Rosy BINDI - Deputato Opposizione
XVI Legislatura - Assemblea n. 42 - seduta del 24-07-2008
Sviluppo economico, semplificazione, competitività stabilizzazione della finanza pubblica e perequazione tributaria
2008 - Governo IV Berlusconi - Legislatura n. 16 - Seduta n. 42
  • Attività legislativa

signor presidente , signor sottosegretario e colleghi, in questi giorni da varie parti non sono mancati consigli all' opposizione e, in maniera particolare, siamo stati ripetutamente invitati a non soffermarci troppo sulle questioni che riguardano il funzionamento delle istituzioni e della democrazia e sui problemi della giustizia costruita a misura delle esigenze del presidente del Consiglio . siamo stati, invece, ripetutamente invitati a guardare ai problemi del paese, delle famiglie italiane e delle imprese (questo paese che vive in grande difficoltà) quasi che ci fosse una sorta di separazione tra la democrazia, il diritto e i diritti. credo che questo provvedimento, nei confronti del quale noi esprimeremo un voto convintamente contrario, sia la prova che tutto si tiene. il provvedimento in esame, infatti, rappresenta innanzitutto un vulnus alla vita del Parlamento e non delle prerogative dei gruppi e dei parlamentari di opposizione, bensì, lo ripeto, del Parlamento e dei parlamentari. è con un disegno di legge di conversione di un decreto legge sul quale il Governo pone la fiducia che, di fatto, si modifica la legge di bilancio, si violentano i Regolamenti parlamentari e si impedisce una discussione vera e approfondita sulla legge più importante che i parlamenti in tutto il mondo approvano e alla quale dedicano le risorse principali. questo in Italia non è più possibile, in quanto con un decreto legge il Governo ha espropriato il Parlamento e lo ha fatto in piena estate annunciando candidamente — lo abbiamo sentito ieri dal sottosegretario Vegas — che quest' anno non ci sarà la finanziaria. quindi, siamo stati costretti ad intervenire sui problemi fondamentali del paese attraverso la discussione sugli ordini del giorno . dopo la militarizzazione dei temi della giustizia, dei cassonetti dei rifiuti e della sicurezza, si militarizza anche la finanziaria e i problemi economico-sociali del paese. tutto si tiene, in quanto è soltanto attraverso il non rispetto delle procedure e l' umiliazione del Parlamento che era possibile una legge che contiene uno stravolgimento di istituzioni fondamentali della vita del nostro paese e anche l' umiliazione dei diritti fondamentali delle persone. questa finanziaria — chiamiamola così — approvata in maniera assolutamente impropria da questo Parlamento e imposta dal Governo e dal ministro dell' Economia e delle Finanze (sicuramente imposta anche alla sua maggioranza e ai suoi ministri), è frutto della paura con la quale avete vinto le elezioni e con la quale oggi governate. facendo leva sul sentimento della paura, infatti, avete dapprima vinto le elezioni e, adesso, governate il paese con la paura, non con le soluzioni per sconfiggere la paura stessa. oggi, questa paura si chiama maledizione della globalizzazione e degli speculatori e, se la situazione è così grave, allora al paese si può imporre tutto. non si possono proporre soluzioni, ma si può imporre tutto. si può imporre una manovra nella quale si stravolge il servizio sanitario nazionale: non esistono più i livelli essenziali, ma esistono solo le compatibilità finanziarie; il diritto alla salute è condizionato dalle compatibilità economico-finanziarie. il settore della scuola, della ricerca e dell' università — in barba al modo con il quale il nostro paese dovrebbe affrontare senza paura, ma a viso aperto, consapevole delle proprie possibilità e delle proprie capacità, la sfida della globalizzazione, proprio attraverso il sapere — viene privato di risorse e umiliato, addirittura nella sua risorsa più importante, quella del corpo docente e dei ricercatori. in questa finanziaria vi è una svalutazione del lavoro, di tutto il lavoro, non solo perché si cancellano i risultati raggiunti dall' accordo sul welfare, ma perché, attraverso un' altra diabolica manovra, si umilia il pubblico impiego . non si fa la lotta ai fannulloni, non si impiegano risorse per l' efficienza della Pubblica Amministrazione , ma si creano le condizioni per privare i pubblici dipendenti di diritti fondamentali . credo che sia la prima volta che vengono sottratte risorse economiche dalla busta paga dei lavoratori pubblici: credo che non vi siano precedenti. e nessuno si provi a reagire, perché stiamo combattendo i fannulloni! non stiamo dando efficienza alla Pubblica Amministrazione , non stiamo rispettando la dignità del lavoro, ma stiamo combattendo i fannulloni! di fronte a questa situazione, però, vi è la risposta, perché c' è la social card : nel nostro sistema di welfare, infatti, non siamo più europei, ma diventiamo americani e, quindi, la social card , come ha detto il ministro dell' Economia , è l' esportazione di un grande strumento, la tessera alimentare degli USA, il Food Stamps , che, guarda caso , viene assicurata a 26 milioni di lavoratori in maniera universalistica, senza distinzione di sesso, di razza, di religione e di cittadinanza. in Italia, pertanto, essa dovrebbe essere assicurata almeno a cinque milioni di persone, facendo la proporzione degli abitanti: no, in Italia sarà assicurata a 500 mila persone, alle quali si darà il marchio della tessera della povertà, perché i diritti non sono diritti delle persone, ma sono privilegi e concessioni del Governo, il quale si prepara ad approvare una legge federalista, ma espropria i comuni di una delle prerogative più importanti, quella delle politiche sociali . queste ultime, però, sono universalistiche, sono politiche, mentre questa è una concessione, perché sarebbe stato troppo dare 400 euro ad ogni famiglia realmente bisognosa, attraverso un trasferimento di denaro che quella famiglia poteva utilizzare liberamente e dignitosamente: per poter permettere a 500 mila persone di avere quella social card bisogna avere l' umiliazione dello stampo di essere poveri! questa è l' Italia del ministro Tremonti e del ministro Brunetta. questa è l' Italia che, d' altra parte, blocca ogni processo di liberalizzazione, ogni lotta ai privilegi: come mai potrebbe questo Governo, che si fonda su un privilegio di uno solo, avere la forza politica e la libertà di combattere gli altri privilegi? nulla si fa per ridare a questo paese quella mobilità sociale , che è la vera, unica possibilità e garanzia per il futuro dei giovani e per l' efficienza del sistema produttivo . signor presidente , mi avvio alla conclusione. allo stesso modo, si sottraggono, in nome dello sviluppo e della crescita che non c' è, risorse alle infrastrutture, negando di avere a disposizione quei 5 miliardi di extragettito che, in ottemperanza alla norma della legge finanziaria dello scorso anno , quella approvata secondo la legge di bilancio, dovevano essere dati alle famiglie con figli e agli anziani, attraverso quella diminuzione fiscale della quale non si vede traccia. dov' è quel tesoretto? abbiate il coraggio di dirlo: quel tesoretto è pronto ed è messo da parte — in un paese che vive al suo interno la differenza tra nord e sud, che si vive in tutta Europa — per il vostro scambio di maggioranza, per finanziare il federalismo fiscale . servirà a pagare la Lega in cambio della riforma della giustizia, ma costerà alle famiglie italiane, perché, per assicurare ai più ricchi di tenersi le proprie risorse, non si potrà che sottrarre risorse per tutti gli altri, non solo per il sud, ma per tutte le famiglie e le imprese italiane.