Silvio BERLUSCONI - Presidente del Consiglio Maggioranza
XIV Legislatura - Assemblea n. 330 - seduta del 26-06-2003
Sulle linee programmatiche in vista del semestre di Presidenza dell'Unione europea
2003 - Governo II Berlusconi - Legislatura n. 14 - Seduta n. 330
  • Comunicazioni del governo

signor presidente , chiedo scusa per il ritardo, ma ero in condizioni impresentabili, avendo parlato per quasi un' ora al Senato. con il blackout, probabilmente, dell' aria condizionata, non mi potevo davvero presentare qui come se fossi uscito da un bagno totale. signor presidente , onorevoli colleghi , prima di discutere le questioni concernenti il semestre di Presidenza italiana dell' Unione Europea , vi prego di consentirmi un breve preambolo sulla situazione politica del paese. parlamenti e governi di coalizione vivono di voci che si intrecciano nel dibattito democratico e vivono di fatti. le voci sono libere e soggettive, ma i fatti no. i fatti sono oggettivi e vincolati alla realtà. occorre, dunque, distinguere tra il teatro e la vita reale, tra la legittima recita delle opinioni e degli umori individuali e lo stato effettivo, incontrovertibile in cui si trovano le istituzioni di Governo della Repubblica. un cittadino mediamente informato o mediamente disinformato potrebbe oggi pensare che nel suo paese stia succedendo chissà cosa o, magari, che si stia inaugurando un' epoca di turbolenza, paragonabile a quella della scorsa legislatura, quando il presidente del Consiglio scelto dagli elettori fu sfiduciato e sostituito dal leader di un altro partito, che fu poi sfiduciato anche lui dopo un anno — o qualcosa di più — di Governo e una rovinosa caduta elettorale, per poi dare in mano a una terza personalità la guida di un lungo Esecutivo preelettorale e alla fine scegliere un candidato ancora diverso per la guida del paese. ecco, signor presidente , onorevoli colleghi , mentre le voci si intrecciano liberamente e qualche volta a ruota libera, niente ma proprio niente autorizza a credere che la coalizione e il Governo che ho l' onore di presiedere si avviino sullo stesso accidentato cammino dei predecessori. sbagliare è umano e l' Ulivo sbagliò, ma perseverare è diabolico: abbiamo imparato e quindi non sbaglieremo. qualche volta, anche noi — e qui forse può entrarci ancora il caldo — siamo più che vivaci. qualche volta succede che personalità e partiti forti, nutriti di idee e tradizioni diverse, incrocino il fioretto o addirittura la spada. ma da noi non scorre il sangue, non ci sono veleni: noi non offriremo al paese una lunga e inconcludente battaglia tra leader, bensì quel che abbiamo promesso e solo quel che abbiamo promesso. offriremo stabilità politica , una solida azione di governo e un' ambiziosa politica estera , e realizzeremo tutte, tutte le riforme sulle quali ci siamo impegnati con gli elettori. in parallelo con il semestre europeo, stiamo definendo l' agenda di un fattivo e produttivo semestre italiano. vogliamo valorizzare con un nuovo slancio i grandi sforzi e le significative realizzazioni di questi due anni. l' Italia non è più la malata d' Europa: possiamo dare il nostro contributo alla guida dell' Unione con titoli di autorevolezza, che non sono opinioni, ma fatti e cifre, dati oggettivi riconosciuti dalla Commissione esecutiva di Bruxelles e dai nostri alleati. abbiamo cominciato a ridurre la pressione fiscale , ed è quello che si propongono di fare i maggiori paesi europei nel 2004; abbiamo tenuto sotto controllo la finanza pubblica meglio di chiunque altro e abbiamo così assicurato le condizioni per incidere positivamente sugli eccessi strutturali di spesa. abbiamo costruito progetti credibili di rilancio dell' economia reale, della crescita e dell' occupazione che oggi ha toccato il suo record; abbiamo avviato investimenti in grandi infrastrutture che stanno diventando un piano europeo cruciale per lo strategico allargamento ad est dell' Unione; abbiamo definito nuove regole per l' immigrazione ottenendo risultati insieme di utilità, di sicurezza e di umanità che nessuna persona seria dovrebbe sottovalutare. e mi ha fatto piacere — lo dico con un filo di sottile ironia — che il segretario del maggior partito di opposizione abbia sposato la linea esposta alla Camera dal ministro dell'Interno , compresa la sua recisa affermazione in favore della legge Bossi-Fini : una legge che ha funzionato, come ha detto chiaramente l' onorevole