Silvio BERLUSCONI - Presidente del Consiglio Maggioranza
XIV Legislatura - Assemblea n. 388 - seduta del 12-11-2003
Informativa urgente del Governo sull'attentato al contingente militare italiano di stanza presso la base di Nassiriya in Iraq
2003 - Governo II Berlusconi - Legislatura n. 14 - Seduta n. 388
  • Comunicazioni del governo

signor presidente , onorevoli colleghi , il dolore è in questo momento il sentimento di tutta la nazione. un dolore profondo per le vite stroncate dal terrorismo durante una spedizione umanitaria e di libertà in soccorso al popolo iracheno , in difesa della stabilità e della sicurezza del Medio Oriente . ma dobbiamo dire che proviamo anche un sentimento di orgoglio per il coraggio e l' umanità con cui i nostri militari e, in primo luogo, l' Arma dei carabinieri hanno saputo lavorare e lavorano per rendere sopportabile la situazione ai bambini, alle donne, agli anziani e ai deboli, che vivono in una regione martoriata per 34 anni da un regime infame e adesso anche dal terrorismo. la nostra determinazione deve essere la stessa degli italiani in divisa che si sono fatti onore e si fanno onore nella coalizione impegnata nel sostenere il cammino dell' Iraq verso la democrazia. nessuna intimidazione deve smuoverci dalla volontà di aiutare quel paese a risorgere ed a costruirsi un autogoverno e una situazione di sicurezza e di libertà. da quando una guerra feroce è stata dichiarata dal fanatismo terrorista all' umanità intera con la strage dell' 11 settembre, questo Governo, forte del vostro voto, del voto del Parlamento, ha agito perché l' Italia fosse leale con i suoi storici alleati, sicura di sé e del suo ruolo, nel contesto europeo a cui appartiene come paese fondatore, capace sempre di proporre soluzioni utili ad una coalizione delle democrazie, la più vasta possibile, in favore della democrazia, appunto, e della libertà. abbiamo lavorato e lavoriamo per l' unità dell' Occidente contro ogni forma di divisione, di particolarismo, come dimostrato anche dalla recente risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite , e ci siamo impegnati, senza risparmio di mezzi e di energie, per assicurare sempre che gli obiettivi della nostra missione fossero l' assistenza umanitaria ed il mantenimento dell' ordine e della pace: due obiettivi per i quali le nostre forze armate si sono distinte e si distinguono da molti anni in diversi paesi del mondo, facendo onore a se stesse e all' Italia. era il dovere del nostro paese, era il nostro dovere e l' abbiamo compiuto. era forse inevitabile che la reazione del terrorismo, dopo l' inaudito attacco all' Onu, alla Croce rossa , alle ambasciate, cercasse di accanirsi anche sui soldati italiani, amati e rispettati dalla popolazione irachena, soldati che hanno lavorato e lavorano per garantire la rinascita di quel paese ed il varo di un regime di autogoverno che possa rappresentare tutte le religioni e tutte le etnie. la libertà e l' autogoverno hanno suscitato l' inimicizia assassina dei fanatici. i nostri carabinieri, i nostri soldati, le famiglie dei caduti e tutti gli italiani sanno bene che l' esemplare comportamento dei nostri ragazzi si ricollega direttamente alle grandi tradizioni di umanità e di coraggio delle nostre forze armate . se c' è un giorno in cui le polemiche dovrebbero tacere, se c' è un giorno in cui la totalità dei cittadini deve riconoscersi solidale con chi adempie all' alta missione di difendere i valori della nostra democrazia costituzionale , questo è il giorno, queste sono le ore! mi rivolgo a tutto il Parlamento affinché, a nome di un paese finalmente unito, venga data oggi una grande prova di maturità democratica e di lealtà verso chi ha perso la vita in difesa dei valori e dei beni più preziosi dell' umanità: la libertà e la democrazia, la sicurezza e la pace. vi ringrazio. signor presidente , il ministro Martino è a disposizione per illustrare doverosamente quanto accaduto.