Pier Ferdinando CASINI - Deputato Opposizione
XVI Legislatura - Assemblea n. 203 - seduta del 15-07-2009
Sul grave attentato in Afghanistan che ha causato la morte del caporal maggiore Alessandro Di Lisio, nonché il ferimento di tre paracadutisti italiani
2009 - Governo IV Berlusconi - Legislatura n. 16 - Seduta n. 203
  • Comunicazioni del governo

signor presidente della Camera, signor ministro, noi abbiamo apprezzato il tono della sua comunicazione e abbiamo apprezzato anche, lo dico con sincerità, la franchezza con cui ha affrontato alcuni temi scottanti. c' è il momento delle divisioni e delle polemiche, ma c' è anche il momento dell' unità e della concordia e oggi siamo tutti qui, con il Governo, ad esprimere solidarietà al presidente della Repubblica , al presidente del Consiglio , al ministro della Difesa e ai militari italiani e ci stringiamo ai familiari del caporal maggiore Alessandro Di Lisio e ai familiari dei ragazzi della Folgore che in questo momento sono in ospedale. nell' informativa del 16 giugno il ministro della Difesa ci descrisse la situazione afghana come una situazione pericolosa; noi siamo consapevoli della durezza di questa missione, stiamo assistendo l' esercito afgano e questo rende più pericolosa anche la situazione dei nostri ragazzi. l' esercito afgano si sta organizzando, mentre purtroppo lo stesso non si può dire della polizia afghana che rimane, secondo le nostre informazioni, di pessimo livello. c' è la necessità di controllare il territorio in vista delle elezioni presidenziali . il ministro ci sollecita ad una riflessione sulle soluzioni tecniche in campo, sulla loro idoneità; bisogna provvedere ad innalzare, ha detto, la qualità tecnica anche per garantire la sicurezza del nostro personale. per quanto ci riguarda il Governo ha carta bianca per studiare bene come innalzare la qualità tecnica degli armamenti a nostra disposizione, così come ha carta bianca in ordine alle scelte sulla possibile copertura aerea con dispiegamento dei Tornado italiani. noi siamo per proseguire l' impegno in Afghanistan: è un impegno contro il terrorismo, per la libertà di quel popolo e per la pace della comunità internazionale . infine, onorevole ministro, mi consenta di ricordare la mozione firmata dal mio collega, onorevole Bosi, ma condivisa dalla maggioranza, dal Popolo delle Libertà , dalla Lega e dai colleghi dell' opposizione, che fu presentata il 27 gennaio 2009 in ordine alla situazione dell' esercito. il tradizionale rapporto della macchina organizzativa (50 per cento personale, 25 per cento esercizio, 25 per cento investimenti) è saltato a causa, purtroppo, dei tagli fatti al ministero della Difesa . oggi si registra il 70 per cento per il personale e solo il 30 per cento tra esercizio e investimenti. è chiaro che questa situazione ci preoccupa, nel momento in cui i nostri militari sono impegnati in missioni di pace così importanti e in altri scenari dove potenzialmente possono diventare attori e protagonisti. lei naturalmente ha capito lo spirito del mio intervento, per cui non si tratta di fare di questi tagli un motivo di polemica politica tra maggioranza e opposizione. si tratta di svolgere un impegno comune, così come facemmo nel corso del dibattito parlamentare sulla mozione Bosi, e anche di rappresentare al ministero dell' Economia e delle Finanze che in un momento in cui le nostre forze armate sono così stressate non sì può procedere ragionieristicamente a dei tagli, così come si fa per altri comparti. credo che lo richieda la complessità degli impegni che abbiamo sullo scenario internazionale ed anche lo stesso comparto delle forze armate , che evidentemente è stressato per questa mancanza di risorse. questo fatto non incide sulla sicurezza dei nostri militari e sull' operatività dei nostri ragazzi in Afghanistan, ma in futuro questa situazione rischia di essere dannosa. quindi, impegniamo il Parlamento ad una riflessione comune su questo tema.