Pisanu. dico, dunque, grazie all' onorevole Fassino e spero che l' opposizione voglia considerare — sono sempre sul filo dell' ironia — con entusiasmo il piano Tremonti per le grandi opere europee e per i progetti in fase attuativa del ministro Lunardi, poiché i cantieri sono aperti e molti se ne apriranno da qui in avanti, le cartolarizzazioni e lo scudo fiscale — che altri paesi ci hanno copiato come strumenti innovativi di finanza pubblica — , la riforma e la modernizzazione della scuola e della ricerca, per la prima organica riforma del mercato del lavoro , la riforma del diritto societario e tante altre buone cose che abbiamo realizzato o stiamo realizzando con il concorso generoso della maggioranza parlamentare . francamente, quando assisto alle trasmissioni di Mediaset, non riesco davvero a ritrovare il conflitto di interessi , visto che tutte, con l' esclusione del solito ed unico Fede, si prendono il lusso di criticare la maggioranza, di criticare il Governo e di dileggiare il presidente del Consiglio ! signor presidente , onorevoli colleghi , come ho già detto, mi limito a distinguere tra le liturgie della politica di palazzo e la politica dei fatti, la politica del fare. se abbiamo realizzato molto in una situazione controcorrente, resa cupa dal terrorismo internazionale e dai venti freddi che hanno soffiato sull' economia e sui mercati finanziari , sui consumi e sulla fiducia della gente nel futuro — e vi ricordo l' 11 settembre, la guerra in Afghanistan, la guerra in Iraq e molte altre situazioni come il crollo delle Borse, per cui ogni investitore si è trovato ad avere da cento, che riteneva di avere e su cui poter contare, trentacinque, i rendimenti finanziari per tutti gli investimenti di capitale sono crollati dall' 8-10 per cento a meno dell' 1 per cento : il che, naturalmente, non può non trasferirsi sulla domanda dei beni di consumo ... è importante, quindi, che si riesca a sostituire alla domanda privata che cala, ai consumi privati che calano, una domanda pubblica, non certo per consumi pubblici, ma nella direzione di investimenti che siano poi produttivi di risultati negli anni a venire. non sarà, quindi, difficile adesso riprendere quello che ho definito un nuovo slancio ed accelerare la macchina del Governo per procedere all' attuazione del nostro programma, che può essere certamente anticipato in alcuni punti, ma che per noi non rappresenta una variante qualsiasi di una stagione politica. il nostro programma, quando si parla di sicurezza o di una vera ed efficace devoluzione, quando si parla della pressione fiscale o della solidarietà sociale, non è solo un compromesso tra i partiti, è qualcosa di più e di diverso: è un patto di ferro impegnativo e vincolante per tutti, stretto con gli elettori nel momento in cui toccava loro decidere e firmato alla luce del sole da chi fu candidato alla guida dell' Esecutivo. nei prossimi centottanta giorni dovremo affrontare un calendario impegnativo sul fronte della politica estera ed europea, come dirò più diffusamente, e verremo tutti giudicati dal modo in cui l' Italia intera, intesa come un paese e un sistema unito, al di là delle fisiologiche divisioni di ogni democrazia, saprà esercitare il suo ruolo di coordinamento e di guida, in uno dei passaggi politici e costituzionali di maggior peso della recente storia europea. alle opposizioni il Governo non chiede una tregua: chiede solo di valutare gli atti più impegnativi senza pregiudizio, alternando la critica e la proposta, realizzando, quando sia possibile, un livello minimo di intesa nazionale o di fair play sulle questioni cruciali che interessano tutto il paese ed il suo rapporto con i partner europei. alla maggioranza il presidente del Consiglio chiede uno sforzo straordinario di visibile coesione...... possibile soltanto in un contesto di maggiore collegialità nelle decisioni importanti. occorre che le legittime differenze vengano considerate come uno stimolo a rendere più ricca e forte l' azione generale del Governo. senza il contributo istituzionale delle componenti cattolico-liberale e laico-riformista della maggioranza, senza lo spirito repubblicano e nazionale della destra democratica ed europea, senza le idee e la vitalità riformatrice della Lega Nord , la coalizione sarebbe immensamente più povera. la sintesi è, insieme, un compito di tutti i giorni che riguarda tutti. la sintesi è, al tempo stesso , una prerogativa di chi è alla guida del