Massimo D'ALEMA - Deputato Opposizione
XIV Legislatura - Assemblea n. 365 - seduta del 01-10-2003
Sulla crisi al Comune di Roma
2003 - Governo VI Andreotti - Legislatura n. 10 - Seduta n. 330
  • Attività legislativa

signor presidente , onorevoli colleghi , con l' articolo 15 siamo a quello che si potrebbe definire il nucleo, il cuore del provvedimento. di cosa si tratti nella sostanza è stato chiarito dai colleghi che hanno parlato prima di me: di un sotterfugio per aggirare le sentenze numero 420 del 1994 e numero 466 del 2002 della Corte costituzionale attraverso un espediente. mi riferisco all' invenzione di un sistema integrato della comunicazione che, come un enorme calderone, fa scomparire al suo interno ogni efficace norma antitrust. è evidente anche lo scopo di tale espediente: consentire e rafforzare il duopolio che domina il sistema dell' informazione televisiva e la posizione dominante dell' onorevole Berlusconi. è anche evidente che tale disposizione è contraria alla Costituzione repubblicana. è illegittima dal punto di vista comunitario e rappresenta un' aperta sfida al messaggio del Capo dello Stato . credo anche che ciò che il Parlamento sta decidendo ora — e che io spero non decida — rappresenti una pagina abbastanza umiliante nella storia del Parlamento, che forse mai, fino a questo punto, si era trovato piegato ad interessi particolari, che sentiamo presenti e vigili. vorrei ringraziare quei colleghi della maggioranza di Governo che al vincolo di tali interessi particolari e minacciosi si sono sottratti. questi colleghi vengono chiamati con un' espressione ingiustamente spregiativa « franchi tiratori » . Franchi vuol dire affrancati, vuol dire liberi, caro presidente... e non c' è motivo di vergognarsi di essere liberi. anzi, l' essere liberi nella Casa delle Libertà dovrebbe essere la regola e non, purtroppo, l' eccezione. contro la sostanza di questo provvedimento noi ci batteremo in tutte le sedi e abbiamo fiducia che, se non la fermerà il Parlamento, la boccerà la Corte costituzionale , la fermerà l' Europa o gli elettori. questa è una norma che avrà una breve durata, perché siamo convinti che alla fine sarà ripristinata la legalità costituzionale. ma vorrei fare una considerazione politica. credo che non pochi tra voi siano consapevoli che l' approvazione di questo provvedimento rappresenta una spallata, drammatica, al bipolarismo e cioè a quell' idea della democrazia fondata sulla competizione per il Governo. il bipolarismo richiede un quadro di regole e di valori condivisi e, quando lo scontro si trasforma e viene trasformato, per la forza delle cose, in una battaglia per la difesa e per il ripristino della legalità, per la difesa e il ripristino di principi costituzionali, si dà un colpo al bipolarismo e cioè alla possibilità di una competizione in un quadro di valori e di regole condivise. si drammatizza lo scontro politico, si preclude, come avverrebbe con l' approvazione di questo provvedimento, ogni possibile dialogo e ogni confronto positivo sui temi del riordino delle istituzioni. si contribuisce ad aprire una stagione di ancora più aspra contrapposizione frontale. vorrei parlare a quella parte del centrodestra, che è larga in questo Parlamento e che non è legata alla difesa arrogante e disperata di interessi particolari, a quella parte del centrodestra che guarda al futuro del paese, che ritiene di avere un futuro di fronte a sé, che vuole rappresentare oggi e domani una destra di Governo e non la stagione breve di una destra anomala, ancorata a interessi particolaristici: badate, se cade questa legge, se viene bocciata questa norma e si riapre il confronto, non avrà vinto il centrosinistra, ma avrà vinto il Parlamento, avrà vinto il bipolarismo democratico... e si aprirà una stagione nuova nella politica italiana ! se questa « roba » viene approvata, gli appelli sono chiacchiere e chi decide di fare questo si prende anche la responsabilità di quello che accadrà domani.