Gianfranco FINI - Deputato Opposizione
XIV Legislatura - Assemblea n. 381 - seduta del 29-10-2003
Sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato
2003 - Governo IV Berlusconi - Legislatura n. 16 - Seduta n. 32
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

come veniva ricordato, la lotta all' uso ed al traffico delle sostanze stupefacenti rappresenta una delle priorità del Governo. già all' indomani della sua costituzione, il Governo ha nominato un commissario straordinario, presso la Presidenza del Consiglio , con il compito di assicurare il coordinamento operativo tra le numerose amministrazioni, enti e soggetti privati operanti nel settore del contrasto alla droga e nel recupero delle persone dedite all' uso di sostanze stupefacenti. sotto la regia del commissario straordinario, prefetto Sotgiu, ha preso avvio un complesso lavoro di revisione del decreto del presidente della Repubblica numero 309 del 1990, che, in sede di approvazione della risoluzione del gennaio 2002 ricordata nell' interrogazione, si è tradotto in un implicito impegno del Governo. il lavoro di revisione ha preso avvio dalla consapevolezza che non esiste attività criminale che sia più redditizia della produzione e dello spaccio della droga e che questa è la causa della nuova ondata di sostanze stupefacenti che sta invadendo non soltanto il mercato italiano, ma anche quello mondiale, come è emerso nel corso della riunione della quarantaseiesima sessione della commissione degli stupefacenti dell' Onu tenutasi a Vienna lo scorso mese di aprile. tale fenomeno può essere contrastato, ad avviso del Governo, soltanto con un approccio che agisca su tre fronti. il primo fronte è quello della prevenzione. si tratta di attivare la famiglia, cui spetta il compito di educare i figli, la scuola, luogo primario dove si forma la personalità del giovane, il mondo dello sport, perché l' attività sportiva è un antidoto alla devianza giovanile, i settori del divertimento (e rammento, al riguardo, il disegno di legge presentato dal Governo sulla disciplina degli orari delle discoteche e degli altri locali di intrattenimento). il secondo fronte è quello del recupero. recuperare vuol dire finalizzare gli interventi alla ricostituzione della personalità, al recupero della consapevolezza di se stessi . non si può continuare a ridurre il danno e non i rischi connessi all' uso di droghe: occorre imboccare un percorso che sia di autentico ristabilimento della dignità umana. in questa sede, ribadisco la contrarietà ad ogni tipo di terapia che sia basata soltanto sull' offerta del metadone, il cui trattamento, com' è noto, non ha termine, anziché su una pluralità di strumenti terapeutici, farmacologici e non. infine, c' è la repressione. reprimere significa, innanzitutto, contrastare lo spaccio — oggi, in Italia, a seguito di un referendum popolare, c' è una situazione giuridica per la quale non si sa in cosa consista esattamente l' attività di spaccio — oltre che le attività di produzione e diffusione della droga. alla luce di quanto premesso, è chiaro che intervenire su questa materia è un dovere civico. per questo motivo, il Governo ha ritenuto preferibile prolungare la fase della riflessione e della ricerca del consenso tra i numerosi soggetti, pubblici e privati , operanti nel settore. si è così arrivati, alla fine dello scorso mese di settembre, alla diramazione a tutte le amministrazioni interessate di uno schema di disegno di legge , per il consueto coordinamento delle attività. il provvedimento in questione sarà sottoposto all' esame del Consiglio dei ministri già nella prossima settimana o, al più tardi, in quella successiva.