Antonio DI PIETRO - Deputato Opposizione
XVI Legislatura - Assemblea n. 204 - seduta del 16-07-2009
Sulla situazione del Golfo Persico e sulle conseguenti decisioni del Consiglio dei ministri
2009 - Governo Goria - Legislatura n. 10 - Seduta n. 15
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

signor presidente , anzitutto dichiaro la mia soddisfazione nei confronti del professor Casero, che rispetto sul piano personale e al quale faccio i complimenti per averci insegnato e spiegato, ancora una volta, cosa dovrebbe esser fatto. esprimo, invece, molta meno soddisfazione nei confronti del sottosegretario Casero, il quale non ci ha detto che cosa deve fare il Governo: ci ha spiegato cosa dovrebbe fare, ma non cosa sta facendo. abbiamo richiesto in modo ben preciso quali siano gli intendimenti del Governo in ordine al ripristino delle somme mancanti nell' anno 2008 ai dipendenti dell' amministrazione finanziaria e se intende individuare un sostitutivo meccanismo normativo che sia in grado di correlare direttamente le maggiori risorse erariali introitate rispetto ad una specifica, qualificata e complessiva prestazione lavorativa. avete sentito voi la risposta? io non l' ho sentita. riproporremo, dunque, questa domanda sia per iscritto sia in altri question time affinché il Governo ci dica e dia una risposta alle migliaia di persone che ieri stavano fuori dal ministero e che neanche oggi hanno ricevuto una risposta. oggi c' è stata fatta una lezione di economia delle finanze dal professor Casero, verso il quale — ripeto — ho rispetto, ma non c' è stata data risposta dal sottosegretario Casero né dal Governo su come intende e se intende davvero applicare il principio della premialità rispetto a coloro che compiono gli accertamenti. questo è il primo tema. certo, il sottosegretario Casero — e non il professor Casero — ci ha detto che questo è un Governo che non è a favore dell' evasione. allora, perché avete previsto i condoni? a cosa servono i condoni? dobbiamo capirci: abbiamo soldi all' estero, centinaia di miliardi di euro all' estero, chi è che vieta a chi ha questi soldi all' estero di poterli utilizzare, trattare e gestire anche in Italia, se sono soldi leciti, mi permetto di aggiungere? quali sono i soldi che non si vogliono riportare in Italia e che si ha paura di riportare in Italia? i soldi che non si può dire da dove vengono. i soldi che si può dire da dove vengono possono tranquillamente — infatti non è più in vigore il reato di esportazione di valuta — andare e venire. perché bisogna prevedere una norma che permetta a capitali illeciti di tornare in Italia? oggi esistono gli articoli 648-bis e 648-ter del codice penale che prevedono il riciclaggio e l' utilizzo di denaro proveniente da reati. prevedono quel fatto come reato: infatti, in un ordinamento ordinario, in uno stato di diritto , ci si è immaginato che, se Totò Riina guadagna tanti soldi e si nasconde per un po' di tempo in Svizzera, non si può permettergli di portarli in Italia, dopodiché arrivederci e grazie. quali soldi devono tornare in Italia, se non quelli che servono per coprire malefatte precedenti? dice il sottosegretario, l' onorevole professor Casero, che il filo conduttore dell' azione di governo è quello che lo stesso Governo Berlusconi e lui in persona hanno indicato al G8. magari fosse così: una cosa è predicare, una cosa è praticare. al G8 hanno detto che bisogna compiere un' azione congiunta contro i paradisi fiscali e contro le società offshore; al G8 hanno detto: non peccare, settimo non rubare. conseguentemente a ciò e ancor prima di ciò, gli USA, paese che nel G8 ha dato un' indicazione e un imprimatur su quella che dovrebbe essere l' azione degli otto paesi più industrializzati, ha detto che, in primo luogo, i falsi in bilancio vanno condannati e che dopo tre volte, se qualcuno commette reati in materia societaria, non può essere condannato a meno di 20 anni di carcere. in Italia è stata fatta la depenalizzazione! praticare e predicare. al G8 è stato detto quello che è stato detto in ordine ai paradisi fiscali e alle società offshore, che riconosco — come lei ha detto, professor Casero — essere il problema principale della grande evasione internazionale. ma gli USA nei giorni scorsi hanno chiesto 71.000 conti correnti all' Ubs della Banca lugana della Svizzera, perché vogliono sapere chi sono i titolari delle migliaia di conti correnti all' estero che i cittadini statunitensi hanno in Svizzera. lo vogliono sapere, perché vogliono controllare perché li hanno messi in Svizzera. in Italia, abbiamo detto: basta che ce li riportiate, dando l' 1 per cento all' anno per cinque anni, ci date la tangentina di Stato e noi vi diciamo che non ci serve sapere e non ci interessa dove li avete nascosti, perché li avete nascosti e perché li avete portati in Svizzera! questa è la differenza tra praticare e predicare! ecco perché noi contrastiamo l' azione di questo Governo, che quanto a lotta all' evasione fiscale sa fare solo condoni. allora, ricordo a me stesso — visto che mi è stato fatto un po' di insegnamento sull' economia delle finanze — cos' è l' evasione fiscale e perché va combattuta. mi hanno insegnato a scuola che è un comportamento illecito finalizzato ad occultare volontariamente, in tutto o in parte, la base imponibile e che si realizza tipicamente attraverso tre modalità: la sottodichiarazione dei ricavi, la sopravvalutazione dei costi e l' omessa dichiarazione dei redditi . quali sono le azioni in concreto che su questi temi il Governo sta