Gianfranco FINI - Deputato Opposizione
XV Legislatura - Assemblea n. 272 - seduta del 23-01-2008
Disposizioni in materia di sicurezza pubblica
2008 - Governo IV Berlusconi - Legislatura n. 16 - Seduta n. 177
  • Comunicazioni del governo

signor presidente del Consiglio , certamente ieri ha fatto bene a dire che occorre il rispetto del Parlamento e che quindi le crisi non si possono aprire, come è accaduto tante volte, attraverso una dichiarazione rilasciata alle agenzie. credo che oggi debba innanzitutto avere rispetto per gli italiani. avere rispetto per gli italiani significa smetterla di farsi beffa della realtà, significa smetterla con affermazioni che — glielo dico con rispetto — la fanno irridere dalla stragrande maggioranza dei nostri connazionali. credo che ciò sia accaduto soprattutto nella giornata di ieri quando ha avuto la « fantasia » , per usare un' espressione garbata, di dire che il suo Governo si è reso protagonista di un autentico miracolo: il risanamento dei conti pubblici. una serie di successi che non soltanto non corrispondono al vero, ma che dimostrano in modo inequivocabile — come ricordavano i colleghi Maroni e Casini — quanto sia lontano da quello che pensa esattamente la gente del suo operato. parlare di un Governo che ha difeso l' ambiente, parlarne con le immagini di Napoli trasmesse al mondo intero, significa per davvero essere al di là del bene e del male; significa certamente essere del tutto al di fuori dal contatto con gli italiani. signor presidente del Consiglio , quanto al suo discorso di ieri, che si sia trattato di una serie di affermazioni non corrispondenti a quanto sta accadendo, lo dimostra non soltanto ciò che hanno scritto autorevoli quotidiani stranieri: « la peggiore classe dirigente d' Italia » , così è stato scritto con riferimento all' attuale Governo... eh sì, onorevoli colleghi della sinistra... capisco la vostra reazione, ma come citavate alcuni giornali stranieri polemici con l' Italia quando governavamo noi, adesso ascoltate le dichiarazioni, altrettanto polemiche con il Governo Prodi dei giornali a voi vicini!? ma, al di là di quello che ha scritto o non ha scritto un giornale straniero, al di là di quello che dice ogni sondaggio, le voglio rivolgere, signor presidente del Consiglio , una domanda tutta politica: se lei avesse ben governato, come ha tentato di dire ieri, sfidando il ridicolo, è in grado di spiegare perché siamo al collasso della sua maggioranza? la crisi che si sta aprendo, infatti, non deriva da un incidente di percorso: non è che un senatore non ha fatto in tempo a votare e, quindi, vi è mancato un voto. il Governo è in crisi perché sono venuti meno alcuni esponenti politici della maggioranza medesima, e rispetto alla maggioranza che si era formata il 9 aprile 2006 siamo in presenza di un quadro politico mutato. rispetto al 9 aprile 2006 c' è stata una dissociazione minima a sinistra, la cosiddetta sinistra critica (coloro che da sinistra non se la sentono più di votare un Governo che, a loro modo di vedere , non è sufficientemente in sintonia con le istanze sociali), e c' è stata un' ancora più evidente dissociazione politica nell' ambito moderato, perché se oggi il suo Governo è politicamente in crisi, è perché qualcuno ha detto chiaramente che non le può rinnovare la fiducia. lo ha detto questa mattina il senatore Fisichella, memore, evidentemente, della sua storia; glielo aveva detto qualche giorno fa il presidente Dini, dicendo: « mani libere, perché non possiamo più dare fiducia a scatola chiusa ad un governo incapace di dare risposte positive ai problemi degli italiani » ; glielo ha detto l' Udeur, assumendosene la responsabilità, nello stesso momento in cui ha affermato chiaramente: « per noi si chiude una fase politica » . signor presidente del Consiglio , i nodi vengono al pettine, perché gli italiani oggi sono in presenza di un dato che già conoscevano, perché la storia si sta ripetendo, esattamente come nel 1998, e quando la storia si ripete diventa farsa. nel 1998 il centrosinistra vinse, ma non riuscì a governare; avete vinto nel 2006, e dopo diciotto mesi gli italiani capiscono che non siete in grado di governare, perché riuscite a mettere insieme maggioranze estremamente variegate, a tal punto variegate — lo ricordava l' onorevole Casini — da indurre il segretario del Partito Democratico , Veltroni, a dire: me ne andrò da solo, perché con certi alleati non si governa. nello stesso momento in cui vincete e poi cercate di governare i nodi vengono al pettine, il tempo è galantuomo, perché è contro la natura della politica tentare di mettere insieme i trotzkisti con i nostalgici della monarchia sabauda, perché arriva un momento in cui il re è nudo , ed è accaduto!? diciotto mesi di compromessi, diciotto mesi di rinvii, diciotto mesi di non soluzioni, diciotto mesi in cui avete non governato, ma vivacchiato (in questo siete certamente in sintonia con la prima Repubblica : meglio tirare a campare che tirare le cuoia). in diciotto mesi avete tentato di affrontare i problemi che il paese ha e vi siete trovati insieme soltanto nel