Gianfranco FINI - Deputato Maggioranza
XIV Legislatura - Assemblea n. 62 - seduta del 14-11-2001
2001 - Governo VII Andreotti - Legislatura n. 10 - Seduta n. 668
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

come ricordava testé l' onorevole Vianello, è stata sottoscritta una transazione tra la Presidenza del Consiglio dei ministri , il ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e la società Montedison, in riferimento al procedimento penale numero 115/98 davanti al tribunale di Venezia. l' accordo prevede lo stralcio della posizione di parte civile della Presidenza del Consiglio e del ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio per ogni conseguenza derivante, nei confronti della Montedison, dal processo indicato che si è concluso in primo grado, com' è noto, con la completa e totale assoluzione degli imputati da tutte le accuse loro mosse. l' accordo non preclude, peraltro, la possibilità dello Stato di coltivare, anche nel processo penale , le domande risarcitorie nei confronti dei soggetti imputati e dei relativi responsabili civili diversi dalla stessa Montedison e dai suoi dipendenti o rappresentanti. al riguardo, si osserva che la società Montedison ha già versato, oltre al rimborso delle spese processuali sostenute, anche 25 miliardi di lire che saranno utilizzate per l' attuazione di piani e programmi nell' anno finanziario 2002. inoltre, Montedison si è impegnata ad erogare ulteriori 525 miliardi a copertura dei costi previsti dal magistrato delle acque di Venezia per la completa realizzazione di dieci interventi di bonifica, secondo le priorità previste dall' accordo di programma per la chimica di Porto Marghera nell' area immediatamente circostante l' insediamento industriale in oggetto. anche a seguito dell' esito del procedimento penale, si ritiene che la transazione si sia rivelata particolarmente utile per garantire la prosecuzione dell' integrale recupero dell' area di Porto Marghera . infatti, pur in presenza di una sentenza assolutoria, il danno ambientale è stato risarcito in misura e tempi finora assolutamente sconosciuti dall' ordinamento giuridico e dalla giurisprudenza italiana. basterà, infatti, ricordare che il processo del Vajont si è concluso, ad oltre trent' anni dal tragico evento, con il versamento di cento miliardi a titolo di risarcimento completo e totale dei danni prodotti, nonostante vi sia stata sentenza penale di condanna, ad oggi assente nel procedimento penale contro i dirigenti Montedison. va, infine, precisato che lo Stato non ha proposto, né avrebbe avuto titolo per farlo, alcuna domanda di risarcimento nell' interesse dei familiari delle vittime titolari di autonome pretese risarcitorie fatte valere nell' ambito del medesimo processo penale . la transazione con Montedison, conseguentemente, non coinvolge né influisce su tali distinti diritti individuali. non ci pare, poi, logicamente congruo porre a confronto l' importo concordato con la sola Montedison e la più elevata cifra indicata nell' interrogazione, posto che quest' ultima non costituiva il risarcimento richiesto ma era solo un parametro di riferimento. del resto, l' Avvocatura dello Stato ha affermato che la transazione rappresenta, anche per l' entità, un risultato straordinario. da ultimo, si fa presente che non vi è alcun accordo con l' Enichem ma è stato dato mandato all' Avvocatura dello Stato, prima ancora di conoscere le motivazioni della sentenza penale, di procedere all' azione di risarcimento di danni ambientali.