Rosy BINDI - Deputato Opposizione
XVI Legislatura - Assemblea n. 407 - seduta del 13-12-2010
Sfiducia al Governo
2010 - Governo IV Berlusconi - Legislatura n. 16 - Seduta n. 407
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

signor presidente , colleghe e colleghi, membri del Governo, vedo che il presidente del Consiglio ha di nuovo degli impegni istituzionali perché ha lasciato l' Aula. mi auguro che questo non dimostri la volontà di selezionare gli interventi da ascoltare, anche perché personalmente so bene che le mie parole, anche in altre circostanze, non gli sono state gradite. ma non importa. care colleghe e cari colleghi , domani siamo chiamati non soltanto a votare la sfiducia a questo Governo, ma a mettere fine ad una lunga crisi politica della maggioranza che ha sostenuto questo Governo, che da mesi non c' è più e che ha determinato un galleggiamento dell' Esecutivo. mentre i problemi del paese aumentavano drammaticamente, aumentava l' incapacità del Governo, fiaccato dalla crisi politica , screditato dagli scandali, bloccato da un crescente conflitto di interessi che si è trasformato in un abuso di potere permanente. domani si mette fine non soltanto a questo Governo e a questa maggioranza, ma ad un' intera fase. siamo chiamati a sancire un ciclo che si è chiuso. la nostra manifestazione di sabato è stato il cartellino giallo, domani ci sarà quello rosso. comunque vada, si chiude un ciclo. si chiude il ciclo del presidente Berlusconi. riconosco a Silvio Berlusconi di essere stato un protagonista vero di questi quindici anni. è stato un protagonista politico e culturale, e negli ultimi dieci anni — vale la pena ricordarlo — ha governato il paese per ben otto anni. la sua era si era aperta all' insegna dei sogni e delle promesse: il paese sarebbe diventato più ricco, era stata promessa persino più moralità, l' Italia sarebbe stata più libera, avrebbe avuto più opportunità. tutto questo sarebbe successo liberandosi dai partiti, dal Parlamento, dal fisco, dalle regole, dai magistrati, dall' Europa, dalla Costituzione, dalle responsabilità pubbliche nella scuola, nella salute, nel rispetto dei diritti della persona perché tutto veniva progressivamente sostituito da un modello plebiscitario, populistico e leaderistico. tutto questo, colleghi, comunque vada, domani non ci sarà più. domani siano chiamati a sancire il fallimento di questo modello che il presidente Berlusconi ha incarnato in questi anni. infatti, in questi anni l' Italia non è diventata più libera, più ricca, più felice. in questi anni il nostro paese ha visto crescere i suoi problemi: la crescita economica è a zero , le disuguaglianze sono aumentate, la disoccupazione giovanile ha raggiunto il 25 per cento , abbiamo superato un miliardo di ore di cassa integrazione guadagni , le risorse più importanti della cultura, della scuola, della ricerca sono state umiliate. l' Italia occupa le ultime posizioni in tutte le classifiche più importanti del mondo e tutto ciò in un paese sempre più diviso insieme al mondo del lavoro . ma soprattutto questo paese è indebolito nel suo tessuto culturale e morale perché mentre avete tentato di dividere gli italiani in buoni e cattivi, strumentalizzando anche la Chiesa, il sentimento e i valori religiosi del nostro popolo, avete distribuito illegalità, tanti vizi privati e nessuna virtù pubblica. questa è la situazione che ci viene lasciata. voi pensate davvero che da domani con un voto un più, in questa situazione e in un' Italia con queste difficoltà, il Governo possa trovare soluzioni? pensate che con un voto in più riuscirete a fare quello che non siete riusciti a fare con la più grande maggioranza della storia repubblicana? pensate davvero di dare una risposta ai poliziotti che hanno manifestato oggi qui fuori, di risolvere la situazione dei rifiuti di Napoli, di dare una risposta al problema de L'Aquila , di far scendere i ricercatori dai tetti sui quali li avete mandati? sapete benissimo che ciò non accadrà, perché chi voterà per il presidente Berlusconi domani voterà per le elezioni anticipate . non c' è nessun' altra cosa all' orizzonte. sicuramente non c' è la possibilità di rimettere insieme questa maggioranza perché lo sapete bene. avete sentito la risposta: avete fatto l' appello ai moderati e vi è stato detto che siete fuori tempo massimo. Bossi lo ha già ricordato: si va a votare. davvero il paese ha bisogno di elezioni? noi non crediamo che il paese abbia bisogno di un' altra lunga propaganda berlusconiana. noi crediamo, come in altri momenti difficili della vita del paese, che ci siano le prerogative costituzionali del presidente della Repubblica che possa affidare una responsabilità ad una personalità autorevole che non sia compromessa con la vostra inazione di Governo e che — sostenuta da tutte le forze più responsabili dell' Italia — possa aiutarci ad uscire da questa difficile fase. non ci venite a dire che questo è il tradimento della sovranità popolare e della Costituzione. forse vale la pena di rileggere il comma 2 dell' articolo 1 della Costituzione: « la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione » . sì, « nelle forme e nei limiti » , che si chiamano Parlamento e democrazia parlamentare , che nessuna legge incostituzionale può modificare. il « limite » è una parola chiara ai moderati e alla moderazione, ma così tanto dimenticata e ignorata. la legge elettorale non ha cambiato la Costituzione. dalle vostre parole dimostra di essere una legge elettorale che va cambiata. ho concluso, signor presidente . la Costituzione è ancora lì perché gli italiani non hanno permesso a Berlusconi e alla sua maggioranza di cambiare la Carta Costituzionale . è ancora lì a sentinella della nostra libertà, a sentinella della nostra democrazia.