dare vita a delle controriforme, perché gli italiani sanno che l' unico momento in cui riuscite a trovare un' unità non è quando cercate di proporre quello che avete scritto nel programma, ma quando smontate le riforme fatte dal centrodestra: la controriforma delle pensioni, la controriforma dell' ordinamento giudiziario , la controriforma dell' università. il tempo non vi darà la possibilità di fare la controriforma in materia di legge sull' immigrazione, o in altri settori. è veramente il caso di chiedersi, signor presidente del Consiglio , oggi che la maggioranza non c' è più, oggi che il collasso della medesima porta ad un cedimento strutturale della coalizione, che senso ha l' accanimento terapeutico. che senso ha confidare nella roulette del Senato? che senso ha confidare in una possibilità remota, magari dando corso anche ad un mercato poco nobile, perché se concussione è, secondo qualche magistrato di Santa Maria Capua Vetere , auspicare una nomina da parte di un politico, cosa sta accadendo, signor presidente del Consiglio — mi guardi! — con l' ignobile mercato che ha aperto a Palazzo Chigi nella speranza di acquistare un senatore? basta con l' accanimento! stacchi la spina, perché anche — non credo che accadrà — se doveste per un voto riuscire ad avere una maggioranza, non si governa un paese come l' Italia con un voto in più. stacchi la spina, si dimetta e si apra una fase politica nuova, perché rischiamo che dal collasso della sua maggioranza, se continuate, si passi al collasso dell' Italia, perché quello che fino a qualche tempo fa era il « fattore C » — che come tutti gli italiani sanno non sta per « costanza » — rischia ora di diventare il « fattore I » , che non sta per « intelligenza » , ma per « incubo » , perché un Governo Prodi rappresenterebbe un incubo, che gli italiani continuerebbero a vivere nello stesso momento in cui ci sono numerose questioni. ne voglio ricordare qualcuna: la recessione americana e la stagnazione europea portano la necessità di superare la legge finanziaria , portano la necessità di ridurre la spesa pubblica , portano la necessità di fare una politica, onorevole Giordano, opposta rispetto a quella che lei auspica, perché il guaio italiano non è che c' è poca sinistra, il guaio italiano è che in questi diciotto mesi ce n' è stata troppa! il guaio italiano è che in questi diciotto mesi avete dato vita ad una politica che è contraria alle esigenze di sviluppo!? c' è una grande questione sicurezza che incombe, c' è una grande questione connessa all' impoverimento delle famiglie. onorevole Prodi, ma come fa a dire che il suo è un Governo che ha fatto miracoli, quando due famiglie su tre hanno il drammatico problema di arrivare alla fine del mese? e la delusione di quelle famiglie è soprattutto nei confronti di quelle politiche di sinistra che avevano promesso il cambiamento e hanno determinato l' avverarsi di una profezia di Montanelli, che amava dire: la sinistra ama i poveri, li ama talmente tanto che quando governa ne aumenta il numero, come è dimostrato chiaramente da quello che è accaduto negli ultimi diciotto mesi. di fronte a queste emergenze, di fronte ad un paese in ginocchio, di fronte all' incombere della questione morale che torna perché la democrazia sta degenerando ancora in partitocrazia — e questo, lo dico senza alcuna iattanza, non riguarda questo o quel partito, riguarda tutti — dobbiamo essere consapevoli che gli italiani chiedono ai partiti di fare passi indietro, rispetto alle nomine nelle Asl, nei consorzi, nelle comunità montane. vale per la sinistra, per il centro e per la destra, nei confronti di questa emergenza che torna, nei confronti di un paese che è sostanzialmente privo di un avvenire, nei confronti di un paese che, come ha detto l' Eurispes, è ridotto ad una poltiglia sociale, nei confronti di un paese in cui si riaffaccia la questione della libertà, perché, presidente Prodi, lo dico da laico, se, come è accaduto qualche giorno fa, il cardinal Bagnasco dice che il Papa non ha parlato all' università perché il Governo lo ha sconsigliato, gli italiani, compresi i laici, credono al cardinal Bagnasco , non credono a lei!? ogni qual volta tornano questioni come queste, credo che ci sia il dovere morale di staccare la spina: salga al Colle, rassegni le dimissioni, si apra una fase nuova. come ha ricordato autorevolmente questa mattina il Capo dello Stato , non c' è modello istituzionale, e quindi certamente non c' è legge elettorale , che tenga quando non c' è la politica. il Capo dello Stato stamattina è stato molto chiaro. ha detto: questo o quel modello può avere un significato se c' è una politica capace di dirimere i conflitti, se c' è una politica capace di risolvere i problemi, se c' è una politica che risponde a dei valori. l' Italia non ha un problema di legge elettorale , l' Italia non ha un problema di riforme istituzionali : l' Italia ha un drammatico problema di deficit politico. si apra la crisi, torni la parola agli elettori, che in democrazia sono sovrani, e forse, per il futuro, avremo la possibilità di riprendere il cammino.