Pier Luigi BERSANI - Deputato Opposizione
XIV Legislatura - Assemblea n. 245 - seduta del 23-12-2002
Legge finanziaria 2003
2002 - Governo II Berlusconi - Legislatura n. 14 - Seduta n. 245
  • Attività legislativa

signor ministro, tra ieri e stamattina abbiamo fatto di tutto per averla qui. eravamo pronti a tutto. io avevo suggerito anche di intonare, tratto dal Don Giovanni , il noto « deh, vieni alla finestra, o mio tesoro » ! volevamo porle una domanda molto semplice: cosa pensa lei dei condoni? lei è sempre stato contrario lei è sempre stato contrario evidentemente. adesso comprendiamo però che era contrario a meno che non fossero introdotti a dosi massicce e da guinness dei primati! abbiamo assistito in queste ore, da parte sua e degli altri, alla giustificazione di questi condoni secondo due schemi: il capitolo del « vorrei » e quello del « non vorrei » . il capitolo del vorrei è quello che ci ha presentato adesso. in sostanza i condoni sarebbero causati dalle leggi. non è una grande novità. l' idea che le leggi siano criminose lo ha sempre sostenuto anche l' iniziativa condonistica di tanti anni passati. e noto che lei ha abbandonato l' argomento del condono come anticipazione della riforma. mi pare molto interessante notare questo; dichiariamo, quindi, affossata la riforma visto che, nel presentare il patto di stabilità , di essa non si fa cenno — in particolare, la riduzione fiscale, prevista per il 2006, è di un punto — e nessuna delle misure che oggi vengono adottate con questa legge finanziaria può ritenersi anticipatrice di alcunché. il condono, quindi, come anticipazione della riforma non c' è. ho capito anche che non c' è più il condono — qui siamo al capitolo del non vorrei — come rimedio al buco nei conti pubblici del centrosinistra. ciò, però, lo dica il ministro Tremonti ad un certo numero di suoi colleghi della maggioranza di centrodestra perché questo è un argomento che ancora gira per il paese. se c' è un buco, sia chiaro, lo avete fatto voi! e siamo in condizione , molto semplicemente, con una matita e un pezzo di carta, di elencare perché quest' anno ci si è trovati di fronte ad un buco così rilevante. signor ministro, credo che dei suoi argomenti non ci sia nulla di accettabile; ritengo inoltre che la questione dei condoni metta il paese di fronte ad una nuova stagione di scoramento, di sbandamento e di incertezza. signor ministro, l' incertezza, la sfiducia, il calo degli investimenti e dei consumi non derivano dal catastrofismo del centrosinistra ma da una politica che affronta l' ordinario con lo straordinario e, in questo modo, sta dando al nostro paese un messaggio emergenziale se sommiamo i condoni con le cartolarizzazioni e con gli interventi a gamba tesa sulla legislazione in corso , nonché con le norme sui videopoker e sulla porno tax e così via . voi state dando l' idea che siamo alla frutta, e si sta facendo largo l' idea che la rivoluzione berlusconiana non sia altro che il ritorno all' italietta: condoni e tasse sul fumo, in pratica, l' Italia di una volta. è vero che gli italiani parteciperanno al gioco; ciò lo dice Berlusconi e un po' anche questa mattina Mannheimer il quale dice di fare attenzione a questa distorsione dello spirito civico. apro al riguardo una parentesi; i tedeschi, se faranno quella misura, la pagheranno il 25 per cento ; inoltre, vedremo che cosa essi faranno in tema di anonimato. signor presidente , le chiedo un altro minuto. i ragazzini giocheranno ai videopoker: mille misere lire di una volta, però, ogni 20 secondi. inoltre, gli italiani parteciperanno al condono ma non stimeranno questo Governo. il condono può essere accettabile, anzi a qualcuno piace ma calerà la stima per il Governo. sapete perché? al riguardo, faccio un' altra piccola citazione. Dumas diceva, quando raccontava di Athos che si rivolgeva a Milady: certo che vi amo, ma come si amano le cose peggiori di me; come si ama il vino, i dati e le carte. così viene amato questo Governo! con queste vostre misure voi state distruggendo non solo le risorse ma lo spirito civico di domani. per questo, il ministro Tremonti non ci ha convinto e, pertanto, continueremo la battaglia contro queste scelte!