Pier Luigi BERSANI - Ministro dello Sviluppo Economico Maggioranza
XV Legislatura - Assemblea n. 73 - seduta del 16-11-2006
Legge finanziaria
2006 - Governo II Prodi - Legislatura n. 15 - Seduta n. 73
  • Attività legislativa

vorrei innanzitutto fornire qualche valutazione ed informazione sul tema legge finanziaria e Mezzogiorno, anche per evitare un paradosso: non vorrei che, nel momento di massimo sforzo per le politiche del Mezzogiorno, nascesse una leggenda metropolitana su un sud tradito. ciò mi parrebbe veramente esagerato. noi stiamo, infatti, realizzando operazioni rilevanti, a fronte delle quali chiediamo la collaborazione di tutti. ringrazio di questo, in particolare per il grande lavoro che si sta facendo, il viceministro D'Antoni e il sottosegretario Bubbico. vorrei, fatti e dati alla mano, riferivi il profilo di questa legge finanziaria per il Mezzogiorno, con una premessa di pochi secondi. il Mezzogiorno è in stagnazione. negli anni 2004-2005 ha cominciato ad andare peggio del resto del paese, con un tasso di crescita inferiore. dai primi mesi di quest' anno vi sono alcuni segnali positivi. immaginiamo che il Mezzogiorno possa avere una crescita dell' 1 per cento circa; tuttavia, intendo subito avvertire che anche quest' anno esso viaggerà a velocità ridotta rispetto al resto del paese. dobbiamo assolutamente reagire, altrimenti riprenderà a crescere il dualismo territoriale. vogliamo reagire perché, se non vi sarà una reazione seria nel Mezzogiorno, non attiveremo delle risorse potenziali per la crescita generale del paese. il Dpef ha indicato risorse aggiuntive per la crescita del Mezzogiorno, per un valore pari allo 0,6 del Pil e si è stabilito che gli investimenti in conto capitale delle pubbliche amministrazioni — per il Mezzogiorno — passino dal 38,6 al 42 per cento . questa legge finanziaria adempie pienamente a questi impegni e, quando vi si discosta, lo fa non per difetto bensì per eccesso. questo è il primo punto. in secondo luogo, l' articolo 105 della legge finanziaria stanzia 63 miliardi di euro, di cui 53 per il Mezzogiorno, che si aggiungeranno alle risorse che sono già assegnate e impegnate (programmazione 2007-2010) per 22 miliardi di euro. l' articolo 105 introduce poi un' unitarietà di programmazione di fondi nazionali ed europei per la politica regionale e settennalizzazione anche del FAS. non so se in questa sede qualcuno, che magari ha fatto l' amministratore, sia in grado di valutare il peso di questa decisione. ciò significa che nei prossimi sette anni, a differenza che nel passato, potremo programmare unitariamente l' insieme delle risorse ed avremo una proiezione delle risorse nazionali impegnabili non più a tre o quattro anni, bensì a sette anni: è una bella differenza! il Quadro strategico nazionale , che è in corso di definizione, realizza l' architettura di questa nuova programmazione. per il solo Mezzogiorno (2007-2013) tra FAS e fondi strutturali si arriva a 100 miliardi di euro. stiamo organizzando queste programmazioni sulle basi di indicazioni e priorità più compatte. non mi dilungo su questo dato, ma sarebbe interessante discuterne: conoscenza, sicurezza-qualità della vita, filiere produttive e servizi, internazionalizzazione costituiscono i quattro punti cardine su cui organizzare la nuova programmazione. non mi piace fare polemiche sulla questione del Mezzogiorno : non possiamo permetterci un eccesso di polemica. registriamo con i numeri — fatemelo dire — che, rispetto a quanto programmato nella fase precedente (2000-2006), noi stanziamo più risorse, in una situazione di stretta della finanza pubblica . in quella programmazione le risorse ammontavano a 89,4 miliardi di euro; in quella attuale, ammontano a 100 miliardi di euro. e non aggiungo — lo farò tra poco — che in quella programmazione era compreso il credito d'imposta per gli investimenti, mentre in questa è fuori. nella prospettiva, sono 9 miliardi di euro. questo, però, non basta. con la legge finanziaria abbiamo introdotto altri strumenti e misure idonei a dare una mano ulteriore al Mezzogiorno, anzitutto — lasciatemelo dire — sanando qualche scelta francamente inopportuna: quando si definanzia — come avvenne l' anno scorso — il cofinanziamento delle risorse comunitarie e lo si porta a 204 milioni e a 600 milioni di euro, a fronte di quelli che abbiamo dovuto e voluto stanziare noi, pari a 4.024 e 5.700 milioni di euro, si « mangiano » anche le risorse che arrivano dall' Unione Europea . e, quindi, abbiamo ripristinato il