Nichi VENDOLA - Deputato Maggioranza
XIV Legislatura - Assemblea n. 425 - seduta del 17-02-2004
2004 - Governo II Fanfani - Legislatura n. 3 - Seduta n. 11
  • Attività legislativa

signor presidente , colleghi, oggi non siamo al « Maurizio Gasparri show » , ma ad un ripiegamento violento della politica, ad un immiserimento particolarmente cupo dello spirito pubblico delle classi dirigenti del nostro paese. a quest' ora, in quest' Aula, parrebbe di ripetere una litania, ma questa è la foto di una condizione malata della nostra democrazia: il Parlamento viene sequestrato nel labirinto degli interessi proprietari del presidente del Consiglio . da anni siamo di fronte ad un conflitto di interessi gigantesco, che pesa su ogni passo della vita istituzionale e politica. certo, non si tratta di un' anomalia italiana, anche se la vicenda italiana ha le sue specificità, talvolta francamente grottesche, ma è la spia di una malattia anche planetaria sulla quale, qualche volta, dovremmo riflettere, deponendo l' abito enfatico, a proposito di discorsi sulla globalizzazione. la stessa maggioranza di centrodestra viene educata al ritmo marziale dei decreti, delle fiducie e delle fiducie sui decreti. voi, noi, le istituzioni, la politica, tutti siamo prigionieri di questo stile che è francamente autoritario, di un copione meschino e, talvolta, persino un po' comicamente orwelliano. in questa prigione, signor presidente , è stato detto e ripetuto, ma non è una litania, non vi è spazio per alcuna decenza istituzionale. si può recare baldanzosamente offesa alla Corte costituzionale , supremo covo di toghe rosse, e farsi beffa del Capo dello Stato ! quando la propaganda soppianta il principio di realtà, la TV, evidentemente, assume un ruolo fondamentale: deve essere la vetrina delle culture egemoni e del pensiero del Governo. è davvero triste la parabola del pluralismo nel nostro paese. non sto parlando di quella visione un po' angusta del pluralismo fatta di quote, di tempo o di tempo lottizzato. sto parlando di quel fenomeno per il quale il paese reale viene completamente cancellato (ciò che vi era di scandaloso nel fenomeno Santoro, a prescindere dal giudizio che ciascuno di noi può avere sullo stesso, è che, all' interno dei contenitori di cui Santoro era conduttore, vi erano molte finestre che si aprivano sulla condizione materiale del paese e si potevano udire quelle voci che oggi sono state completamente cancellate). si può anche parlare di ciò che accade a Terni o in tante periferie del nostro paese. signor presidente , non so dove il centrodestra, con la propaganda di un paese che cresce, andrà a sbattere. sono un amministratore locale, tra l' altro, ed in questi giorni abbiamo dovuto apprezzare il dimezzamento delle quote di finanziamento per il sostentamento di famiglie con disabili. siamo stati notai — secondo quanto deciso dall' ultima legge finanziaria — del passaggio da condizioni di sopravvivenza a condizioni di indigenza di una serie di nuclei familiari. non vi è spazio nelle nostre televisioni, anzi nella televisione del pensiero unico berlusconiano, per questa realtà. signor presidente , 750 mila famiglie hanno il problema di avere al loro interno un ammalato di Alzheimer che, in termini semplicemente di farmaci, costa 45 mila euro all' anno, secondo i calcoli statistici scritti sui giornali. tuttavia, questa è una condizione del paese che non buca il video, non è videogenica; non si può fare il lifting ad un malato di Alzheimer, quindi si tratta di una realtà semplicemente cancellata. avete paura dei comici e delle inchieste, avete cancellato l' intero mappamondo, quello dei popoli, del terzo mondo , di ciò che accade lontano ma, in realtà, vicino a noi e avete cancellato tutta la geografia del dolore sociale. i vostri TG, i TG del pensiero unico berlusconiano sono lo specchio allucinato della separatezza di questa classe di Governo dal paese. cari colleghi , ritengo che non noi, ma la più modesta delle culture liberal-borghesi dovrebbe insorgere contro questo scempio. vi siete blindati nel bunker di questa fiducia; una fiducia contro la vostra stessa maggioranza, per non sentire la sfiducia che cresce nel paese. ma vi è questa Italia della crisi del lavoro, della crisi dell' industria, delle nuove povertà, che non merita alcuna procedura d' urgenza per essere convocata qui, di fronte alle Aule del Parlamento, per essere interrogata nel proprio disagio, nella propria sofferenza. e, per questa Italia, non si immagina nessuna strada di decreto, non vi è fiducia per questa Italia che, naturalmente, sta coltivando sentimenti di sfiducia nei vostri confronti! fortunatamente, quest' altra Italia si sta organizzando, sta costruendo i propri canali di comunicazione. vedete, colleghi, quella del centrodestra è una maggioranza sull' orlo di una crisi di nervi ma, a differenza di come la descrive, anche un po' morbosamente, certa narrazione politologica, tale crisi non è tutta centrata sulle fibrillazioni interne al ceto politico, al quadro di Governo (le riffe, le competizioni), questa crisi di nervi riguarda lo iato, la frattura tra la funzione di Governo e il paese reale , tra le aspettative crescenti, la delusione crescente e l' azione quotidiana di Governo. voi, avversari del centrodestra, avete vinto anche perché avete sviluppato un grande discorso di egemonia, avete conquistato il cuore del paese. oggi, questo cuore si è raggelato, siete incapaci di costruire egemonia e ripiegate sugli strumenti classici del dominio e della coartazione autoritaria, ma il paese saprà esprimere nelle sue forme la sfiducia nei vostri confronti, che nessuna fiducia blindata e posticcia in queste Aule potrà mai recuperare!