Pier Ferdinando CASINI - Deputato Opposizione
XV Legislatura - Assemblea n. 28 - seduta del 19-07-2006
Disposizioni per la partecipazione italiana alle missioni internazionali
2006 - Governo II Prodi - Legislatura n. 15 - Seduta n. 28
  • Attività legislativa

signor presidente , vorrei iniziare questo intervento a nome del mio gruppo esprimendo un pensiero deferente, che si indirizza ai nostri militari e, in particolare, ai caduti e alle loro famiglie. vorrei dire loro una cosa molto semplice, ma importante: il loro sacrificio non è stato vano, il loro sacrificio è motivo di orgoglio per tutta la nazione. signor presidente della Camera, ministro della Difesa , rappresentanti del Governo, in ogni vicenda della vita ci sono grandi e piccoli uomini e in ogni area del mondo ci sono grandi paesi e piccoli paesi e non credo che i termini « grandi » e « piccoli » abbiano attinenza solo con la geografia (a volte non ce l' hanno affatto). è un grande paese quello che coltiva la consapevolezza della continuità delle sue istituzioni. gli uomini passano, ma le istituzioni rimangono; ciò vale per la Presidenza della Camera, ciò vale per la direzione del Governo di un grande paese come il nostro. un grande paese sono gli USA, dove Hillary Clinton, in pieno dissenso con Bush forse anche sulla guerra in Iraq, sa esprimere al presidente americano la condivisione di un sentimento e non lo lascia solo. un piccolo paese — geograficamente si tratta di un grande paese, ma non si è dimostrato tale — , un paese che amo, è la Spagna che prima, con il suo Primo Ministro Aznar si reca alle Azzorre con Blair e Bush, mentre dopo qualche mese, con Zapatero, abbandona precipitosamente l' Iraq. piccole scelte che pongono in uno stato di disorientamento anche l' opinione pubblica che, al di là delle nostre piccole o grandi beghe politiche e partitiche, ha davanti l' immagine del proprio paese; e quando il Tricolore si alza, non penso che ci possano essere distinzioni di parte. ebbene, esprimeremo un voto favorevole sul disegno di legge in esame e lo facciamo con spirito di continuità con la politica estera . questo è un valore, come lo è il multilateralismo simboleggiato nell' Onu, la scelta atlantica dell' Italia e la nostra scelta europea. e l' Europa — onorevole Diliberto — è in Afghanistan, non è fuori dall' Afghanistan! l' Europa, anche quell' Europa « zapateriana » che voi citate, non ha nostalgia dei talebani, è in Afghanistan a combattere i talebani! valorizzare la discontinuità in nome di un pacifismo velleitario può essere funzionale a consolidare la maggioranza, ma è deleterio per l' Italia e le istituzioni. noi votiamo a favore del disegno di legge in esame, e lo facciamo anche se vi sono parti più convincenti e parti che lo sono meno. votiamo a favore del presente provvedimento perché non intendiamo abbandonare i militari che abbiamo mandato in Afghanistan, e non vorrei deludere una parte dell' attuale maggioranza nel ricordare che fu proprio il precedente ministro della Difesa , onorevole Martino, ad anticipare il ritiro dei nostri militari dall' Iraq. dunque, mi dispiace, ma c' è un principio di continuità al di là e al di sopra delle chiacchiere che ritroviamo in questo disegno di legge !? in questa Assemblea sono stati ascoltati discorsi inaccettabili, ma la nostra solidarietà va — come ha detto questa mattina l' onorevole Giovanardi — agli uomini ed alle donne che, in Iraq e in Afghanistan, hanno fatto la coda per votare. non credo che l' Italia sia stata estranea a tale scelta di libertà e di democrazia: l' Italia l' ha favorita, e noi siamo orgogliosi di averlo fatto, pur con tutte le drammatiche difficoltà che quei paesi vivono! quando noi abbiamo votato a favore dell' intervento in Kosovo, onorevole D'Alema , non ci siamo chiesti se ci conveniva o meno, poiché non ne abbiamo fatto una questione di opportunismo politico. noi oggi non votiamo a favore del presente disegno di legge per compiacere, favorire o sfavorire il presidente del Consiglio : queste valutazioni ci sono estranee! noi, invece, voteremo a favore di questo provvedimento nello spirito di continuità con la politica estera dell' Italia. non c' è stata una « legislatura d' ombra » ; non ci sono state « le tenebre » in questi cinque anni: ci sono state decisioni anche discutibili, ma compiute tutte in nome della scelta atlantica ed europea del nostro paese!? nutriamo preoccupazione per il futuro. ci domandiamo, infatti, se un Governo che ha manifestato, in quest' Aula, una preoccupante disomogeneità a proposito delle coordinate della politica estera possa essere all' altezza del mondo terribile in cui viviamo. qualcuno, infatti, ha parlato con disinvoltura della nostra partecipazione alla formazione di un contingente delle Nazioni Unite in Medio Oriente . ma io chiedo alla parte di questa maggioranza che ha dimostrato tutti questi « mal di pancia » e tutte queste perplessità: vi rendete conto di cosa ciò significherà in futuro? in questa legislatura, infatti, siamo partiti dall' Iraq per rimettere in discussione la nostra presenza in Afghanistan. l' attuale legislatura si è aperta con una parte della maggioranza che chiedeva il disimpegno dall' Iraq e che, una volta ottenutolo, ha riversato i suoi « mal di pancia » su una scelta, come la presenza in Afghanistan, sulla quale l' intera Unione Europea si trova in sintonia. vorrei peraltro ricordare ai « zapateristi » nuovi e vecchi che la Spagna, dopo il suo ritiro dall' Iraq, ha rafforzato il proprio contingente in Afghanistan. allora, cari colleghi , ribadisco che noi voteremo a favore del provvedimento in esame proprio con questo spirito di continuità. la pace non è l' obiettivo di una sola parte di quest' Aula: vogliamo solamente ricordarvi che non esiste pace vera senza libertà. sulla pace, possiamo avere ricette diverse sul modo per raggiungerla, ma la vogliamo tutti. la vogliamo in spirito di continuità non solo con la nostra Costituzione, ma anche con le grandi scelte che sono state sempre compiute, in Europa e nel mondo, dal nostro paese. comprendo il disagio della parte estrema della maggioranza, nonché il suo fastidio. il fastidio si manifesta in mille modi: con le battute, con le frasi, con le prese in giro, con il disinteresse degli uomini di Governo e con i sorrisi che, in realtà, dovrebbero lasciare il posto alla sobrietà, perché stiamo parlando di questioni che riguardano la vita e la morte di migliaia di persone, ed anche dei nostri militari!? io capisco tutto, perché capisco la politica, e il ragionamento che qualcuno di voi fa mi è chiaro: più diviso è un paese su questo tema, più, per alcuni di voi, è forte la maggioranza. ma questa è una logica tutta partitica, che spinge qualcuno, ma che non fa onore al nostro paese. è chiaro che la mancata autosufficienza al Senato della vostra maggioranza aprirebbe problemi politici enormi, come hanno ricordato i ministri degli Esteri e della Difesa e come ha autorevolmente detto il presidente della Repubblica . vorrei concludere dicendo che questo non ci interessa; il tema non è questo. è un problema vostro. noi, oggi, non votiamo per il Governo: votiamo per l' Italia e per gli italiani!