Rosy BINDI - Deputato Opposizione
XIV Legislatura - Assemblea n. 62 - seduta del 14-11-2001
Spesa sanitaria
2001 - Governo II Berlusconi - Legislatura n. 14 - Seduta n. 62
  • Attività legislativa

signor presidente , gli emendamenti che il gruppo della Margherita ha presentato a questo decreto legge sono finalizzati, innanzitutto, al superamento di alcuni luoghi comuni o ad un alone di favola che circonda questo provvedimento. uno di questi luoghi comuni , o interessante e divertente favola, è quello che si tratti di un decreto legge voluto dal Governo e dalle regioni, che si limita a recepire un accordo tra il Governo e le regioni siglato l' 8 agosto di quest' anno. ebbene, ciò non è vero perché il provvedimento al nostro esame non si limita a recepire quell' accordo ma lo stravolge con l' inserimento di una norma riguardante le sperimentazioni gestionali che le regioni non avevano richiesto e che, anzi, è fortemente avversata dalla maggioranza delle regioni. lo stravolge perché l' emendamento, presentato dal Governo dopo una lunga ed estenuante trattativa tra la maggioranza e il Governo, con l' intervento dello stesso presidente del Consiglio , ha introdotto commi come quello riguardante lo smaltimento dei rifiuti ospedalieri; ha reintrodotto il tempo definito nel rapporto di lavoro dei medici e, soprattutto, ha corretto alcune norme di contenimento della spesa facendo sì che — non solo per dichiarazione del servizio bilancio della Camera dei Deputati , ma degli stessi presidenti delle regioni — questo decreto legge non abbia copertura in generale; soprattutto, l' accordo finanziario dell' agosto di quest' anno è scoperto per circa duemila miliardi. signor presidente , credo si debba superare questo luogo comune e si debba riconoscere che il Governo non è stato di parola; non lo è stato soprattutto per quanto riguarda l' ammontare del fondo sanitario nazionale . questo provvedimento prevede... signor presidente , capisco bene che ai deputati della maggioranza fa comodo non ascoltare le motivazioni dell' opposizione perché potrebbero entrare in crisi politica per ciò che questo Governo fa votare loro! capisco bene che i deputati della maggioranza, essendo costretti a votare provvedimenti blindati sui quali non sono d' accordo, preferiscono non essere messi in crisi dalle motivazioni dell' opposizione. vi consiglio, dal momento che dopo la conversione in legge di questo decreto legge ... stavo dicendo che, dopo la conversione in legge di questo decreto legge , sarete fermati dai cittadini, perché, se non ve ne siete accorti, con questo provvedimento il vostro Governo istituisce i ticket, aumenta le tasse, crea ventuno sistemi sanitari regionali e ventuno prontuari farmaceutici. soprattutto, il Governo fa tutto ciò attraverso un provvedimento di chiara incostituzionalità. potete anche sottrarvi alla « faticosa » opera di comprensione di ciò che state votando, ma ve lo ricorderanno i cittadini, perché con questo provvedimento inizia non la modifica delle riforme varate dal centrosinistra (la qual cosa, come dire, è legittima, in quanto avete vinto le elezioni conducendo una campagna elettorale con una visione sanitaria diversa dalla nostra, ancorché indorata con la pillola della libertà di scelta) bensì, cambiando nel modo in cui state iniziando a fare, lo smantellamento del servizio sanitario nazionale. per questo dovrete « fare i conti » con gli elettori, non solo con quelli del centrosinistra, ma anche con la stragrande maggioranza dei vostri elettori, perché questo provvedimento rappresenta il primo momento di una spallata definitiva inferta al servizio sanitario nazionale. è grave che il ministro non sia in Aula, ed è grave che, mentre si blinda un provvedimento che toglie ogni regola alle sperimentazioni gestionali tra pubblico e privato, il ministro annunci provvedimenti — prima presentati come emendamenti al Senato e poi ritirati — volti alla privatizzazione dei patrimoni e della gestione di tutta la rete di eccellenza del servizio sanitario nazionale. è grave che il Governo non « batta ciglio » di fronte ad un piano socio-sanitario della Lombardia nel quale si privatizza il policlinico di Milano, che rappresenta il gioiello della sanità di quella città. il ministro non viene a spiegarci perché con questo provvedimento, non con legge, ma neanche con il parere del Parlamento, si proceda all' individuazione dei livelli essenziali di assistenza, che saranno affidati, nel segreto del ministero e della conferenza stato regioni , non si sa a quali tecnici. è molto grave che il contenuto dell' assistenza sanitaria di questo paese non trovi un momento di verifica democratica e che il ministro si sottragga a qualunque tipo di confronto su tale aspetto. è quello che accade con questo decreto legge . inoltre, con questo provvedimento, di fatto, per ogni specialità medicinale, il cittadino dovrà pagare una congrua cifra di denaro: il ticket più odioso che potevate istituire e che, per