Gianfranco FINI - Presidente del Consiglio Maggioranza
XIV Legislatura - Assemblea n. 62 - seduta del 14-11-2001
Sul Concordato
2001 - Governo De Mita - Legislatura n. 10 - Seduta n. 303
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

l' onorevole Volonté ritiene che la revisione della vigente normativa in materia di immigrazione rappresenti una delle priorità della sua azione. per questo motivo, il Consiglio dei ministri ha approvato, lo scorso mese di ottobre, un disegno di legge di modifica al decreto legislativo numero 286, recante il testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell' immigrazione e norme sulla condizione dello straniero. questo disegno di legge , ora all' esame del Senato, intende dare risposte a molte delle preoccupazioni e dei suggerimenti contenuti nella sua interrogazione. in particolare, si prevede che, nell' ambito delle quote di ingresso stabilite dal decreto che regola i flussi migratori verso l' Italia, siano assegnate, in via preferenziale, quote riservate ai lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori, fino al terzo grado in linea retta di ascendenza (cioè i bisnonni) residenti in paesi non comunitari. anche per altri aspetti, il disegno di legge del Governo si muove nell' ottica, che mi sembra anch' essa corrispondere a quella da lei indicata, di una valutazione attenta dei comportamenti che gli Stati da cui provengono gli immigrati adottano nei confronti dell' Italia. è previsto, infatti, che il Governo tenga conto, nell' elaborazione dei programmi bilaterali di cooperazione e di aiuto per interventi non a scopo umanitario, della collaborazione prestata dai paesi interessati al contrasto delle organizzazioni criminali operanti nell' immigrazione clandestina . poiché già adesso l' articolo 21 del citato decreto legislativo numero 286 prevede che nei decreti relativi ai flussi siano assegnate in via preferenziale quote riservate agli Stati non appartenenti all' Unione Europea con i quali il ministero degli affari esteri , di concerto con i ministeri dell' Interno e del lavoro, abbia concluso accordi finalizzati alla regolamentazione dei flussi di ingresso e delle procedure di riammissione, il Governo ritiene pienamente condivisibile la sua indicazione che particolare attenzione sia riservata a quei cittadini che provengono da paesi che hanno più forti legami con la cultura europea e che, quindi, possono, con maggiore facilità, integrarsi nella nostra società.