Antonio DI PIETRO - Deputato Maggioranza
XVI Legislatura - Assemblea n. 413 - seduta del 23-12-2010
Revisione della parte seconda della Costituzione
2010 - Governo Dini - Legislatura n. 12 - Seduta n. 230
  • Comunicazioni del governo

signor presidente , signor ministro, innanzitutto noi dell' Italia dei Valori intendiamo assumere una posizione forte e chiara contro qualsiasi forma di violenza, anche quella di piazza, che non può essere in alcun modo giustificata e tollerata. parole sue, che condivido. signor ministro, la ringrazio anche per la sua presenza qui, oggi. infatti, in questi giorni passati, molte persone hanno usurpato il titolo che le appartiene. mi riferisco a Gasparri, per il quale occorre procedere agli arresti preventivi prima ancora che qualcuno commetta qualche reato, scambiando l' attività delle forze di polizia per un' attività repressiva e non, invece, di ordine pubblico . mi riferisco al ministro La Russa , per il quale il dissenso va zittito e criminalizzato, anzi, chi si permette di parlare è un vigliacco. e mi riferisco all' ex ministro Alemanno, il quale ha subito attaccato dicendo che a Roma stava scoppiando una bomba senza sapere nemmeno di cosa si trattasse. la ringrazio della risposta che oggi ci ha fornito. si tratta di una doppia risposta: una tecnica ed una politica. signor ministro, io condivido la risposta tecnica: le forze dell'ordine stanno lì per prevenire la commissione dei reati e per assicurare l' ordine pubblico . quello che non condivido è la risposta politica. lei, giustamente, ha espresso, e io, da ex poliziotto e da ex magistrato inquirente, condivido, l' idea e il rifiuto che lei esprime quando dice che non possono esserci infiltrati della polizia che si mettono, con in mano strumenti atti ad offendere e a fare del male, in mezzo ad altri manifestanti per alimentare la tensione nella piazza. l' idea stessa che un poliziotto si presti a questo, che funzionari della polizia, ai massimi gradi della polizia, o addirittura un ministro dell'Interno , dia un ordine del genere mi ripugna; è un' idea assolutamente ripugnante e inaccettabile e io condivido chi critica questa dietrologia. è una dietrologia inaccettabile ma altrettanto inaccettabile, ministro, è la teoria al contrario e cioè la teoria secondo la quale i manifestanti di piazza dell' altro giorno — parole sue — sarebbero ostaggi di gruppi organizzati, professionisti della violenza, persone messe lì apposta per creare dissenso. no, gli infiltrati non ci sono stati là, in quella piazza, quel giorno e in questi giorni, c' è un popolo intero di giovani stanchi di non vedere un futuro per la propria generazione. non è una piazza ostaggio di qualche centro sociale , di qualche black bloc , è una realtà sociale fatta di giovani che non sanno più che pesci prendere. dobbiamo chiederci allora un' altra cosa, dobbiamo fare una distinzione fra causa ed effetto. l' effetto è il dissenso ed è anche e soprattutto il diritto al dissenso di cui parlava il collega Fiano, ma la causa è la miopia politica governativa della sua maggioranza e del suo Governo. la causa di ciò che accade è la mancanza di risposte che questo Governo e questa maggioranza parlamentare offre ai giovani, a chi ha lavoro e a chi non ha lavoro, alle persone più deboli. questo disagio sociale si sta trasformando, ogni giorno di più, in dissenso sociale con il rischio che diventi rivolta di piazza e rivolta sociale. la causa di ciò che accade, la causa politica siete voi del Governo Berlusconi, caro ministro Maroni. ecco perché io dissento da questa strategia della tensione che viene creata da questo Governo, strategia della tensione che viene creata con una riforma Gelmini che viene fatta nonostante tutti dicano non sia una riforma ma una deformazione del futuro dei giovani. voi non ascoltate i giovani, avete dovuto aspettare che il Capo dello Stato ascoltasse i giovani e voi non avete voluto ascoltarli. li ascoltate adesso, dopo che la frittata è fatta. questa è anche una presa in giro verso i giovani, dovevate farlo prima. voi create strategia della tensione quando sostenete che volete eseguire arresti preventivi, quando qualificate gli studenti come assassini, quando qualificate chi manifesta come vigliacchi. ecco, allora, la presa di posizione forte e chiara dell' Italia dei Valori , no alla violenza ma no alla strategia della tensione , al modello fascista che state portando avanti con questo modo di governare.