Rosy BINDI - Deputato Opposizione
XIV Legislatura - Assemblea n. 707 - seduta del 17-11-2005
Misure urgenti per la prevenzione dell'influenza aviaria
2005 - Governo II Berlusconi - Legislatura n. 14 - Seduta n. 707
  • Attività legislativa

signor presidente , devo dare atto al ministro Storace — rispetto al suo predecessore e ad altri ministri — di partecipare ai lavori parlamentari e di interloquire con l' Assemblea. ritengo che questo sia già un elemento istituzionalmente corretto e da apprezzare. vorrei sottolineare questo elemento proprio perché non voglio approfittare del Regolamento parlamentare , che ci consente di riprendere la parola dopo l' intervento del ministro. e vorrei seriamente e serenamente interloquire con il ministro stesso e, naturalmente, con i colleghi parlamentari e con la Presidenza. credo si debba dare atto che al Senato l' opposizione ha collaborato a migliorare questo provvedimento e — lo posso dire — ad impedire un uso strumentale dello stesso da parte del Governo. mi riferisco, in particolare, al tentativo di usare questo decreto legge per finalità improprie, che il nostro Regolamento parlamentare neppure consentirebbe (sappiamo, infatti, che il regolamento del Senato è un po' meno rigoroso rispetto a quello della Camera). mi riferisco ad alcuni provvedimenti riguardanti, ad esempio, l' istituto Spallanzani o quant' altro. è stato l' intervento dell' opposizione, rispetto al quale — devo darne atto — il ministro si è reso disponibile, che ha evitato un uso strumentale della legislazione da parte del Governo. abbiamo sicuramente contribuito a migliorare questo provvedimento, chiedendo al Governo di approfittare di un' emergenza per intervenire sulla struttura ordinaria del nostro servizio sanitario . sia chiaro a tutti: le emergenze si combattono con provvedimenti emergenziali, ma soprattutto rafforzando l' ordinario sistema di allerta, di prevenzione, di presa in carico del servizio sanitario nazionale. abbiamo fatto questo chiedendo — e in parte ottenendo — il rafforzamento dei nostri servizi veterinari. se fossimo stati ascoltati, si sarebbe fatto qualcosa di più. mi riferisco, in particolare, al rafforzamento dei nostri istituti zooprofilattici, ai quali è deputata la ricerca, la vigilanza e il controllo in questa materia. sono strutture ordinarie, per le quali non vi era bisogno di creare sovrastrutture. parimenti, si poteva rafforzare in misura maggiore il nostro Istituto superiore di sanità . comunque, l' opposizione ha tenuto signor presidente , mentre i colleghi defluiscono silenziosamente dall' Aula, annuncio il voto di astensione del gruppo della Margherita, DL-L' Ulivo sul provvedimento in esame. come ho già affermato nel mio precedente intervento, con il dibattito al quale abbiamo dato vita, con le proposte emendative che abbiamo presentato ed anche attraverso il dialogo tenuto con il Governo, abbiamo comunque contribuito a migliorare il testo del decreto legge . tuttavia, chiaramente, non siamo soddisfatti e, anzi, riteniamo di dover dare evidenza ai limiti del provvedimento medesimo, sia pure non tralasciando di esprimere apprezzamento nei confronti del ministro, il quale si è attivato con una certa tempestività, sia sul piano nazionale sia su quello internazionale, avendo immediatamente percepito la gravità di una vicenda che non interessa soltanto il nostro paese, ma ha dimensioni globali. ciò nonostante, al di là dell' immediata reazione del Governo ed anche della sua capacità di comunicazione — sappiamo bene, però, che quest' ultima non è servita a rassicurare il popolo italiano né a tenere sotto controllo l' inevitabile paura che ha attraversato le persone, che ha causato conseguenze anche di carattere economico molto gravi nel settore avicolo, come tutti noi sappiamo — , noi riteniamo che il provvedimento sia assolutamente insufficiente ed inadeguato e, da alcuni punti di vista , anche sbagliato. il nostro voto è di astensione. non è contrario, tuttavia, perché sappiamo bene che su queste materie dobbiamo tutti compiere uno sforzo di unità. sappiamo che si tratta di questioni sulle quali maggioranza e opposizione si confrontano, ma devono insieme inviare un messaggio rassicurante al paese e, in qualche modo, non abbandonare le istituzioni che ci rappresentano a livello europeo ed internazionale. vorrei indicare quelli che a nostro avviso sembrano i limiti di questo provvedimento. riteniamo discutibili le cosiddette misure