Antonio DI PIETRO - Deputato Maggioranza
XVI Legislatura - Assemblea n. 458 - seduta del 05-04-2011
2011 - Governo I Prodi - Legislatura n. 13 - Seduta n. 5
  • Comunicazioni del governo

signor presidente , oggi in Parlamento si realizza un' altra giornata di ordinaria follia. il mondo brucia di problemi reali, il nostro paese, l' Italia, sta bruciando. c' è un disastro nucleare che dovrebbe far ripensare a tutti quel che stiamo facendo, c' è una guerra in corso a cui stiamo partecipando, ci sono piazze piene di disperati che chiedono giustizia, ci sono quattro milioni di italiani che sono al di sotto della soglia di povertà, c' è il 30 per cento della popolazione giovanile che non ha un futuro, c' è un problema drammatico di tenuta delle istituzioni. rispetto a tutto questo, oggi c' è ancora una giornata di ordinaria follia in Parlamento perché anche oggi, come da quindici anni a questa parte, come anche domani e come anche la settimana prossima, ci dobbiamo occupare solo dei processi del presidente del Consiglio , il quale evidentemente ha scelto di fare politica solo per evitare e per allontanarsi dai tribunali. ha scelto Montecitorio per non andare a San Vittore . e noi siamo complici, tutti coloro che continuano a stare dietro a questa situazione oggi sono « complici politici » , perché oggi in Parlamento gli italiani devono sapere che non ci occupiamo di quei problemi mondiali di cui dicevo prima, ma ci occupiamo di stabilire se « Ruby Rubacuori » è la nipote di Mubarak e se, quindi, Berlusconi ha fatto quel che ha fatto perché doveva salvaguardare i rapporti istituzionali fra Stato italiano e Stato egiziano. questa è la falsità storica che la maggioranza di questo Parlamento si appresta a votare, questa è l' accusa di complicità politica, morale ed etica che lanciamo a questa maggioranza, asservita alla volontà di un padrone che gli garantisce un posto o lo ricatta per poter ottenere un vantaggio processuale. questa è la ragione per cui voteremo contro questa situazione ed è questa la ragione per cui invitiamo ancora una volta i cittadini a far sentire la loro voce nell' unica maniera democratica, quella del referendum. vorrei, infatti, ricordare che proprio oggi la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato la data dei referendum che non è la stessa data delle amministrative, perché questo Governo è anche ladro: ha rubato 350 milioni di soldi degli italiani per votare in due date, una volta per le amministrative ed una per il referendum, perché ha paura del risultato referendario. noi invitiamo i cittadini a ricordare che i giorni dodici e tredici giugno si vota sì per evitare il nucleare e per l' energia alternativa, si vota sì per far mantenere pubblica l' acqua (perché almeno l' acqua agli assetati bisogna darla, anche se non hanno i soldi per pagarla), ma si vota anche per una questione politica di grande rilevanza per il nostro paese, che può fare da spartiacque fra la maggioranza numerica che c' è in Parlamento e la maggioranza e la volontà reale degli italiani, perché siamo convinti che ci sia una dicotomia enorme fra la maggioranza formale e la volontà reale dei cittadini. noi chiediamo attraverso il terzo dei referendum che i cittadini decidano su un quesito molto semplice: potete voi permettere che questo Governo e questa maggioranza parlamentare siano al Governo e al Parlamento soltanto per fare gli affari della « cricca » e permettere l' impunità alle solite persone, o volete che la legge sia uguale per tutti come stabilisce la Costituzione? se, come pensiamo, i cittadini quel giorno non si lasceranno trarre in inganno e andranno a votare, finalmente verrà meno proprio la ragione con cui Berlusconi giustifica la sua permanenza al Governo, cioè che la maggioranza degli italiani lo vuole, che la maggioranza degli italiani gli vuole bene. quel giorno si certificherà che la maggioranza degli italiani non ne può più di questo uso e abuso delle funzioni, di questo approfittamento delle proprie funzioni per sistemare i propri affari personali. noi crediamo che mai come in questo momento si debba sapere che cosa sta succedendo in Parlamento. in Parlamento in questo momento si rinnega la propria dignità, il proprio ruolo e la propria funzione solo per la poltrona. nessuno può credere che qui ci sia una sola persona in grado di sostenere che la signora « Ruby Rubacuori » fosse la nipote di Mubarak . d' ora in poi il Parlamento italiano deciderà proprio questo. mandiamolo a casa attraverso il referendum, prima che la rivolta sociale si appropri del paese