Gianfranco FINI - Presidente del Consiglio Maggioranza
XIV Legislatura - Assemblea n. 62 - seduta del 14-11-2001
Sulla sfiducia al Governo
2001 - Governo De Mita - Legislatura n. 10 - Seduta n. 301
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

signor presidente , le notizie che anche quest' oggi confermano il crollo del regime dei talebani, almeno da un punto di vista politico, fanno certamente giustizia delle polemiche che nei giorni scorsi sono risuonate anche in quest' Aula. mi auguro che coloro che pensavano che l' intervento militare fosse sbagliato oggi si ricredano, visto quanto sta accadendo in Afghanistan. comunque, è evidente che se è caduto il regime dei talebani, non per questo deve venir meno la vigilanza nei confronti del terrorismo ed è altresì evidente che, per evitare che l' Afghanistan passi da un regime medievale ad una situazione di lotta tra etnie, è indispensabile che si dia corso quanto prima ad una soluzione politica della crisi attraverso l' attiva presenza delle Nazioni Unite . quanto alla sua domanda, onorevole Rizzi, il Governo è intervenuto a livello sia legislativo sia operativo. sul primo fronte, le segnalo e le ricordo l' emanazione tempestiva del decreto legge finalizzato a bloccare i flussi finanziari del terrorismo e a creare nuove regole per proteggere il sistema economico , attraverso l' istituzione di un organismo, il comitato di sicurezza finanziaria per il monitoraggio dei movimenti di capitali, attraverso il coordinamento con altri paesi. anche a tale riguardo, le notizie di cronaca confermano la capacità dell' autorità nazionale di intervenire con efficacia nei confronti del terrorismo attraverso interventi volti ad individuare i santuari finanziari. per quel che concerne la necessità di tenere alta la vigilanza, riguardo ipotesi di attentato con armi batteriologiche e chimiche, va ricordato che presso la Presidenza del Consiglio è operante un' apposita unità di crisi che, sulla base del piano nazionale di difesa da attacchi terroristici di tipo biologico, chimico e radiologico, ha individuato gli organi per la gestione dell' emergenza e codificato le tipologie di minacce e misure generali da porre in atto. l' unità ha il compito di coordinare, raccordare ed integrare i piani di emergenza già predisposti a livello centrale e periferico dai vari ministeri, per renderne l' attuazione più rapida. ricordo altresì che, lo scorso 27 ottobre, il ministro dell'Interno ha impartito ai questori dettagliate direttive per una corretta e completa informazione sulle misure precauzionali da adottare nella gestione di materiale sospetto di contaminazione, nonché per il raccordo degli interventi delle forze dell'ordine con quelli delle autorità sanitarie. adeguate iniziative sono state assunte anche dal ministero della Salute per fronteggiare le conseguenze di un eventuale impiego di aggressivi biologici o chimici. in conclusione, si può dire che, nei limiti delle condizioni date, le autorità preposte hanno fatto tutto quello che era in loro potere e dovere per rasserenare e per rassicurare i nostri connazionali.