emergenziali, perché, di fatto, è stato concluso un accordo oneroso per i fondi del servizio sanitario nazionale — che tutti noi sappiamo bene non essere adeguati a coprire i livelli essenziali di assistenza — , senza avere le dovute garanzie nei confronti dell' altro contraente — in particolare, le case farmaceutiche — , per quanto riguarda sia la tempestività sia l' efficacia. tutti sanno che questo accordo è stato concluso sui farmaci antivirali, che non hanno mai dato un' effettiva dimostrazione di efficacia sul piano della salute dei cittadini. si ricorderà che, alcuni anni fa, lo stesso principio attivo fu tolto dalla categoria dei farmaci rimborsabili nel servizio sanitario della Gran Bretagna , proprio perché non fu comprovata l' efficacia di quel farmaco. ora, intestiamo una somma considerevole di denaro pubblico per un preacquisto di farmaci che sappiamo in partenza non essere davvero adeguati a difenderci da un' eventuale ondata di questa epidemia. contestiamo, innanzitutto, questo aspetto (e le spiegazioni che abbiamo chiesto al Governo, non ci sono state date in maniera adeguata). sappiamo bene che la misura di carattere emergenziale, che è stata appena approvata con l' emendamento presentato dal gruppo della Lega e da alcuni gruppi dell' opposizione, rappresenta un segnale al mondo avicolo, al mondo zootecnico, al settore agroalimentare italiano, che ha subito danni molto forti in questa fase per la caduta del consumo di carni avicole, ma sappiamo altrettanto bene che si tratta di un provvedimento senza copertura. è inutile venire a dire in Aula che il ministro dell'Agricoltura sta preparando un provvedimento, d' accordo con la Comunità Europea e quant' altro. sappiamo che per essere convertito, questo decreto legge richiede o l' ennesima posizione della questione di fiducia (e sappiamo che questo porterà alla scomparsa del provvedimento stesso) o una sorta di compromesso tra i vari gruppi di maggioranza e che esso, sicuramente, non rappresenterà una risposta adeguata all' emergenza, al problema. riteniamo carente il provvedimento soprattutto sul piano delle misure strutturali, perché, come dicevo nel mio precedente intervento, fenomeni annunciati come questo si combattono se si rafforza il sistema pubblico, se c' è la rete di prevenzione che funziona, se ci sono i medici di famiglia in grado davvero di allertarsi e di colmare eventuali loro carenze scientifiche su questo versante, se ci sono i reparti ospedalieri in grado di far fronte alle eventuali complicanze, soprattutto per la popolazione anziana. ricorderete che un' ondata di influenza di alcuni anni fa provocò una crisi enorme negli ospedali della Lombardia, dove si era fortemente indebolita questa rete di sorveglianza e di prevenzione. il decreto legge in esame ignora di collocarsi in un momento di grande debolezza del servizio sanitario nazionale, in tutte le regioni italiane ed, in maniera particolarissima, in tutte le regioni del meridione d' Italia. non c' è una parola su questo punto, mentre noi avremmo gradito che tale provvedimento fosse stato in qualche modo « usato » in maniera questa volta strumentale, ma a fini buoni, per realizzare cioè alcuni interventi precisi, anche per quanto riguarda la vaccinazione della popolazione e la ricerca in questo settore. vi è invece il silenzio assoluto nelle previsioni di questo provvedimento. noi riteniamo allora che le misure strutturali sanitarie, alimentari, zootecniche e agricole siano assolutamente insufficienti in questo provvedimento, anzi pressoché assenti. perché ho citato entrambi questi due aspetti? perché l' influenza aviaria ci inchioda ad una verità che continuiamo ad ignorare. noi siamo strettamente collegati, e la nostra salute è strettamente collegata, alla salute dell' ambiente, degli animali e alla nostra alimentazione. un' agricoltura intensiva, con allevamenti volti esclusivamente ad ottenere il profitto e non la sicurezza e la qualità alimentari, può produrre danni economici, che poi diventano danni anche rispetto alla salute dei cittadini. è vero che il pollo italiano è un pollo sicuro, ma è anche vero che la preoccupazione del nostro settore è forte proprio perché mancano regole che diano garanzie ai sistemi di allevamento, in grado di impedire che il virus, circolando per il mondo, arrivi anche nei nostri paesi. anche da questo punto di vista il provvedimento tace. allo stesso modo, noi riteniamo grave che in questo provvedimento