Governo, visto che lo stimolo ad un coordinamento incisivo è parte della responsabilità del presidente e della Presidenza del Consiglio . è una responsabilità che mi compete e che continuerò ad esercitare, sicuro della collaborazione leale e determinata di tutti i ministri del mio Governo. sarà così anche per ricondurre ad una efficace collaborazione europea la questione dell' immigrazione: un tema su cui si misurano la saggezza e la lungimiranza di una classe dirigente che sa interpretare, da un lato, il bisogno di serenità, il bisogno di sicurezza dei suoi cittadini e, dall' altro, quel senso di umanità, quella visione fiduciosa e non timorosa del futuro che agli italiani non ha mai fatto difetto. con questa stessa responsabilità, affronterò, in parallelo con l' inizio della Presidenza europea, anche l' elaborazione del documento di programmazione economica e finanziaria, strettamente intrecciato ai progetti ai quali lavoriamo con il vicepresidente Fini e con il ministro dell' Economia e delle Finanze , Tremonti, in dialogo con i singoli ministri interessati. abbiamo avuto per due anni un Governo stabile ed una rotta sicura, dentro una tempesta internazionale. avremo un Governo stabile e fattivo ora che qualche segnale di ripresa ci consente di sperare in un miglioramento sensibile e di operare con cautela, ma anche con coraggio, per accelerare e completare un forte programma di riforma. signor presidente , onorevoli colleghi , all' indomani del Consiglio europeo di Salonicco e qualche giorno prima del formale avvio del semestre italiano di Presidenza europea, sono qui ad illustrare personalmente le linee guida dell' azione di governo , in questa fase cruciale del processo di integrazione dell' Europa. il ministro degli Esteri vi ha periodicamente informato della preparazione del semestre di Presidenza; mi limiterò in questa sede a ricordare i principi che ispireranno la nostra azione, premettendo che manterremo, durante questi mesi, uno stretto coordinamento con le istituzioni comunitarie e con gli stati membri , informando, altresì, in modo puntuale, questo Parlamento degli sviluppi che interverranno. il negoziato per la trasformazione in senso costituzionale degli attuali trattati rappresenta senza dubbio il principale impegno cui dovremo dedicarci. la convenzione, presieduta dal presidente Giscard d'Estaing , è pervenuta all' elaborazione di un progetto di Costituzione europea che il Consiglio europeo di Salonicco ha assunto come base per l' avvio dei negoziati della conferenza intergovernativa , che converrà al nostro paese convocare quanto prima per aprirla ed, auspicabilmente, chiuderla, almeno sui punti maggiormente controversi, entro l' anno. desidero a questo proposito rendere omaggio al contributo fornito nei rispettivi ruoli dal vicepresidente del Consiglio Fini, dal presidente Amato e dai rappresentanti italiani dei parlamenti nazionale ed europeo ai lavori della convenzione. in poco più di un anno, la convenzione ha saputo individuare soluzioni ambiziose e realistiche su punti di grande rilevanza per l' avvenire dell' Unione. siamo naturalmente consapevoli che esistono aree ancora controverse e problematiche, soprattutto in materia di struttura istituzionale, di equilibrio fra i paesi di diverso peso demografico e per la estensione del voto a maggioranza qualificata . ma tali difficoltà, tuttavia, non ci scoraggiano dal perseguire il traguardo di una conferenza intergovernativa di alto profilo e di elevati obiettivi. contiamo di aprire la conferenza nel corso del mese di ottobre con la speranza di pervenire alla conclusione dei lavori, come ho ricordato, entro la fine dell'anno , così da firmare a Roma, dove nacque l' Europa cinquant' anni fa, il secondo trattato di Roma . e credo che questo rappresenti un successo di tutto il paese! la firma potrà avvenire nell' arco temporale compreso fra il 1° maggio e la data di svolgimento delle prossime elezioni del Parlamento europeo , quindi fra il 1° maggio e i primi giorni di giugno. a favore di tale calendario militano due precise esigenze: quella di non disperdere il prezioso patrimonio costituente elaborato dalla convenzione e quella di presentare ai cittadini degli stati membri un disegno preciso sulla struttura costituzionale della futura Unione anteriormente alle elezioni per il Parlamento europeo del prossimo anno. contiamo, in tale quadro, sul sostegno del nostro Parlamento, che ha già avuto