Rosy BINDI - Deputato Opposizione
XIV Legislatura - Assemblea n. 470 - seduta del 19-05-2004
Situazioni di pericolo per la salute pubblica
2004 - Governo II Berlusconi - Legislatura n. 14 - Seduta n. 470
  • Attività legislativa

signor presidente , mi consenta di sottolineare ancora una volta l' encomiabile partecipazione ai lavori parlamentari da parte del ministro della Salute , il quale ha seguito l' intero dibattito, ha partecipato ai lavori svolti presso la XII Commissione ed ha fornito risposte agli interrogativi che abbiamo posto... anche in questo momento, il ministro è presente in Assemblea per ascoltarci, e farà sicuramente tesoro delle nostre. la ringrazio, signor presidente . la ringrazio molto, signor presidente , ma dal momento che partecipo attivamente ai lavori della Commissione affari sociali, so di non averlo mai visto, ed allora mi consenta almeno di fare un po' di ironia! la ringrazio molto, signor presidente . sono due le riflessioni che credo sia possibile formulare nell' annunciare il voto contrario alla conversione in legge del decreto legge in esame. la prima riguarda il titolo del provvedimento: « interventi urgenti per fronteggiare situazioni di pericolo per la salute pubblica » . se il contenuto del decreto legge in esame avesse dovuto veramente rispondere al proprio titolo, come sarebbe buona regola del legislatore, forse avrebbe dovuto contenere la risposta ad alcuni problemi gravi esistenti nell' ambito del servizio sanitario nazionale. vorrei ricordarne alcuni. in primo luogo, vorrei evidenziare il finanziamento dei livelli essenziali di assistenza. sono state le regioni, infatti, attraverso il presidente della regione Piemonte Ghigo, a denunciare il sottofinanziamento dei livelli essenziali; esso sta provocando il dissesto finanziario delle stesse regioni e, soprattutto, sta aumentando la spesa privata delle famiglie. esiste veramente una partita doppia tra i bilanci della Pubblica Amministrazione e quelli delle famiglie, che andrebbe studiata ed osservata. in secondo luogo, credo che un provvedimento su problemi urgenti della sanità dovesse interrogarsi sulla carenza di investimenti per le infrastrutture sanitarie, per le tecnologie necessarie alla ricerca, con particolare attenzione ai problemi del Mezzogiorno, ma anche ai problemi di molte altre regioni che non potranno completare la loro rete ospedaliera e — come tutti sappiamo — hanno provveduto, come la regione Lazio, alla vendita degli ospedali, l' affitto dei quali pesa oggi sulla quota capitaria e quindi, di fatto, provoca un' automatica diminuzione dei livelli di assistenza. questo provvedimento avrebbe potuto contenere alcune misure per abbattere di liste d' attesa, che sono diventate davvero insopportabili e sono, esse stesse, causa di aumento della spesa privata. questo decreto legge avrebbe potuto contenere provvedimenti a favore degli specializzandi, 30 mila giovani in formazione, che vedono conculcati i loro diritti. questo provvedimento avrebbe potuto finalmente dare una risposta al problema della non autosufficienza, che oltre ad essere drammatico per molte famiglie, sta pesando in maniera molto forte sul sistema sanitario provocando l' utilizzo improprio soprattutto degli ospedali. infine, questo decreto legge avrebbe potuto accogliere le richieste formulate dalla piattaforma di tutte le organizzazioni sindacali , sia quelle confederali sia quelle dei medici, che chiedono il rinnovo del contratto , il rinnovo della convenzione, che chiedono di essere rispettati nella propria dignità, attraverso una nuova normativa sul Governo clinico delle aziende sanitarie, attraverso il loro coinvolgimento, soprattutto per vincere la sfida dell' appropriatezza dei moderni sistemi sanitari e che chiedono anche una revisione delle norme dei concorsi per l' affidamento degli incarichi. tali associazioni chiedevano anche una regolamentazione della reversibilità