Gianfranco FINI - Deputato Opposizione
XIV Legislatura - Assemblea n. 381 - seduta del 29-10-2003
2003 - Governo IV Berlusconi - Legislatura n. 16 - Seduta n. 5
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

signor presidente , l' aggressione criminale che ha colpito la città di Bari negli ultimi mesi costituisce un fenomeno grave e certamente complesso. la disperazione e la ferocia che animano gli autori degli omicidi ha, in effetti, conseguenze preoccupanti sull' ordinaria vita quotidiana del capoluogo pugliese e lo dimostra per tutti l' omicidio del quindicenne incensurato, Gaetano Marchitelli — e il Governo coglie l' occasione per ribadire il senso della più sincera solidarietà alla famiglia — , ucciso da colpi di arma da fuoco diretti verso altri soggetti coinvolti in contesti delinquenziali. il Governo ha seguito con attenzione l' evolversi della situazione, sostenendo l' attività delle forze di polizia in modo continuo, come conferma il recente invio di oltre 100 uomini, tra Polizia di Stato , carabinieri e Guardia di Finanza , in aggiunta agli organici esistenti. già nei mesi estivi il territorio di Bari era stato di volta in volta presidiato da unità aggiuntive dei reparti prevenzione anticrimine. il collegamento con il territorio, al fine di avere in modo diretto informazioni ed elementi di valutazione, è stato garantito continuamente da riunioni tecniche con i vertici del dipartimento di Pubblica Sicurezza . a tutto ciò si affianca il rafforzamento del dispositivo di prevenzione, con controlli mirati che, negli ultimi giorni, hanno prodotto un allentamento della lotta cruenta tra clan. il Governo condivide l' esigenza esposta dall' onorevole Pisicchio di una costante sinergia tra forze di polizia e magistratura. proprio per questo, anche se nel pieno rispetto dell' autonomia e dell' indipendenza dell' ordine giudiziario, non si può — ad avviso del Governo — non manifestare perplessità su una serie di scarcerazioni, disposte dall' autorità giudiziaria , di elementi ritenuti pericolosi e appartenenti a clan contrapposti. costoro, senza che fosse riconosciuta la loro estraneità ai fatti illeciti per i quali erano ristretti, sono stati rimessi in libertà in quanto, pur essendo gravemente indiziati di delitti gravi, con l' aggravante in alcuni casi di finalità mafiosa, sono stati ritenuti non pericolosi. la cronaca dei giorni successivi ha dimostrato purtroppo il contrario. il pieno rispetto delle decisioni giurisdizionali non può far trascurare il contributo negativo che, ad avviso del Governo, decisioni del genere hanno portato in una situazione già fortemente degenerata. sono in corso , peraltro, da parte delle competenti strutture ministeriali, accertamenti per valutare la correttezza e la rispondenza alla legge dei comportamenti seguiti dalla magistratura barese.