modo di esprimersi con varie risoluzioni, riaffermando tra l' altro il ruolo che l' Italia deve svolgere nelle prossime decisive tappe del processo di integrazione; così come contiamo sul sostegno di tutte le principali forze politiche , economiche, culturali e sociali del nostro paese, le cui credenziali europeiste sono riconosciute ed apprezzate nel resto d' Europa. se la riforma costituzionale è certamente prioritaria per il prossimo semestre, la Presidenza italiana intende anche operare concretamente per un rilancio dell' Unione Europea come fattore di crescita e di prosperità. si tratta di una preoccupazione cruciale per le opinioni pubbliche di tutti, di tutti gli stati membri . muoviamo in questo ambito da basi solide: la moneta unica , che rappresenta un elemento di stabilità, e la strategia di Lisbona che ha individuato un percorso consensuale per il rafforzamento dell' economia europea. concentreremo la nostra attività, in primo luogo, su una strategia mirata a rilanciare l' economia europea. tre punti sono cruciali per la competitività del nostro continente: il primo è rappresentato dal rilancio della politica delle grandi reti infrastrutturali transeuropee. nell' Unione ampliata l' effettivo funzionamento del mercato interno richiederà infatti una accresciuta mobilità di merci e servizi. riteniamo, quindi, che vadano poste allo studio formule innovative per finanziare l' ammodernamento e la creazione di tali reti, con particolare riferimento al settore dei trasporti. sulla base delle conclusioni del vertice europeo di Salonicco, il ministro Tremonti avvierà, d' intesa con la Commissione, specifiche iniziative al riguardo. altrettanto importante sarà l' approfondimento di una riflessione sulla sostenibilità dei regimi pensionistici e previdenziali europei. su questo problema, che in forme e modalità diverse interessa tutti i paesi dell' Unione, sta maturando in Europa la consapevolezza della necessità di misure di riforma in grado di conciliare la solidarietà fra generazioni con l' adattamento dei regimi esistenti alla realtà di un progressivo generale invecchiamento delle nostre società. anche su questo tema si misurerà la capacità europea di competere con le altre aree economiche mondiali. infine, come terzo punto, la modernizzazione dei mercati del lavoro e la promozione dell' imprenditorialità, da attuarsi attraverso il dialogo tra le parti sociali . anche in questo campo, un approccio coordinato tra i vari membri dell' Unione potrà massimizzare le opportunità offerte dal grande mercato comune . signor presidente , onorevoli colleghi , la responsabilità dell' Europa come fattore di stabilità internazionale comincia alle sue immediate frontiere e dipende dalla sua capacità di rivelarsi disponibile a forme sempre più avanzate di cooperazione con i paesi vicini. in tale direzione, cercheremo di assicurare la piena partecipazione dei 10 nuovi stati membri ai lavori della conferenza intergovernativa , facilitandone l' integrazione nelle istituzioni e nei meccanismi dell' Unione. cercheremo di definire, entro il nostro semestre, una tabella di marcia per la Romania e la Bulgaria, che apra le porte alla loro adesione entro il 2007. continueremo la strategia di preadesione nei confronti della Turchia alle condizioni definite dal Consiglio europeo di Copenaghen dello scorso dicembre. bisognerà incoraggiare Ankara affinché prosegua lungo il percorso, già intrapreso con determinazione, delle riforme necessarie per adeguare il paese agli standard europei. la decisione sulla data di avvio dei negoziati di adesione sarà presa alla fine del prossimo anno e, in tale prospettiva, ci sembra opportuno che l' Unione sostenga attivamente il processo avviato dal governo turco . continueremo, infine, a ribadire la prospettiva europea dei paesi dei Balcani occidentali, come riaffermato dal recente vertice di Salonicco. finora, la strategia dell' Unione nei confronti dell' area ha fatto soprattutto leva sullo strumento degli accordi di associazione e stabilizzazione. riteniamo che questa strategia possa essere completata ed integrata con nuovi strumenti destinati a rafforzare il rapporto dell' Unione con i paesi della regione e, soprattutto, a dare una prospettiva più concreta alla direzione di marcia di questo processo. siamo consapevoli che tale percorso sarà lungo e, certo, non privo di difficoltà. sappiamo che il cammino che questi Stati devono compiere per adeguare