di più, varierà da regione a regione. deputati della maggioranza, non so se vi siate accorti che avete condotto la vostra campagna elettorale all' insegna della riduzione dell' imposizione fiscale, mentre dal gennaio del prossimo anno le regioni potranno aumentare dello 0,5 per cento l' imposizione fiscale per coprire i disavanzi dei propri bilanci. da subito — e non soltanto fra tre anni — aumenta la pressione fiscale . con il provvedimento in esame si sospende la norma che riduceva i ticket e si dà facoltà alle regioni di introdurre sistemi di compartecipazione al costo delle prestazioni sanitarie, senza neanche fare riferimento a criteri di reddito dei nuclei familiari, di età, di patologie, di malattie da parte degli assistiti. vorrei che fosse chiaro anche ciò, visto e considerato che siete costretti a votare a favore di questo provvedimento che dovete difendere. infatti, mentre si attaccano i manifesti sull' aumento delle pensioni minime, agli anziani di questo paese è già stata tolta l' assistenza farmaceutica. vorrei che ciò fosse chiaro: è già stata tolta l' assistenza farmaceutica! esponete i manifesti per le strade, coprite con la retorica che vi è propria i massacri dello stato sociale che state compiendo! qui non si tratta di modificare una riforma. con questo decreto avete già « dato » , se non siete disponibili a modificarlo, accogliendo i nostri emendamenti. siamo ancora in tempo a rinviarlo al Senato e vi è ancora un' altra via di uscita. la legge finanziaria , infatti, è alle porte e nel provvedimento in esame non vi è alcuna norma che non possa essere contenuta nella legge finanziaria e che eviti a voi, a noi, ma soprattutto ai cittadini italiani le gravi conseguenze in esso contenute. sottosegretario Cursi, se il ministro non viene in questa sede, ci dica lei cosa pensa. la sua storia — come la storia di molti deputati che fanno parte della Commissione affari sociali di questa Camera — fa riferimento ad una cultura che, per quanto diversa dalla nostra — e teniamo al fatto che la nostra sia diversa dalla loro — , condivide con essa dei principi. vi è un terreno di incontro su questo materie, costituito dai principi fondamentali del servizio sanitario nazionale che, con questo decreto legge vengono profondamente scalfiti. ripensateci: siete ancora in tempo. da parte nostra vi è la disponibilità a verificare su quali emendamenti concentrare la nostra attenzione, a concordare in Senato l' impegno alla conversione in legge entro il 18 novembre e vi è, comunque, l' impegno a trovare un punto di incontro che adegui il fondo sanitario, che tenga sotto controllo la spesa, che garantisca la sostenibilità del sistema, ma che non massacri l' assistenza sanitaria di questo paese. anche la legge finanziaria può consentirci di fare ciò. ripensateci: siete ancora in tempo. la maggioranza e soprattutto il Governo dicano qualcosa al riguardo. signor presidente , ho chiesto di parlare. signor presidente , siamo sicuri che nessuno verrà tacitato, almeno per quanto riguarda l' illustrazione degli emendamenti, dal momento che non ci è stato consentito di interloquire con le dichiarazioni rese dal ministro, dichiarazioni che sono state, consentitemi di dirlo, inquietanti. sì, onorevoli colleghi , lo ripeto: inquietanti! ve ne spiegherò le ragioni un po' per volta. in questo momento, vorrei illustrare l' emendamento Mosella 1.7, presentato dal gruppo della Margherita, e per il quale sarebbe stata opportuna la presenza di un rappresentante del ministero dell' Economia e delle Finanze , che è il vero artefice di questo decreto legge , che ha seguito i lavori al Senato, quando ancora si potevano apportare modifiche, e che ha abbandonato il ministro della Salute e il sottosegretario in questa fase in cui non c' è più niente da fare. per questa ragione, tale emendamento necessiterebbe del parere del ministero dell' Economia e delle Finanze . dal momento che si dice che con questo provvedimento si vuole recepire l' accordo con le regioni, non capisco per quale ragione nel decreto legge non siano state scritte... nell' augurare al presidente Iorio un buon lavoro, gli ricordo il suo conflitto di interessi come azionista di una clinica privata. se posso, signor presidente , vorrei riprendere l' illustrazione dell' emendamento Mosella 1.7. in tale emendamento, si chiede di uscire dal trucco che viene segnalato dal parere del servizio bilancio, il quale fa presente che l' ammontare del fondo sanitario nazionale , che fa parte dell' accordo dell' 8 agosto, è nettamente superiore a quello previsto nel documento di programmazione economico-finanziaria . quindi, è evidente che questo provvedimento non ha copertura e che si dovrà aspettare la prossima finanziaria per trovarne una. credo che il presidente della Repubblica sia già stato messo troppe volte in imbarazzo, da questa maggioranza, nel firmare decreti legge senza copertura. quando si parla di salute, c' è il ministro dell' Economia , e