Rosy BINDI - Deputato Opposizione
XIV Legislatura - Assemblea n. 490 - seduta del 14-07-2004
Ripiano della spesa farmaceutica
2004 - Governo II Berlusconi - Legislatura n. 14 - Seduta n. 490
  • Attività legislativa

signor presidente , forse il clima...... che si è creato non è dei migliori per parlare di problemi seri, come giustamente ha sottolineato il collega Realacci. ma, vedete... il dibattito che si è aperto è abbastanza sintomatico della difficoltà nella quale si trova un settore strategico per la vita del nostro paese. vorrei aiutare, in qualche modo, questa Assemblea a riflettere — se è possibile, signor presidente , — sul dibattito che si è avviato. infatti, stiamo confrontando il funzionamento delle regioni italiane a partire dalle maggioranze politiche che le governano. tutto ciò in un quadro istituzionale invariato, vale a dire ancora con il Titolo V della seconda parte della Costituzione vigente... come dicevo, signor presidente , si discute a quadro istituzionale invariato, vale a dire dopo la riforma del nuovo Titolo V della seconda parte della Costituzione, adottata nella scorsa legislatura e non ancora completamente applicata, ed in attesa di un' altra profonda trasformazione dello stesso Titolo V verso quella che viene definita, da una forza politica appartenente alla maggioranza parlamentare , la devolution. evidentemente, se la riforma verrà approvata definitivamente — vale a dire, se la verifica aperta nel Governo non darà ragione ad una forza politica che ha chiesto di rivedere il progetto di modifica della Carta Costituzionale , ma si procederà approvando il testo licenziato dal Senato — , tra qualche anno ci troveremo a effettuare una verifica delle regioni italiane non solo in base ad una competizione tra centrosinistra o centrodestra. ci troveremo a verificare il funzionamento dei modelli regionali non in base alle maggioranze politiche che governano, ma ai sistemi che le singole regioni avranno scelto. se non fosse chiaro — vale la pena ricordarlo e capirlo meglio insieme — il sistema sanitario italiano, che è ancora nazionale, sta per essere trasformato in un insieme di 22 sistemi sanitari regionali. qual è la differenza tra l' attuale Titolo V della Costituzione e la devolution introdotta dalla riforma al Senato? non ci si ferma all' autonomia regionale nell' individuazione dei modelli organizzativi. per tale scopo, sarebbe bastato l' attuale Titolo V della Costituzione, secondo cui spetta allo Stato, in via esclusiva, individuare i livelli essenziali di assistenza. spetta al livello centrale, in via esclusiva, coprire, con finanziamenti adeguati, quei parametri essenziali di assistenza che devono essere uguali su tutto il territorio nazionale . è materia concorrente tra lo Stato e le regioni l' applicazione dei principi del sistema. da noi vige il servizio sanitario nazionale, ancora ad oggi un sistema universalistico che risponde al principio secondo cui ognuno ne finanzia la spesa, attraverso la fiscalità generale, sulla base del metodo progressivo e delle proprie possibilità, per cui ciascuno ne usufruisce in base non a ciò che ha pagato, ma al proprio bisogno. il servizio sanitario assicura, inoltre, la globalità delle prestazioni. spetta alle regioni, in via esclusiva, individuare il modello organizzativo. oggi, vi sono regioni che si ispirano, nella loro attuazione, a modelli organizzativi diversi. vale la pena di sottolineare a tutti coloro che sono intervenuti, facendo un tifo da stadio dei propri sistemi regionali o accusando gli altri — vorrei ricordare che la maglia nera del debito appartiene al Lazio, poi vi sono la Campania e la Lombardia — che, se passa la devolution, avremo sistemi sanitari che potranno ispirarsi a principi tra di loro diversi: alcune regioni potranno scegliere il sistema assicurativo. allora metteremo davvero alla prova il sistema sanitario nazionale, che vedremo sbriciolarsi, nel caso in cui passi tale riforma costituzionale in 21 sistemi sanitari. vi saranno, forse, le regioni amministrate dal centrosinistra che continueranno ad applicare il sistema universalistico — ciò sarà evidente già dalle prossime elezioni regionali e sarà chiaro nel programma del centrosinistra per le prossime elezioni politiche — mentre le regioni amministrate dal centrodestra si affideranno, come già sta per fare la Lombardia, ad un sistema assicurativo. allora ci divertiremo davvero e le invettive non saranno tra il collega Taglialatela e il collega Petrella. a quel punto lo scontro sarà di sistema. dunque, mi chiedo, e chiedo a tutti voi: credete davvero che, tra qualche anno, l' onorevole Minoli Rota potrà alzarsi in quest' Aula ed affermare che l' Oms pone il sistema sanitario italiano tra i migliori nel mondo, quando tale sistema avrà avuto la cura del sottofinanziamento, della privatizzazione e della devolution che voi gli state preparando? queste sono le risposte che dobbiamo dare e su tale punto la maggioranza non ha le carte in regola . non le aveva il ministro Tremonti e non le ha il Governo. uno dei motivi per i quali non riesce a risolvere la crisi è che non trova nessuno disposto a fare il ministro della Salute .