le loro strutture istituzionali e i loro sistemi economici agli standard europei è complicato. sappiamo, infine, che in alcuni di questi paesi la tenuta degli accordi costituzionali sulla forma dello Stato è oggetto di dibattito aperto, ma, proprio perché siamo consapevoli della fragilità delle dinamiche positive avviate nell' area, siamo anche convinti che l' Unione debba fornire a questi paesi una chiara e sicura prospettiva europea, l' unica prospettiva — come ha dimostrato l' esperienza recente che riguarda i 10 nuovi membri dell' Europa centro-orientale — in grado di fornire un incentivo efficace a quei governi che sono effettivamente intenzionati a procedere, senza indugi e ripensamenti, sulla strada delle riforme e della modernizzazione. consideriamo importante anche attribuire rilievo al progetto della cosiddetta wider Europe , una più vasta Europa. cercheremo, quindi, di intensificare i rapporti con la federazione russa , con l' Ucraina, con la Bielorussia, con la Moldavia, tenendo conto della forte vocazione europea di questi paesi. cercheremo di intensificare in special modo il rapporto con Mosca, attraverso un dialogo sempre più stretto e attraverso misure concrete che diano il segno tangibile dell' appartenenza russa al tessuto politico, economico e culturale dell' Europa. consideriamo anche importante, per la stabilità e la sicurezza delle nostre frontiere, il dialogo euro-mediterraneo, a cui dedicheremo diverse iniziative nel settore economico, culturale e sociale. cercheremo, in particolare, di dare vita ad una fondazione culturale per il dialogo tra le culture e le civiltà ed opereremo per trasformare la facility finanziaria attualmente operante nell' ambito della Banca europea per gli investimenti in un organismo autonomo, cioè come una vera e propria banca del Mediterraneo. signor presidente , onorevoli colleghi , il ripristino di condizioni di sicurezza internazionale costituisce, oggi, un compito primario ed irrinunciabile per i paesi che condividono un sistema di valori universali basati sulla libertà, la democrazia e la promozione della pace. è questo il principale terreno su cui, oggi, vanno rilanciate le prospettive del rapporto Transatlantico e della partnership tra Europa e USA. il governo italiano è convinto che non vi siano contraddizioni tra un forte impegno europeo e un' altrettanta forte solidarietà atlantica. in questo spirito, l' Italia intende adoperarsi per restituire al rapporto tra l' Unione e gli USA quello spessore e quel dinamismo che sono anche condizione essenziale per un maggiore protagonismo dell' Europa sulla scena internazionale. ed è in particolare nella lotta contro il terrorismo e contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa , nell' azione per il sostegno e la promozione della democrazia, del rispetto dei cittadini e dei diritti dell' uomo e delle libertà fondamentali, che dovremo sperimentare la nostra capacità di costruire un solido rapporto di collaborazione tra le due sponde dell' Atlantico. pensiamo, ad esempio, in concreto, alla ricostituzione di un tessuto democratico e civile in Iraq e al rilancio del processo di pace in Medio Oriente . riguardo al Medio Oriente , il nuovo impegno dell' amministrazione americana, il personale interesse del presidente Bush e le aperture che ho potuto personalmente registrare del Primo Ministro israeliano Sharon e del Primo Ministro palestinese Abu Mazen offrono una concreta opportunità di far avanzare il processo di pace malgrado le resistenze di quanti ancora vi si oppongono, ricorrendo, con cinismo e con ferocia, allo strumento del terrorismo e degli attentati terroristici. siamo consapevoli che la situazione nell' aria è fragile e complessa. dovremo, quindi, insistere affinché il cosiddetto quartetto, quello formato da USA, Unione Europea , federazione russa e Nazioni Unite , continui a sostenere la road map , indicando tempi e modalità per l' avvio di una conferenza internazionale di pace che, come sapete, ci siamo dichiarati disposti ad ospitare nel nostro paese. nel contempo, l' iniziativa da noi lanciata, prima in ambito del Consiglio europeo e successivamente in ambito G8, per un piano di ricostruzione in favore dell' economia palestinese — piano che è stato definito come un nuovo Piano Marshall — potrà costituirsi come un elemento di sostegno concreto ed efficace nei negoziati tra le parti. per ragioni di sintesi, non ho elencato tutti i compiti