quando si parla di cifre, c' è il ministro della Salute . cosa volete fare, questa è la situazione! vogliamo che in questo decreto legge sia esplicitato l' ammontare del fondo sanitario nazionale , che fa parte dell' accordo dell' 8 agosto, perché non ci fidiamo di questo Governo che, nella legge finanziaria , potrebbe introdurre una copertura diversa, dal momento che, attualmente, la copertura è nettamente inferiore. vorrei sapere che cosa ha da dire il presidente della Commissione bilancio... grazie, signor presidente , ma tanto l' ho già detto prima: fa comodo non ascoltare, perché sanno che devono votare qualcosa che non condividono; quindi è bene che non ascoltino, così soffrono meno. questo decreto legge non ha copertura. se volete dargli una copertura, ed essere certi che l' accordo dell' 8 agosto non sia un imbroglio, bisogna scrivere l' ammontare di quell' accordo in questo decreto legge , perché non vorrei che, sotto i venti di una finanziaria « di guerra » , nella prossima legge finanziaria si cambiasse anche l' ammontare del fondo sanitario nazionale , che, attualmente, non ha copertura nel documento di programmazione economico-finanziaria . l' emendamento in esame, quindi, è di grande importanza, perché questo decreto legge aveva un unico elemento positivo, l' aumento del fondo sanitario nazionale , anche se non quanto avevamo chiesto noi — e quanto chiediamo in questo emendamento — : adeguarsi al 6 per cento del prodotto interno lordo , che è la media di tutti i paesi europei . credo che questo nostro paese, oggi, una volta entrato in Europa e superati i problemi del patto di stabilità , sia in grado di portare il fondo sanitario al 6 per cento del prodotto interno lordo . chiediamo ciò e lo chiederemo anche nei successivi emendamenti. tuttavia, nessuno, in questa sede può permettersi, sicuramente, di approvare il disegno di legge di conversione in legge di un decreto legge fondato su un patto di scambio tra il Governo e le regioni, che aumenta il fondo sanitario nazionale in cambio di una serie di massacri di assistenza sanitaria nel nostro paese, senza scrivere esplicitamente le cifre. dov' è l' accordo stato regioni ? è, forse, parte integrante di questo decreto legge ? no. poiché non ci fidiamo — visto che durante la discussione del disegno di legge finanziaria tutto ciò potrebbe cambiare — , vi chiediamo di esprimere un voto favorevole su quest' emendamento. signor presidente , intervengo per dichiarare il voto favorevole del gruppo della Margherita, DL-L' Ulivo sull' emendamento Labate 1.19 e per unirmi alle motivazioni che ha appena espresso la collega Labate, alle quali vorrei aggiungere quelle che ci sono state fornite dal servizio bilancio della Camera. questo, dopo aver illustrato con la solita precisione le misure di contenimento della spesa corrente delle regioni per il triennio 2002-2004, contenute nell' articolo 1, e dopo aver messo in evidenza le contraddizioni tra il primo e il terzo comma dello stesso articolo, così recita. « al riguardo si rileva, con riferimento alle regioni a statuto ordinario , una discrasia tra il comma 1 e il comma 3, in riferimento all' aggregato di spesa cui applicare la percentuale di riduzione. infatti, il comma 1 si riferisce agli impegni di spesa, mentre il comma 3 e la relazione tecnica si riferiscono ai pagamenti. peraltro, non è indifferente l' utilizzo di un aggregato piuttosto che di un altro, in quanto i pagamenti potrebbero comprendere anche i pagamenti riferiti ad esercizi precedenti, comportando una sovrastima degli effetti di risparmio. su tale punto, appaiono necessari chiarimenti da parte del Governo » — che certo stamattina non ci sono stati offerti dagli immotivati toni ottimistici del ministro Sirchia, che, anzi, ha aggravato la nostra posizione su questo punto — . « sarebbe, inoltre, opportuno che il Governo esplicitasse le valutazioni relative ai pagamenti tendenziali del 2002, del 2003 e del 2004. in ordine a tali pagamenti, infatti, la relazione tecnica rimanda al Dpef 2002-2006... » , che, come abbiamo già sottolineato, anche nel nostro intervento precedente, al riguardo riporta degli ammontari completamente diversi. quindi, è evidente che questo emendamento, presentato dai colleghi del gruppo dei Democratici di sinistra-l' Ulivo è quanto mai opportuno. infatti, visto che il Governo non offre chiarimenti su questo punto, e non potrebbe offrirli perché questo è un provvedimento senza copertura e pieno di contraddizioni finanziarie, chiediamo che almeno vi sia l' impegno a valutare, dopo i primi mesi dell' anno, quale sia l' effettivo andamento della spesa, per porre rimedio alla mancanza di copertura e alla sottostima del fondo sanitario e per evitare che questa moltiplichi i suoi effetti alla fine dell'anno , provocando poi dichiarazioni di insostenibilità del servizio sanitario nazionale, per passare successivamente, come si sta verificando in qualche regione, ad avere propri sistemi assicurativi.