Rosy BINDI - Deputato Opposizione
XIV Legislatura - Assemblea n. 220 - seduta del 08-11-2002
Legge finanziaria 2003
2002 - Governo II Berlusconi - Legislatura n. 14 - Seduta n. 220
  • Attività legislativa

signor presidente , volevo fare l' intervento sull' articolo e sul complesso degli emendamenti... va bene , signor presidente . quelle che sto per pronunciare non sono parole mie, ma dei presidenti delle regioni e del coordinatore degli assessori regionali alla sanità. come tutti sanno, il presidente della conferenza stato regioni è il presidente Ghigo, presidente di una regione governata dal centrodestra. il coordinatore degli assessori regionali alla sanità è l' assessore Gava del Veneto, regione del centrodestra. il primo sulle agenzie di stampa e il secondo, ieri, rivolgendosi ai medici di famiglia — che, peraltro, hanno accolto con molta freddezza il ministro Sirchia — hanno dichiarato con grande serietà e senso di responsabilità che, se il disegno di legge finanziaria per il settore della sanità resterà così come è, dalla prossima primavera le regioni italiane saranno costrette a tagliare i servizi sanitari ai cittadini o ad introdurre sistemi di finanziamento alternativi alla fiscalità generale. credo che di fronte a queste dichiarazioni, alle quali oggi se ne sono aggiunte — da parte del presidente Storace e del presidente Formigoni — altre non meno dure e non meno chiare nei confronti del Governo, questa Assemblea debba svolgere una seria riflessione, debba porsi seriamente un problema. signor presidente , la prego, poiché in seguito non parlerò più. si vuol fare ciò che si è tentato di fare per la riforma dell' esclusività del rapporto dei medici, e cioè presentare un emendamento di notte, di nascosto, evitando di confrontarsi con i sindacati, con i cittadini, con l' opposizione? si vuol fare così anche per ciò che concerne il servizio sanitario nazionale e cioè accompagnarlo ad una dolce morte, ad una dolce trasformazione senza un reale coinvolgimento dei cittadini, delle forze politiche , dell' opposizione e dei sindacati? abbiate il coraggio di dirlo e se volete cambiare sistema promuovete nel paese un grande dibattito come abbiamo fatto noi quando abbiamo approvato la legge numero 833 del 1978 e quando l' abbiamo rafforzata con la riforma rappresentata dal decreto legislativo numero 229 del 1999! dovete continuate ad affermare — e noi siamo con voi — che volete garantire un futuro a questa grande opera pubblica nazionale (il servizio sanitario nazionale) e non passare, in maniera surrettizia, a sistemi assicurativi, a sistemi misti che mettono in ginocchio le parti più deboli del nostro paese, ma anche tutte le classi medie , i ceti medi , innestando così, anche per l' Italia, una profonda trasformazione del modello democratico. infatti, sapete perfettamente che indebolendo i ceti medi si cambia il volto della democrazia di un paese e noi ci siamo fondati su questo modello. se voi non volete fare questo e volete dare un futuro al servizio sanitario nazionale, noi siamo con voi e siamo disposti a collaborare, però cambiate rotta perché, se andate avanti con questo disegno di legge finanziaria che, di fatto, fa mancare molte migliaia di miliardi di vecchie lire alle regioni, voi costringete queste ultime a portare a compimento ciò che hanno già annunciato, cioè tagliare i servizi, dimenticarsi del provvedimento appena approvato dal Governo sui livelli essenziali di assistenza: questo accadrà! nel disegno di legge finanziaria vi è scritto che per poter usufruire degli aumenti del fondo sanitario, peraltro insufficienti, previsti lo scorso anno nell' accordo dell' 8 agosto con le regioni, tutte le regioni italiane dovranno fare una tale corsa ad ostacoli a spese loro, che neanche le più virtuose riusciranno a farcela ma, se anche ce la facessero, avrebbero quei finanziamenti nel dicembre del 2004. il che significa che per il 2003 avremo il collasso del servizio sanitario nazionale, anche tenendo conto del fatto — e il Governo lo sa — che, ad oggi, si debbono ancora distribuire 30 mila miliardi del fondo sanitario dello scorso anno . questa è la situazione e voi sapete perfettamente che vi sono regioni (Lazio, Campania, Piemonte, Veneto) che già adesso sono al collasso, così come vi sono delle regioni virtuose, come l' Emilia Romagna , la Toscana e l' Umbria, ma anche loro verranno coinvolte in questa spirale. sì signori, perché i conti li ha certificati la Corte dei conti non l' opposizione, è scritto lì chi ha la maglia nera e chi ha la maglia rosa. cari signori, è inutile che neghiate le cifre, è inutile che continuiate a fare su tutti i settori del paese contemplati dal disegno di legge finanziaria il gioco delle tre carte ! questa è la situazione! se volete preservare il futuro del servizio sanitario nazionale, abbiate il coraggio di fare ciò che ha fatto la Francia e ciò che sta facendo l' Inghilterra: maggiori risorse, più governo al sistema, applicazione vera del Titolo V della Costituzione, valorizzazione vera delle risorse umane e professionali, non pizzi o elemosine per l' esercizio della libera professione, come avete tentato di introdurre di notte e di nascosto perché vi vergognavate. fate davvero questo e noi saremo con voi. vi aiuteremo e saremo disponibili nei confronti... sì, signori. questa è la vera situazione. questo vi chiediamo di fare, altrimenti abbiate il coraggio di dire che avete deciso di svendere la sanità pubblica...... come già state facendo con riferimento ai beni pubblici di questo paese.