che competono all' Unione sulla scena mondiale e rispetto ai quali la nostra Presidenza sarà chiamata ad operare. voglio, comunque, assicurare che faremo quanto è nelle nostre possibilità per intensificare i rapporti oggi già esistenti con tutte le aree geografiche, con le organizzazioni regionali e soprattutto con il sistema delle Nazioni Unite , per affrontare insieme le grandi tematiche transnazionali, quali la lotta alla povertà e alle malattie, la difesa dell' ambiente, la prevenzione dei conflitti, l' equilibrato sviluppo del commercio internazionale come fonte di maggiore benessere. signor presidente , onorevoli colleghi , i cittadini europei chiedono istituzioni democratiche, istituzioni trasparenti, un' economia prospera, una società aperta , un mondo giusto e sicuro, ma chiedono anche uno spazio di libertà e di sicurezza. chiedono che siano migliorate le capacità europee di lotta alla criminalità organizzata transnazionale, all' immigrazione clandestina ed ai molteplici traffici illegali ad essa connessi. anche in questo caso, l' ultimo Consiglio europeo ha individuato importanti e concrete iniziative sostenute da adeguate risorse finanziarie, tra cui la realizzazione di una politica comune dei rimpatri che sta particolarmente a cuore al nostro paese, giacché noi sopportiamo un alto onere per il rimpatrio di immigrati clandestini che sono diretti anche verso altri paesi europei . il vertice di Salonicco ha in questo senso dato ulteriore impulso ad una gestione integrata delle frontiere esterne, con suddivisione dei relativi oneri. si è esaminata la proposta di istituire una struttura operativa comune che potrebbe assumere, in avvenire, la forma di una vera e propria agenzia per le frontiere e si stanno affinando gli strumenti per migliorare la collaborazione operativa, inclusa la creazione di centri per il controllo delle frontiere marittime, terrestri ed aeree. in questo contesto, dedicheremo particolare attenzione all' immigrazione via mare, su cui attendiamo per le prossime settimane uno studio dalla Commissione europea, studio che è stato avviato su nostra richiesta. ribadiremo, infine, l' esigenza della piena integrazione di questo tema, del tema dell' immigrazione clandestina , nelle relazioni dell' Unione con i paesi di origine e transito dei flussi migratori. va perciò confermato l' orientamento ad introdurre la lotta all' immigrazione clandestina ed il controllo delle frontiere nei programmi di cooperazione con i paesi terzi, a partire da quelli mediterranei e balcanici. vorrei ricordare, a questo proposito, che, sul piano nazionale, abbiamo avviato, in coerenza con questo approccio, efficaci forme di collaborazione con alcuni dei paesi rivieraschi dell' Adriatico e stiamo lavorando con paesi rivieraschi del Mediterraneo. come voi sapete, abbiamo la possibilità di tenere uomini che controllano i traffici nei porti della Albania e della Slovenia e abbiamo praticamente ridotto a zero l' attività degli scafisti...... che era, invece, un' attività molto sostenuta nel passato. per quanto riguarda, invece, i paesi del Mediterraneo, abbiamo in corso negoziazioni molto avanzate con la Tunisia e con la Libia. con la Libia si è in procinto di firmare un accordo che consentirà a nostri uomini di vigilare sul traffico dei porti libici, a nostre navi di percorrere le acque territoriali libiche, per mettere un ostacolo all' immigrazione che deriva da questo paese, che riceve immigrati da tutta la profonda Africa. proprio in questi giorni, a seguito di questi colloqui intercorsi direttamente tra il leader libico ed il presidente del Consiglio italiano, sono state avviate delle soluzioni, tra cui lo smantellamento di tendopoli dove si riunivano dei possibili clandestini. ribadiremo, infine, signor presidente , onorevoli colleghi , la nostra politica estera di questi due anni. dalle considerazioni che ho svolto emergono chiaramente la delicatezza e la complessità delle sfide con cui si deve confrontare l' Unione Europea ed alla cui soluzione la nostra Presidenza cercherà di contribuire, compatibilmente con il limitato tempo a disposizione, mettendo a frutto il riconquistato prestigio internazionale, nel fermo e pieno convincimento che la sicurezza e la prosperità del nostro avvenire dipenderanno sempre più dal processo di integrazione europea , che ci ha già garantito, per mezzo secolo, sino ad oggi, pace, democrazia, libertà e benessere. vi ringrazio.