Pier Ferdinando CASINI - Deputato Opposizione
XV Legislatura - Assemblea n. 241 - seduta del 13-11-2007
2007 - Governo II Prodi - Legislatura n. 15 - Seduta n. 241
  • Comunicazioni del governo

signor presidente , anzitutto esprimo solidarietà vera e sincera da parte dell' UDC, come penso da parte di tutti gli altri parlamentari, alla famiglia Sandri. tuttavia, vogliamo abbinare alla solidarietà alla famiglia Sandri la solidarietà verso i poliziotti che ieri sono stati oggetto di una caccia all' uomo in alcune delle principali città italiane e che con 1.200 euro o poco più al mese si sacrificano tutte le domeniche negli stadi italiani per la sicurezza dei cittadini. lo Stato, onorevole Migliore, non ha paura della verità. uno Stato come il nostro non deve avere alcuna paura della verità e deve essere il primo a riconoscere se un suo servitore sbaglia. in tal caso, la magistratura ne decreterà le conseguenze che, purtroppo, il malcapitato si assumerà, come è doveroso che accada in uno stato di diritto , che noi vogliamo difendere anche in quest' Aula. dunque, sgombriamo il tavolo della presente discussione da false questioni. nessuno ha e può avere reticenze; forse si è avuta un po' di confusione, ma non certo una dolosa reticenza, che sarebbe inammissibile. io sono scorato — debbo dire la verità — desolato per le parole che ci è venuto a dire questa mattina il ministro dell'Interno . gli chiedo scusa per un' interruzione che ho fatto e che non dovevo fare, ma fatte le scuse per tale gesto poco rispettoso del galateo parlamentare da parte mia, devo ammettere che sono desolato, perché Amato ha plasticamente rappresentato la resa dello Stato. è venuto in quest' Aula spiegando e facendo analisi sociologiche sulla situazione. si tratta di analisi anche giuste perché Amato è una persona perbene, seria e capace ed ha fatto affermazioni che tutti condividiamo, ma è mancata l' anima, signor ministro, che oggi deve avere il ministro dell'Interno per fronteggiare una situazione così drammatica nel nostro paese. l' unico aspetto positivo della sua dichiarazione è stata, dopo la mia interruzione, l' assunzione di responsabilità chiara e limpida da parte sua rispetto alle forze di polizia . infatti, citare per dieci volte il capo della polizia dà la sensazione, anche a chi non la vorrebbe avere, di cercare un « paravento » tra sé e il Parlamento. il capo della polizia è un funzionario, il più alto in grado, esattamente come il segretario generale della Camera dei Deputati . tuttavia, se qualcosa non funziona, il presidente della Camera non viene a dirci che è colpa del segretario generale , perché è il presidente ad avere la responsabilità politica per assumersi la responsabilità davanti alla Camera dei Deputati . pertanto, è scontato che il ministro dell'Interno debba coprire il capo della polizia, altrimenti lo sostituisce. quindi, non c' è bisogno di tale diaframma, ma di una assunzione precisa e chiara di responsabilità. noi dell' UDC non sappiamo nemmeno spiegare se è stato giusto o sbagliato sospendere alcune partite, acconsentire che si svolgessero le altre: è una scelta tecnica. oggettivamente, non ho la competenza tecnica sufficiente per dire se la gente era già in marcia, era dentro gli stadi. forse ha fatto anche bene chi ha ritenuto che tali partite dovessero essere disputate, al fine di evitare incidenti peggiori. tuttavia, in questo caso il problema vero è un altro, quando parlo di messaggio sbagliato. lei, signor ministro, nel suo intervento ha dichiarato che le sedi istituzionali della Polizia di Stato e dei carabinieri nella giornata di domenica sono state oggetto di un vero e proprio tiro al bersaglio e di una sorta di caccia all' uomo. ci ha detto che, per limitare i danni, non si è reagito e che la città non è stata in preda a queste forze eversive. sostanzialmente, lo Stato ha accettato che le sedi istituzionali delle forze di polizia diventassero bersagli autorizzati, sia pure con il nobile intento di salvaguardare gli uomini. ma questo è un messaggio devastante! questa è la resa, esattamente come la resa è quella di chi, in nome di un' accademica preoccupazione di garantismo, non capisce che, in questa vicenda, lo sport c' entra limitatamente. poi discuteremo se le società sportive debbono mantenere la sicurezza all' interno degli stadi con delle loro forze, come nel Regno Unito , ma non scendo su questo terreno, perché non c' è dubbio che tali forze sono eversive e paraterroristiche. non sono solo « ragazzi che sbagliano » . sicuramente c' è una parte di ragazzi che sbagliano, ma c' è una regia dei capi tifosi che intimano ai giocatori certi comportamenti e che usano una politica di ricatto verso le società sportive . davanti a tutto ciò, rispondiamo che si sono limitati i danni, per cui si sono indirizzati verso le forze di polizia , che hanno pagato un caro prezzo! le posso dare un consiglio? poiché i consigli tecnici non glieli posso fornire (in quanto non so cosa è necessario fare, non potendomi sostituire da parlamentare a gente che da trenta anni ha le competenze delle forze dell'ordine , come il capo della polizia), le dico che la prima cosa che lei deve fare è andare in Consiglio dei ministri , in vista dell' approvazione della legge finanziaria per il 2008, e dire che gli stanziamenti per le forze di polizia fanno ridere e minacciare di dimettersi — e, se del caso, farlo — se la sua maggioranza non la segue su tale piano! infatti, abbiamo mezzi insufficienti, in gran parte non in grado di contrastare la criminalità, poliziotti demotivati, tutti i sindacati di polizia, di destra e di sinistra, sul piede di guerra. il documento distribuito a tutti noi è sottoscritto, tra gli altri, anche del sindacato della Cgil, per cui non credo che siano solo pericolosi sovversivi di estrema destra a sostenere che così non si può andare avanti. ministro Amato, tutto ciò ricade nella sua responsabilità politica , altrimenti il ministro dell'Interno non ha responsabilità: sul piano tecnico c' è il capo della polizia, ma sul piano politico il ministro si deve assumere la responsabilità di un contrasto vero, di un messaggio reale. questa mattina lei ha simbolizzato uno Stato che si arrende, che perlomeno cerca di convivere e, in qualche modo, di passare anche questa buriana e poi si vedrà. non si può fare così! inoltre, non si possono, presidente Bertinotti, fare le similitudini tra le questioni dei rom e quelle dei tifosi. ha estremamente ragione l' onorevole Cicchitto. non c' entrano nulla: da parte della gente responsabile non c' è stata la caccia ai rom. non facciamo una falsificazione su questi punti, perché può sorgere una grande questione politica e istituzionale! accantoniamo tale questione, non ne parliamo più! credo che oggi forse sarebbe irresponsabile chiedere le dimissioni del ministro dell'Interno — oggi — perché significherebbe fare di tutta l' erba un fascio. però noi chiediamo al ministro e allo Stato l' assunzione di un atteggiamento fermo, per dimostrare che sulla guerra contro l' illegalità e la criminalità non è possibile scendere a patti.