Antonio DI PIETRO - Presidente del Consiglio Maggioranza
XVI Legislatura - Assemblea n. 64 - seduta del 09-10-2008
Sulla situazione politica
2008 - Governo II Craxi - Legislatura n. 9 - Seduta n. 612
  • Comunicazioni del governo

signor presidente del Consiglio che non c' è, questa volta davvero noi. lasciateci fare, a noi dell' Italia dei Valori , opposizione, perché in Parlamento siamo venuti con il voto degli italiani! signor presidente , i miei cinque minuti, me li conta tutti, dopodiché loro si prendono tutto il tempo che vogliono. no, io mi preoccupo perché vorrei parlare serenamente. le dispiace? ritengo che un presidente del Consiglio abbia il dovere di venire in Parlamento e non il diritto di andare al « Bagaglino » . quindi ritengo che sia giusto deplorare il comportamento di quel presidente del Consiglio che invece di venire in Parlamento perde tempo ad andare al « Bagaglino » in un momento tanto delicato per la situazione italiana. noi dell' Italia dei Valori consideriamo questo provvedimento per quello che è. non lo possiamo valutare perché semplicemente non c' è: chi l' ha letto, in quest' Aula, questo provvedimento? stiamo dando fiducia ad un provvedimento di cui dobbiamo leggere sui giornali le linee essenziali. diciamola tutta, allora: il Governo in questi mesi, per decreto legge , ha disciplinato tutto, stabilendo anche misure che servivano a qualcuno di loro. ancora non aveva mai fatto uno spot per decreto legge . infatti, ad oggi, con riferimento a questo decreto legge , soltanto di spot si tratta. quanti soldi ha stanziato il Governo per venire incontro a tutte le esigenze che ha enunciato? non c' è un euro. allora è stato detto: ripianeremo — questa è la prima garanzia che ha enunciato — , anzi rafforzeremo a livello statale, con centomila euro, la garanzia per tutti i conti correnti . mi chiedo: con quali soldi? se è vero come è vero che il ministro Tremonti ha affermato che l' Italia è il terzo paese nella classifica mondiale quanto a debito pubblico e se è vero come è vero che non può permettersi alcun euro di deficit ulteriore, con quali soldi ripiana tutto questo? è vero o non è vero che fino a ieri ci è stato detto che alle banche è stata lasciata la possibilità di operare perché contestualmente vi era anche un fondo interbancario per garantire i conti correnti ? oggi scopriamo che quel fondo è talmente nominale che bisogna anche prevedere una garanzia statale. ma la garanzia statale, con quali soldi viene data? senza stanziare neanche un euro. allora si tratta, ancora una volta, di uno spot, fatto senza soldi. la seconda garanzia che ci è stata data è la seguente: è stato detto che nel caso in cui le banche siano in difficoltà, ricapitalizza lo Stato, l' erario. con quali soldi ricapitalizzata l' erario, se già è in deficit e non può spendere una lira? ancora una volta si tratta di frasi al vento. è stato detto: se per caso, poi, le imprese non hanno fondi, la Banca d'Italia si farà carico di immettere liquidità nel sistema bancario . con quale denaro la Banca d'Italia potrebbe farlo, se non ha nemmeno quanto necessario per ripianare il deficit dello Stato? noi crediamo che alle ipocrisie del « giorno dopo » non bisogna dar retta e bisogna guardare le cose nel concreto: per questo passiamo e vogliamo passare dalle parole ai fatti, signor ministro, questa volta mi rivolgo a lei, che non c' è! lei ha detto prima che l' Ecofin ci ha raccomandato di non dare compensi — questa è la parola che ha usato lei — o emolumenti indebiti ai manager. la dobbiamo smettere di dire una cosa e di farne un' altra: se è vero come è vero , che l' articolo 7-bis del decreto legge su Alitalia prevede che non siano perseguibili coloro che commettano reati, qualora sia intervenuta non la dichiarazione di fallimento, ma solo quella di insolvenza, ciò vuol dire che con le parole dite che volete rispettare le raccomandazioni Ecofin, ma nei fatti adottate, con decreto legge , misure che assicurano l' irresponsabilità ai vari manager che in questi anni hanno ridotto la situazione della società al lastrico, in questo modo. in concreto, state dicendo, oggi, che volete rafforzare, dando soldi alle banche, la garanzia per i depositi che i cittadini hanno presso le banche. a quali banche? con l' articolo 7-bis del citato decreto legge , voi garantite l' impunità anche a tal Geronzi, presidente di Mediobanca, cioè garantite l' impunità a una di quelle persone che è sotto inchiesta per i crack Cirio, Parmalat e quant' altro. in altre parole, proprio per quei crack che sono conseguenti a quella finanza creativa degli ultimi anni. questa è la differenza fra le parole e i fatti: voi, a parole, dite che volete venire incontro alle ripercussioni nel nostro paese della crisi finanziaria dando stabilità, liquidità e fiducia. magari! vorremmo venirvi incontro anche noi, vorremmo anche noi condividere con voi questi impegni, ma il decreto legge adottato ieri non stanzia un euro, anzi stabilisce che pagherà tutto lo Stato, ma con i soldi degli altri. l' unica cosa che ha prodotto è una bella festa al Bagaglino dell' « ora dopo » , mentre in concreto nessun intervento è stato fatto per le famiglie, per le piccole e medie imprese , per ridare trasparenza a questo mercato finanziario . anzi, l' unico intervento compiuto è volto a garantire l' impunità a quelle che sono state le cause di questi dissesti. a me pare che tra le parole e i fatti passi una grande differenza. allora, ribadiamo che saremmo d' accordo con quel Governo che un giorno dovesse decidersi a fare qualcosa per gli italiani. ma ancora una volta, oggi, ancora una volta con decreto legge , avete provveduto ad apprestare non una soluzione per gli italiani, ma uno spot per vendere soltanto voi stessi.