Rosy BINDI - Deputato Opposizione
XIV Legislatura - Assemblea n. 79 - seduta del 07-12-2001
Legge finanziaria 2002
2001 - Governo II Berlusconi - Legislatura n. 14 - Seduta n. 79
  • Attività legislativa

signor presidente , esprimiamo soddisfazione per l' accoglimento di questo subemendamento da parte del Governo, perché riteniamo che con l' approvazione dello stesso si possano evitare, almeno in maniera parziale... stavo dicendo che esprimevo soddisfazione per l' espressione del parere favorevole, da parte del Governo, su questo subemendamento, perché credo che attraverso esso si possano escludere dalla privatizzazione — o meglio dalla trasformazione in società per azioni o in fondazioni di diritto privato — istituti, agenzie ed enti, come l' Istituto superiore di sanità o l' Istituto per la sicurezza nei luoghi di lavoro, che nel nostro paese svolgono una funzione molto importante, per loro natura assolutamente pubblica. se non fosse stato accolto questo subemendamento, saremmo rimasti, anche con il subemendamento del Governo, nell' incertezza di fronte a delle funzioni che negli stessi USA — dove tutti sanno vigere un sistema fortemente privatistico in campo sanitario — sono affidate ad istituti di natura assolutamente pubblica, ai quali ogni anno il bilancio federale dello Stato assegna consistenti finanziamenti. quando il presidente Bush ha dovuto richiamare il paese all' emergenza dell' antrace è andato ad Atlanta al CDC, al centro di vigilanza per la salute pubblica del paese, un' agenzia dell' Istituto superiore di sanità degli USA. sarebbe stato davvero sorprendente che il nostro paese, in questa furia privatizzatrice di alcuni ministri, che caratterizza soprattutto il ministro Tremonti e il ministro Frattini, avesse voluto privatizzare anche queste istituzioni. per questo motivo ringrazio il Governo e mi auguro che grazie a questo subemendamento siano esclusi dalla privatizzazione quegli istituti ed enti che svolgono funzioni di prevenzione e vigilanza per la salute pubblica e si assicuri al nostro paese, almeno in questo settore, un futuro per la tutela della salute dei cittadini. signor presidente , il vicepresidente Fini, che ha dimostrato una sensibilità importante sui temi della salute pubblica, credo non possa non guardare con attenzione anche agli emendamenti che stiamo per votare; mi riferisco non soltanto agli identici emendamenti Zanella 23.41 e Bindi 23.42, ma anche ai successivi, perché cercano di impedire o mitigare la trasformazione in fondazioni private e in società per azioni di istituti di ricerca e cura a carattere scientifico, che rappresentano l' eccellenza della sanità pubblica del nostro solo paese. come prima anche la collega Labate ricordava, si tratta di istituti che hanno fatto la storia della sanità italiana e ai quali è legata la ricerca e i risultati importanti nella cura di alcune terribili malattie come il tumore, l' AIDS e le malattie cardiache. privatizzare questi istituti significa iniziare a svendere il patrimonio di famiglia. so bene che questa finanziaria, per quanto è stato esplicitamente dichiarato dal documento di programmazione economico finanziaria, vuole restringere il perimetro pubblico. è molto grave, però, che ciò avvenga a partire da settori qualificanti i diritti fondamentali della persona, come il diritto alla salute. attrarre investimenti per gli ospedali, per queste strutture di eccellenza, significa aver già aver deciso di fare una sanità a due velocità e significa aver deciso di privatizzare, di fatto, il sistema sanitario italiano. signor presidente , mi permetto di invitare il vicepresidente Fini ad un po' di attenzione e chiedo al ministro Giovanardi di non disturbarlo poiché vi è già l' onorevole Giulio Conti che lo disturba. signor presidente , si tratta di un provvedimento che ha ricevuto il parere contrario della conferenza stato regioni (mi riferisco a tutti i presidenti delle regioni, compresi quelli del Polo), che trova contrarie tutte le organizzazioni sindacali , comprese quelle autonome dei medici e per il quale è stato approvato dalla Commissione affari sociali nella sua interezza un emendamento — poi respinto dal Governo in Commissione Bilancio — praticamente uguale a quello presentato dalla collega Cossutta. il ministro ha, peraltro, dichiarato esplicitamente che avrebbe applicato solo a tre istituti la presente normativa. non capisco perché, se davvero si vuole portare avanti una sperimentazione, non si approvi questo emendamento, compiendo fra due anni la verifica su tre istituti scelti di intesa con le regioni. infatti, se — come ritenete voi e non noi — davvero è la ricetta per la sanità italiana, vi sarà la possibilità...