Pier Ferdinando CASINI - Deputato Opposizione
XVI Legislatura - Assemblea n. 223 - seduta del 30-09-2009
Disposizioni correttive del decreto-legge anticrisi
2009 - Governo IV Berlusconi - Legislatura n. 16 - Seduta n. 223
  • Attività legislativa

signor presidente , tralasciamo il fatto che questa è la venticinquesima fiducia, evitiamo questioni secondarie: arriviamo al nodo politico, perché è bene che gli italiani che ci ascoltano alla televisione sappiano qual è il nodo politico che comporta l' approvazione in questi termini dello scudo fiscale . per mesi il ministro Tremonti ha inondato televisioni e convegni spiegandoci che la crisi è frutto di mancanza di etica e di regole. noi siamo d' accordo con Tremonti: la crisi economica e finanziaria, la truffa che si è perpetrata in tutto il mondo ai danni di milioni e milioni di risparmiatori indifesi è figlia della mancanza di moralità nell' economia, di mancanza di etica, di mancanza di regole. negli USA Obama dice duramente queste cose, fa la voce grossa , e i grandi processi per i grandi truffatori si sono conclusi con condanne a 30 anni di galera per reati fiscali e finanziari. qui, dopo tutta questa teoria sulla necessità dell' etica nel mercato, si violano le regole civili e tributarie: lo Stato è forte coi deboli e debole coi forti, lo Stato non dà il buon esempio; lo Stato che così si comporta non ha l' autorità per imporre niente a nessuno. qualche dubbio sull' opportunità di questo scudo fiscale , di questa versione dello scudo fiscale con una maxisanatoria, devono averlo avuto anche i promotori, se è vero che sembrano essersi vergognati di proporre un decreto legge così. perché si sono vergognati? perché il testo del decreto legge sullo scudo fiscale su cui si sono svolti i dibattiti parlamentari non è questo testo, e gli italiani lo devono sapere. si è confinato nel solito emendamento provvidenziale, che noi abbiamo chiesto a più riprese al presidente Berlusconi e al ministro Tremonti di disconoscere. non vi è, onorevoli colleghi , non vi è, italiani, oggi in Parlamento una discussione sullo scudo fiscale , su cui si possono esprimere pareri positivi o negativi, ma che può avere una giustificazione per l' emergenza economica che stanno vivendo le società occidentali, e anche la nostra. non è, colleghi, una discussione, quella di oggi, sullo scudo fiscale . è in discussione invece una vergognosa sanatoria di reati odiosi perpetrati sulle spalle dei risparmiatori: falso in bilancio , falsa fatturazione, contratti per transazioni inesistenti, distruzione di documenti contabili ; tra l' altro in questo modo creando una disparità di ordine costituzionale, perché chi ha compiuto questi reati per occultare proventi all' estero si può trovare in una condizione di privilegio rispetto a chi questi reati li ha compiuti, e per essi viene giudicato, sul territorio nazionale . paradosso: lo scudo fiscale premia fra i disonesti i più disonesti! noi oggi non stiamo premiando i disonesti: stiamo premiando i più disonesti tra i disonesti. Tremonti ha detto: non rientreranno capitali frutto di operazioni criminali; ma io sommessamente vorrei dire al ministro: questo è un dogma di fede, è una professione di speranza! chi lo dice? quali garanzie abbiamo che in realtà i frutti di proventi criminali non rientrino proprio approfittando di queste norme? e magari vengano « appoggiati » a soggetti diversi da coloro che hanno fatto l' operazione solo per evitare procedimenti in corso ? le probabilità che la criminalità organizzata decida di aderire allo scudo fiscale sono altissime, così come sono altissime le probabilità che i capitali sporchi, una volta lavati con lo scudo, tornino all' estero. se si volevano avere maggiori possibilità di far restare i capitali in Italia bisognava introdurre il sistema da noi proposto di emissioni speciali di debito pubblico da destinare a fini sociali, come il sostegno al reddito delle famiglie, gli ammortizzatori sociali , la patrimonializzazione delle imprese. onorevoli colleghi , si sta giustificando il tutto per un' esigenza di cassa, ma questo vuol dire che il nostro Stato baratta la sua credibilità, quella dei cittadini onesti, cancellando reati odiosi solo per un problema finanziario: se non si pongono limiti, questo è un percorso che non avrà fine e che porterà a giustificare tutto e tutti. almeno mi auguro che da parte del Governo non si dica più « non faremo condoni » , perché ormai nessuno crede a queste promesse; suggerisco al ministro Tremonti di dire « non farò più condoni dopo il prossimo » , perché questo risulterà molto più credibile agli occhi dei cittadini. onorevoli colleghi , però siamo tutti contenti perché c' è il pugno duro e perché certi poveracci vengono respinti in mare: questo è uno Stato, infatti, che con i poveracci sa fare rispettare le regole e fa la voce grossa , mentre con i grandi truffatori getta la spugna e gli consente di fare qualsiasi operazione alle spalle dei risparmiatori! onorevoli colleghi , è una pagina triste che piacerà solo agli italiani che evadono le tasse a scapito dei cittadini onesti e perbene, quelli che credono che lo Stato debba essere un qualcosa di serio, di credibile, di autorevole: ancora una volta, si è persa l' occasione per fare un provvedimento misurato, come altri paesi occidentali hanno fatto. si è voluto arrivare a questa grande maxisanatoria che finisce per umiliare le persone perbene di questo paese. questa opposizione — l' opposizione che ho l' onore di rappresentare in questo Parlamento — all' inizio di questa vicenda ha detto al ministro Tremonti: lo scudo fiscale con un' aliquota più alta e con una destinazione di scopo può essere un' operazione concepibile. oggi vediamo deturpata completamente l' operazione iniziale; oggi non si parla più di scudo fiscale sul modello occidentale ed europeo: si tratta di una maxisanatoria che deve far vergognare chi la propone e vergognare i cittadini onesti a cui noi diamo la solidarietà perché se la meritano. questo Stato, no, non se lo meritano!