dell' esclusività di rapporto, ma altresì l' applicazione piena del decreto legislativo numero 229 del 1999 proprio per quanto riguarda l' esclusività di rapporto. invece, questo decreto cosa fa? cancella, con un colpo di spugna , con un blitz, con un voto di fiducia , proprio l' istituto dell' esclusività di rapporto, un' istituzione che aveva la finalità di dare dignità ai medici, efficienza al sistema sanitario e di moralizzare e dare maggiore trasparenza all' attività privata dei medici del servizio sanitario nazionale. si tratta di un istituto che aveva — ed ha tuttora — tale finalità, laddove esiste nei paesi che hanno davvero un servizio sanitario nazionale pubblico forte, ma anche nei paesi con un sistema privatizzato. si tratta, infatti, di una regola pubblica, l' esclusività di rapporto del personale, ma anche di una regola aziendalista. quale azienda privata, infatti, non chiede ai propri dirigenti un rapporto di esclusiva? questo decreto legge dà un colpo molto forte al sistema sanitario , perché lo priva della sua risorsa più importante, la risorsa umana, quella delle professionalità che sono più a cuore ai cittadini. infatti, tutti domandano un ospedale efficiente e, soprattutto, un medico preparato e dedicato completamente alla missione del servizio sanitario ed alla cura dei cittadini. sappiamo bene che questa riforma era importante e strutturale, e per essere bene applicata e produrre tutti i suoi benefici, avrebbe avuto bisogno di investimenti — che, peraltro, ci sono stati e non sono stati utilizzati — ma anche di essere accompagnata e vigilata nella sua applicazione. ciò non è stato da parte di questo Governo, non è stato da parte delle regioni del centrodestra, non è stato da parte di numerose aziende sanitarie, le quali hanno preferito, sotto la spinta culturale e politica del Governo e di questa maggioranza, aspettare, per così dire, che « passasse la nottata » , che fosse rivista la legge. in questi anni, anziché creare le condizioni perché l' esclusività di rapporto e l' attività libero-professionale dei medici fosse applicata al meglio e portasse benefici al sistema sanitario , ai medici e ai cittadini, si è fatto di tutto perché, invece, producesse anche effetti distorsivi, come quelli che hanno portato addirittura a risvolti penali, a vicende giudiziarie, come gli arresti di un primario a Vicenza e come l' intervento della magistratura in molti altri settori del sistema sanitario . vi siete resi responsabili anche di ciò, perché siete stati mossi, fin dall' inizio di questa legislatura, da una pregiudiziale ideologica, volta a restituire i privilegi a pochi baroni, a persone che magari siedono in questo Parlamento, che non hanno a cuore il funzionamento del sistema sanitario e non conoscono le vere esigenze e le vere richieste del 90 per cento dei medici italiani. questa è la situazione! ma quegli stessi medici, quando ieri è stata approvata la questione di fiducia , hanno riconfermato lo sciopero del 4 e del 5 giugno ed hanno anche indetto un sit-in davanti al ministero della Salute . essi hanno detto: questo decreto legge non risponde a nessun punto della nostra piattaforma di lotta contro il Governo che affossa il sistema sanitario , che umilia la professione dei medici e che non ha a cuore la salute dei cittadini. ecco cosa ha prodotto il voto sulla questione di fiducia e cosa ha prodotto il vostro mero interesse elettoralistico! ma non riporterete a casa il consenso dei medici, che avete perso in questi tre anni. vi siete illusi che i medici volessero dei privilegi: in realtà, hanno chiesto il funzionamento del servizio sanitario nazionale che voi, invece, non avete garantito, mettendolo a rischio in quasi tutto il paese. andate avanti così! so che ci consegnerete un paese in grande difficoltà, ma ci verrà riconsegnato dai cittadini e, ancora una volta, saremo in grado di restituirlo al suo futuro ed alla sua speranza.