Pier Ferdinando CASINI - Deputato Opposizione
XVI Legislatura - Assemblea n. 210 - seduta del 28-07-2009
Informativa urgente del governo sugli intendimenti in materia di partecipazione delle forze armate italiane alle missioni internazionali
2009 - Governo IV Berlusconi - Legislatura n. 16 - Seduta n. 210
  • Comunicazioni del governo

signor presidente , onorevole ministro, se c' era ragione per dubitare dell' utilità di questo dibattito, le parole dell' onorevole Dal Lago hanno adesso provveduto a spazzare via ogni valutazione critica in ordine all' opportunità del medesimo perché, con molta chiarezza, ha ribadito le perplessità della Lega su missioni fondamentali per noi, per la Repubblica italiana , per le forze armate , per la pace nel mondo, Libano e Kosovo e ha riaffermato sostanzialmente tutto il suo scetticismo dicendo testualmente: vedremo se sarà così facile esportare democrazia. onorevoli colleghi , siamo venuti in quest' Aula convinti che fosse necessario ristabilire la centralità del Parlamento. ne siamo lieti e ringraziamo il presidente della Camera per la sollecitudine con cui ha investito il Governo di questo problema. in secondo ordine, abbiamo ascoltato le parole del ministro La Russa . ministro, non mi soffermo — le devo dire la verità: non ne sarei neanche in grado — sui particolari tecnici in ordine alle dotazioni militari di cui lei ha parlato, mi soffermo sui chiarimenti politici che lei ha dato. cito le sue parole: « per noi la missione dell' Afghanistan è irrinunciabile e imprescindibile. il nostro paese » — ha detto il ministro della Difesa — « sta facendo il suo dovere e intende continuare a farlo » . io sono totalmente d' accordo con lei, mi sento rassicurato dalle sue parole su un punto fondamentale e ritengo che, come me, si debba sentire rassicurato tutto il Parlamento. il ministro La Russa ha aggiunto: « ho chiarito subito gli intendimenti del Governo dopo le parole di Bossi per rispetto ai nostri militari, l' ho fatto prima dello stesso dibattito in Aula » . queste parole di La Russa sono, da parte mia, sottoscrivibili, ma dimostrano, ancora una volta, che se lo stesso ministro La Russa ha sentito il bisogno, prima del nostro dibattito, di rassicurare i militari, c' era stato qualcosa che aveva creato una situazione di evidente disinvoltura istituzionale con parole inaccettabili da parte non di un cittadino normale, ma del ministro Bossi, che è il detentore evidente della golden share del Governo in Parlamento, alla Camera e al Senato. devo dire la verità: in quanto ha detto l' ex ministro della Difesa , l' onorevole Parisi, ho ritrovato una totale condivisione. condivido l' approccio che ha voluto dare al suo discorso, un discorso di grande significato e caratura istituzionale, ma direi che nelle parole di Parisi e anche in tante parole che lei, ministro, ha riportato in quest' Aula parlando di missione imprescindibile ed irrinunciabile trovo un filo comune. sapete qual è il filo comune? è la continuità della Repubblica. le maggioranze passano, ma i principi fondamentali, i principi che hanno portato l' onorevole Parisi a vincere sui veti della sinistra, di Rifondazione comunista sono gli stessi principi che portano lei, oggi, a rassicurare i nostri militari. non voglio continuare questo mio intervento, però, voglio terminare rivolgendomi all' onorevole Dal Lago , dicendo alla collega che stimo, pur nella diversa visione politica, una cosa semplice e chiara. io credo che il ministro Bossi non abbia parlato né da ministro né da padre: non ho parlato da ministro, perché un ministro deve calcolare gli effetti politici e istituzionali delle sue parole, a meno che, cinicamente, sulle spalle dei militari, non scelga di fare il partito di lotta e di Governo, ma non ha parlato nemmeno da padre, perché come padre avrebbe dovuto avere più rispetto per i padri dei nostri militari, in apprensione dalla mattina alla sera.