendano e ci lucrino la differenza! persino i privati hanno fatto attività speculativa con soldi pubblici! si tratta di un reato, se non fosse che lo fate per legge, perché questa è la nuova Tangentopoli! la vecchia Tangentopoli è quella di chi commetteva dei reati; la nuova Tangentopoli è fare per legge ciò che non si può fare in modo che appaia tutto legittimo. si tratta di una immoralità, di una « porcata » come si usa dire ormai da tempo, da quando il noto ministro Calderoli ha « ideato » con grande efficacia questo termine. quindi, signor presidente del Consiglio , lei ha truffato gli italiani perché con questo decreto legge ha preso per la gola non solo gli italiani, ma anche i dipendenti e le maestranze. vorrei farle presente e ricordarle, signor presidente del Consiglio che non c' è, che lei non solo ha truffato, ma ha addirittura ricattato i lavoratori, ha descritto i lavoratori, i piloti, gli assistenti di volo e il personale di terra come raccomandati, lavativi, superstipendiati, nullafacenti: di tutto e di più. quasi che la colpa del non funzionamento di Alitalia fosse delle sue maestranze e non dei suoi amministratori e non di quei politici che si sono fatti fare, come il ministro Scajola, una linea aerea apposita che collega Roma ad Albenga! non come quegli amministratori come Cimoli, al quale per farlo dimettere, sono stati dati otto milioni di euro perché questo era previsto dal contratto! ai lavoratori di Alitalia oggi lei dice che se non accettano non sarà più loro riconosciuta né la cassa integrazione guadagni né la mobilità, come previsto. questo si chiama ricatto! la truffa, invece, è quel che ha dato ed ha previsto per i lavoratori non dell' Alitalia, ma per quelli dell' indotto, quelli per i quali cioè, lei non ha neanche previsto il sistema di cassa integrazione guadagni e di tutela previsto per i lavoratori Alitalia. per questa ragione — e mi avvio alla conclusione ringraziandola, signor presidente — noi del gruppo dell' Italia dei Valori , non solo non possiamo votare la fiducia, ma avvisiamo l' opinione pubblica , i cittadini italiani che lei si sta allontanando sempre più dallo stato di diritto , dallo Stato della legalità e si sta comportando sempre più da quello che pensiamo che sia: un truffatore politico!