Antonio DI PIETRO - Presidente del Consiglio Maggioranza
XVI Legislatura - Assemblea n. 37 - seduta del 17-07-2008
Sulla situazione nel Mediterraneo
2008 - Governo I Craxi - Legislatura n. 9 - Seduta n. 471
  • Attività legislativa

signor presidente , signor ministro che c' è, la ringrazio perché almeno lei c' è, e quindi, finalmente, possiamo confrontarci con una persona che viene in Parlamento e che, seppur per pochi minuti, ci ascolta. credo che del merito di questo provvedimento si poteva e si doveva discutere dal primo giorno; quindi, mi dispiace che per sessanta giorni ci siamo dovuti occupare d' altro, che non aveva nulla a che fare con l' urgenza e con l' emergenza, ma che aveva a che fare soltanto con questioni personali. mi dispiace anche che questo provvedimento, sebbene sia urgente, deve essere affrontato non solo con un decreto legge , ma addirittura con il voto di fiducia , proprio perché il Parlamento deve essere libero ancora di occuparsi d' altro. me ne dispiace anche perché dobbiamo liberare il Parlamento non solo per prima delle ferie, ma lo dobbiamo liberare anche per dopo le ferie, perché allora ci dovremo occupare ancora di altro che già ci è stato annunciato dal presidente del Consiglio , ossia dell' immunità parlamentare, del Csm e di quant' altro. me ne dispiace, perché credo che di questo provvedimento e di questa materia, che invece oggi ci propone, vi sia davvero bisogno. ora che la frittata in ordine al metodo è fatta, dobbiamo discutere in ordine al merito, per il tempo che ci è dato a disposizione. manifestiamo tutta la nostra contrarietà al fatto che se ne debba discutere con lo strumento del decreto legge e se ne debba addirittura non discutere, perché ciò che facciamo oggi e domani è solo un giochetto per perdere tempo e per far dire che, comunque, ne abbiamo discusso. tanto avete già deciso e sappiamo già l' ora in cui sarà posta la fiducia e quando sarà data. si tratta, insomma, solo di una ricreazione di un paio di giorni. io, invece, voglio prendere sul serio ciò che è scritto nel provvedimento in esame. ho, soprattutto, ascoltato con attenzione le sue argomentazioni, come ascolto sempre con molta attenzione le argomentazioni dell' onorevole Tabacci. ripeto anche in questa sede ciò che ho sempre detto fuori: quando persone come lei, o come l' onorevole Tabacci, parlano ed esprimono le loro idee, preferisco prendere appunti ed ascoltare. l' Italia dei Valori , infatti, non ha solo voglia di denigrare. quando riteniamo che non abbiamo altra voce che gridare nel deserto non possiamo fare altro, ma quando ascoltiamo delle persone che esprimono delle idee, che possiamo condividere o non condividere, ascoltiamo con molta attenzione. l' onorevole Tabacci le ha rimproverato sia ragioni di metodologia che di merito. sulla metodologia, come sa, anch' io non sono affatto d' accordo. quanto al merito, credo che nel suo discorso, al di là delle valutazioni se sia soltanto un discorso accademico o meno, vi siano aspetti che possono e debbono essere condivisi, e che noi condividiamo, e altri che non condividiamo, ed è bene che li sottolineiamo, pur nel poco tempo a disposizione. mi limito solo ad elencare questi aspetti, non avendo avuto la possibilità di partecipare ad un dibattito parlamentare che, magari attraverso il confronto, poteva convincerci meglio, o grazie al quale anche noi potevamo fornire qualche indicazione. prendiamo atto e concordiamo sul fatto che responsabilmente lei ha detto che rispetterà gli impegni italiani con l' Europa presi dai precedenti governi, compreso il Governo Prodi, ed è così che si deve fare. uno Stato che fa parte della Comunità Europea non può permettersi di non rispettare gli impegni presi soltanto perché cambia il Governo. noi rivendichiamo ciò, in quanto siamo convinti che gli impegni che ha preso il Governo Prodi con l' Europa siano giusti e doverosi. forse ci distinguiamo anche da qualche alleato, quando lei dice che intende trovare un sistema per combattere alcuni cartelli e monopoli, come le banche, i petrolieri e quant' altro. non so (perché veramente non ho capito, e perché è mancato il dibattito parlamentare ) se è più giusto ciò che sostiene lei, ovvero che le tasse le pagheranno i cartelli, o se è vero ciò che sostengono i nostri alleati (cui do fiducia, fino a prova contraria), ovvero che le tasse verranno traslate sui contribuenti. ne avrei voluto discutere maggiormente in questa sede, e avrei voluto essere più convinto delle ragioni dell' uno e dell' altro. noi dell' Italia dei Valori , infatti, vogliamo combattere i cartelli delle banche e dei petrolieri, e siamo convinti che lì vi è una grossa sacca di malaffare e di approfittamenti. tuttavia, non riusciamo a capire come si fa a bloccare poi la ricaduta a valle costituita dal fatto che le tasse verranno scaricate sui contribuenti. vorremmo capirlo meglio, al di là delle affermazioni di principio. e vorremmo capire meglio le affermazioni di principio, in quanto il principio noi lo condividiamo. vorremmo, però, capire tecnicamente come ciò avverrà. riteniamo che lei abbia affermato una cosa giustissima — che però la mette fuori dall' azione del suo Governo — quando ha detto che, per avere una sanità migliore, più efficiente e con minori sprechi è necessaria un' azione moralizzatrice della magistratura. ma viva Iddio che fosse così! allora, ciò che svolge la magistratura non è un teorema, ma un' azione dovuta e necessaria, di cui dovreste essere felici. il suo Governo, però, non ha tale orientamento e vuole fare tutt' altro! signor presidente , abbia pazienza... anzitutto, presidente, anche gli altri hanno parlato di più. inoltre, mi perdoni... è possibile che solo quando parlo io lei si ricorda di stare con l' orologio in mano? abbia pazienza! invece per lei sì! per lei sì! per lei non solo l' orologio ha colori... io, però, non riesco a capire — fra il dire e il fare — come oggi lei possa dire di volere combattere l' evasione fiscale se proprio oggi — lei lo sa meglio di me — la Corte di giustizia europea ha condannato il Governo per la legge finanziaria per il 2003, nella quale era contenuto il famoso condono fiscale, sul quale noi gridammo allo scandalo perché esso permetteva agli evasori fiscali di farla franca. se lo ricorda tutto questo? anche allora lei ci disse che quello era un modo per recuperare le tasse. in realtà, si trattò di un modo per legittimare l' evasione delle tasse e per farci anche subire, ora, la sanzione europea perché non abbiamo svolto il nostro dovere. infine, per concludere... noi non condividiamo il fatto che in questa manovra finanziaria, per fare cassa, lei abbia dovuto ridurre i fondi per le forze dell'ordine mentre ha eliminato l' Ici indistintamente: oggi, quindi, non abbiamo quelle risorse necessarie per far fronte alle esigenze delle forze dell'ordine . non condividiamo soprattutto — su questo vorremmo e avremmo voluto confrontarci — la sua idea sulla banca del sud... signor presidente , mi tolga pure la parola. non sarebbe né la prima né l' ultima volta. io continuo a parlare e quando lei ritiene di togliermi la parola me la tolga.