compiendo? non l' ho sentito nemmeno oggi. ripeto: per contrastare queste tre emergenze non basta dire ciò che bisognerebbe fare, ma bisogna dire quanti soldi e strumenti sono stati dati agli organismi competenti. se è vero come è vero , che lei stesso ha detto essere un' anomalia l' insufficiente numero di addetti ai controlli al Nord Italia , la risposta avrebbe dovuto essere: abbiamo aumentato il numero. non mi dica che è un' anomalia storica; è come dire che, siccome ho il tumore da dieci anni, me lo tengo: che senso ha? noi riteniamo che l' evasione fiscale sia il vero grande cancro della società italiana , perché è riprovevole non solo dal punto di vista etico e civile, ma è un' epidemia che comporta una gravissima alterazione del mercato e dell' intero sistema economico e provoca danni ingenti a tutti: allo Stato, alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese, perché devono competere in un mercato falsato, distorto, perché le imprese più furbe e più « criminali » la fanno sempre franca. noi vorremmo sentirci dire (e vi facciamo una richiesta in tal senso): possiamo stabilire una regola secondo cui tutte le imprese — proprio perché crediamo nel sistema delle imprese — che si macchiano dei reati di falso in bilancio , evasione fiscale , mancato rispetto della sicurezza sui luoghi di lavoro, turbativa d' asta, corruzione e quant' altro non possono accedere alle gare pubbliche? lo possiamo fare o non lo possiamo fare? o, forse, facciamo finta di non sapere che il Gotha del sistema imprenditoriale italiano, le più grandi imprese italiane, quelle di cui ai famosi centinaia di milioni di euro di cui lei diceva essere fatta la grande impresa italiana — lo sa o non lo sa? — hanno tutte o quasi (ma sul quasi avrei delle riserve) conti correnti all' estero e conti offshore? secondo lei perché i membri della famiglia Agnelli si stanno facendo causa tra di loro? secondo lei perché il processo Mills ha dichiarato che l' imputato Mills, in concorso con l' imputato Berlusconi, ha commesso quei reati gravissimi? per quale ragione? secondo lei perché nella famiglia Marcegaglia vi sono inchieste in corso ? mi dispiace ma qui dentro lo devo dire! questa ipocrisia deve finire, per un' impresa che appare pulita poiché è in Italia mistificatamente corrotta! io credo nel sistema delle imprese e nel sistema della libera economia, ma è ora di finirla di prendersela con gli studi di settore, che lei oggi ha rivendicato ancora come l' arma migliore per la lotta alla criminalità fiscale. non è vero! noi lo contestiamo, perché gli studi di settore predispongono un accertamento sulla base degli introiti degli anni precedenti. quest' anno gli studi di settore sono tutti falsificati, perché non vi è piccola o media impresa che non abbia almeno il 50 per cento di fatturato in meno. e quelle voi state rincorrendo, facendo finta di non vedere come la grande impresa, le grandi strutture finanziarie... perché, signor presidente ? io sto rispondendo al sottosegretario che ha parlato per mezz' ora ! lei non può sempre guardare i secondi solo quando parla l' Italia dei Valori . lo sa che questa mattina, che lei non c' era, prima di noi hanno parlato altri per molto più tempo del necessario? non è possibile che le regole siano applicate a noi in diminuzione e agli altri in aumento... le sono grato anch' io, signor presidente . abbiamo molte altre cose da dire e le diremo con ulteriori interventi in quest' Aula, perché è l' unico modo per denunciare le realtà distorte del nostro paese. noi denunciamo la percezione dell' efficienza, che viene menomata, ogni giorno di più, dall' atteggiamento e dal comportamento di questo Governo. vogliamo denunciare il fatto che, sempre più, nel paese, si ha la percezione che il più furbo la faccia franca sul più debole e sul più onesto. in questo paese, le persone oneste vengono lapidate dalla furbizia e l' arma del condono — l' unico strumento che, in questi anni, il Governo Berlusconi ha portato avanti — è l' esatta fotografia della percezione dell' inefficienza che si vuole portare avanti. attraverso lo strumento del condono, infatti, si vuole mandare un messaggio: il più furbo, il più forte, il più spregiudicato, il più criminale ha diritto a far sviluppare la propria azione, la propria attività imprenditoriale e il proprio lavoro nel nostro paese, mentre gli altri devono soggiacere. vorrei ricordarle anche il tentativo di ieri. nella prima versione del provvedimento all' esame delle Commissioni avete inserito anche il falso in bilancio e la bancarotta. non è vero che con l' ultimo condono avete pensato di eliminare tutti i reati. ieri, nella prima mattinata, siete stati presi un' altra volta con la mano nella marmellata e, nella tarda mattinata, avete cambiato la norma, ancora una volta. con voi dobbiamo sempre stare attenti, perché non vi si può dare un dito, che vi fregate il braccio. ecco il motivo per il quale respingeremo il voto di fiducia che esprimeremo nei prossimi giorni ed ecco perché ancora oggi, domani e per sempre continueremo ad appellarci al Capo dello Stato come ultimo baluardo di difesa della nostra Costituzione. non si arrabbino gli altri politici, né se la prenda il Capo dello Stato : non ce l' abbiamo con lui per rimproverarlo, ma ci rivolgiamo a lui con un disperato appello, perché è l' ultimo baluardo di difesa della Costituzione. se anche lui ci viene a mancare, cosa ci rimane, se non la sottomissione a questo regime piduista che sta portando avanti il Governo Berlusconi? la ringrazio, signor presidente .