cofinanziamento. abbiamo poi stabilizzato il credito d'imposta — come dicevo — fino al 2013, mettendolo fuori dal FAS. ci siamo inventati anche qualcosa di nuovo: le zone franche urbane. le sperimenteremo e vedremo che contributo può venirne. ricordo anche che il Mezzogiorno partecipa pienamente alle nuove politiche industriali . quando parliamo di fondi per l' innovazione, quando parliamo di fondi per la finanza impresa, non sono escluse le imprese del Mezzogiorno. e concedetemi di dire che l' operazione sul cuneo fiscale di differenziazione Mezzogiorno, oltre ad un significato economico, ha anche un significato culturale e politico. veniamo dalla fase nella quale, — lasciatemelo dire — , con legislazioni precedenti che facevano piovere sul bagnato, il sud perdeva relativamente terreno. mi riferisco ai meccanismi Tremonti-bis. li chiamo così: Tremonti, Tremonti-bis. sono stati chiamati così. non ricordo il numero della legge. con questo provvedimento noi ripristiniamo un concetto: laddove si fa la politica per le imprese — e questa è la fondamentale politica per le imprese che abbiamo fatto quest' anno — , noi teniamo conto di un differenziale Mezzogiorno. vorrei aggiungere un' altra cosa. e lo dico anche alla maggioranza. ci si è resi conto, per esempio, che con questa legge finanziaria un' opera come la Salerno-Reggio Calabria è stata messa in sicurezza finanziaria? ci si è resi conto che noi abbiamo trovato una base di finanziamento per la Salerno-Reggio Calabria che parte con 500 milioni di euro e ha la buona possibilità di rimanere stabile e di portare a compimento l' opera, tenendo fuori dal FAS — dov' era — il finanziamento di questa autostrada? ci si è resi conto di questo piccolo particolare? allora, a fronte di tutto ciò che ho detto, queste macro-cifre fanno di questa legge finanziaria — forse paragonabile a quella del 1998 — quella che porta più risorse, oltretutto — e lo dico ai settentrionalisti — con tecniche nuove, con automatismi quali il credito d'imposta , e con la pretesa che la programmazione sia fatta in modo unitario e non vi siano 7.000 priorità e 7.000 graduatorie degli interventi. quindi, ci sono meccanismi nuovi; certamente, c' è uno sforzo in termini di risorse. dentro a tutto questo, sull' articolo 53, in parte, e su una serie di emendamenti del Governo, sono stati messi in gioco, tra l' uno e gli altri, mille 300 milioni di euro, un miliardo 300 milioni di euro, grosso modo, nell' insieme. vorrei far notare — fatemelo dire — che si tratta, più o meno, della stessa cifra che a luglio 2004 fu tolta dal FAS e « buttata » nel buco di bilancio, e non con emendamenti, su altre materie. quella cifra è scomparsa. intendiamoci bene! quindi, le critiche si accettano quando sono misurabili con la realtà. dico anche che alcuni di questi emendamenti sono riconducibili comunque ad operazioni che avvengono nel Mezzogiorno: uno per tutti, il tema della sicurezza. lo ripeto: uno per tutti, il tema della sicurezza. voglio dirvi, però, perché non vi siano ombre sulla politica che stiamo portando avanti, che già alla Camera, su una parte degli emendamenti, si è voluta fare una strumentalizzazione. a rigor di logica, finanziare su questo in anticipazione la Pontremolese significa che il 15 per cento delle risorse vanno anche al nord. ripeto: sia chiaro che il 15 per cento delle risorse va anche al nord. detto questo, perché non vi siano speculazioni o equivoci, finanzieremo diversamente la Pontremolese...... già alla Camera, finanzieremo diversamente il museo Maxxi. voglio anche aggiungere — e lo dico soprattutto agli amministratori regionali ed a chi opererà attorno a tali risorse — che, credo già alla Camera, e comunque nel corso dell' esame della legge finanziaria , le risorse con titolo più legittimo (quelle che confluiranno in emendamenti riferibili al sud) saranno compensate nelle annualità 2007-2013, in modo da ripristinare l' unitarietà iniziale del FAS e renderlo programmabile per le regioni in chiave unitaria. credo, francamente, di avere risposto alle obiezioni. ho illustrato i punti di correzione che faremo a seguito di un eccesso, a mio avviso, di discussione polemica o, forse, di qualche fraintendimento. non deve esserci ombra su un punto inequivocabile: una legge finanziaria che rimette nei binari il deficit, fa scendere il debito e recupera due punti di avanzo primario è una finanziaria che compie uno sforzo finanziario per il Mezzogiorno inedito negli ultimi sei anni. ciò è indiscutibile e non può essere cancellato.