non siano stati accolti i nostri emendamenti, per quanto riguarda il rafforzamento della rete degli istituti zooprofilattici e dell' Istituto superiore di sanità . si va invece verso la creazione di fantomatici centri, che di fatto non servono ad altro che a creare nuovi posti, nuove lottizzazioni e nuove clientele, non rendendo efficace ed efficiente una rete di istituzioni sanitarie che nel nostro paese non devono essere abbandonate, bensì rafforzate. questo deve avvenire attraverso il personale, i finanziamenti per la ricerca e, anche, posso dirlo, con il conferimento di competenze che diano prestigio anche sul piano internazionale. tutto ciò non c' è: da questo punto di vista , non possiamo, pur comprendendo l' urgenza, esprimerci favorevolmente su questo provvedimento. aggiungiamo un ulteriore aspetto: per quanto ci siano state riunioni in sede europea, per quanto possa riunirsi l' organismo internazionale della sanità questo pomeriggio, non abbiamo colto da parte del Governo la consapevolezza della gravità di questi fenomeni. non abbiamo colto da parte del Governo la consapevolezza che l' origine di ciò che ci fa paura e che ci fa tremare sta in un mondo pieno di squilibri. noi ci ostiniamo a non affrontarlo: i nostri mezzi di comunicazione continuano ad informarci di uno, due, tre o cinque morti in Indonesia. cosa sono questi sei morti in Indonesia, quando sono morte centinaia di migliaia di persone per lo tsunami? queste morti non preoccupano l' Indonesia, preoccupano noi! se vogliamo che quei morti dell' Indonesia non ci preoccupino, bisogna affrontare una volta per tutte questo problema relativo ad un mondo globalizzato caratterizzato da forti squilibri, che ci ritornano in casa! non c' è più una malattia o un fenomeno naturale che si verificano in un' altra parte del mondo che non finiscano per avere conseguenze in casa nostra! non sarà la rete di sorveglianza solo italiana o europea a salvarci da questo, se non ci sarà la consapevolezza che ai problemi globali si fa fronte con soluzioni globali! un comportamento che l' ha portata addirittura a votare a favore del provvedimento in esame con un eccesso, per così dire, di zelo. infatti, tale provvedimento, nonostante i nostri miglioramenti, secondo noi presenta ancora molti limiti, sia per le misure emergenziali sia per il rafforzamento dell' ordinarietà nel nostro sistema. quando questo decreto legge è giunto all' esame della Camera, in Commissione, abbiamo chiesto alla maggioranza di garantire soltanto il numero legale , perché — ne sono testimoni i colleghi della XII Commissione — esso ha esordito in un' Aula deserta della commissione. abbiamo detto: almeno garantite il numero legale ; noi siamo disposti a collaborare, perché sappiamo che si tratta di un provvedimento atteso dal paese, in quanto — ciò è vero — c' è un' esposizione internazionale molto importante su questo argomento. abbiamo tenuto un atteggiamento, attraverso i nostri emendamenti, decisamente migliorativo del testo. adesso, tuttavia, non ci si può chiedere di non intervenire, perché gli emendamenti da noi presentati hanno un significato e sono volti a migliorare questo provvedimento. quindi, non si può considerare irresponsabile l' atteggiamento di un' opposizione che si limita ad argomentare gli emendamenti migliorativi che ha presentato. soprattutto — lasciatemelo dire — , questo provvedimento ad oggi non è stato ancora approvato, cari colleghi , per responsabilità di un ordine del giorno stabilito non da noi, ma da voi, e che riguardava, in maniera particolare, la cosiddetta legge Cirielli e qualche altro argomento! le vere emergenze per il paese si misurano anche sul modo in cui si predispone l' ordine del giorno dell' Assemblea. per di più — signor ministro, mi consenta di dirlo — , l' emendamento che è stato approvato è stato presentato da un gruppo di maggioranza e noi lo abbiamo votato perché era identico ad un nostro emendamento. quindi, lei non si deve rivolgere a noi, ma alla sua maggioranza, con la quale, se non volete porre l' ennesima questione di fiducia , dovrà trovare al Senato un chiarimento su questo aspetto. ciò sta a dimostrare che, anche di fronte alle emergenze, bisogna essere in grado di dare delle soluzioni vere ai problemi, anziché limitarsi a fare — me lo lasci dire — un po' di propaganda, perché questa non riesce né a fermare l' influenza aviaria e il disastro alimentare, né a rafforzare la sicurezza dei cittadini.