Gianfranco FINI - Presidente del Consiglio Maggioranza
XIV Legislatura - Assemblea n. 19 - seduta del 18-07-2001
2001 - Governo De Mita - Legislatura n. 10 - Seduta n. 116
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

signor presidente , innanzitutto volevo dare atto all' onorevole Buemi della necessità di rendere meno generiche le risposte del Governo, il che conferma esattamente l' esigenza — da me espressa in precedenza interloquendo con l' onorevole Violante — di qualche modifica che dovrà essere apportata, nell' ambito della sovranità della Camera, alle modalità di svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata. su questioni che riguardano grandi problemi, come quello dell' immigrazione, il tempo di tre minuti previsto per il Governo, non consente infatti di fornire quelle risposte esaurienti che occorrerebbe invece dare. quanto alla questione posta dall' onorevole Russo Spena , devo dire che il Governo non ritiene certo di aver dato vita ad una manovra economica — mi riferisco al Dpef e al pacchetto dei primi 100 giorni — tale da determinare una impostazione classista. siamo infatti convinti della necessità di determinare un incremento della produzione di ricchezza e, quindi, per questo motivo, alcuni dei provvedimenti dei primi 100 giorni hanno rappresentato un' iniezione di fiducia per l' economia e per le imprese. quando però si parla di aumento della produzione vi è, nella nostra visione del rapporto tra le varie categorie sociali, anche la netta consapevolezza della necessità di garantire i salari e di non deprimere le condizioni di vita delle famiglie monoreddito. è questa la regione per la quale nel Dpef abbiamo individuato un tasso di inflazione programmato dell' 1,7 per cento che, come sa bene il collega interrogante, è certamente superiore a quanto era stato chiesto dalla Confindustria. ciò dimostra come questo Governo sia attento a tutte le parti sociali e non sia eterodiretto da alcuna delle medesime, avendo a cuore il progresso della società italiana senza distinzioni di classe e, ovviamente, senza politiche che possano avvantaggiare questa o quella categoria. ricordo altresì all' onorevole Russo Spena che, quando si parla di ripresa complessiva dell' economia, bisogna essere ben coscienti del fatto che, accanto a coloro che producono ricchezza, nella società italiana è un dovere, per ogni governo che voglia avere a cuore la giustizia sociale , tutelare le famiglie monoreddito, i dipendenti, i pensionati. poiché tutti sanno che il tasso di inflazione programmato è uno dei parametri che viene assunto come punto di partenza per il rinnovo dei contratti, credo che gli importanti contratti che saranno rinnovati a partire dal 2002 — proprio perché il Governo ha fissato un tasso del 1,7 per cento — potranno garantire quella tutela dei salari che negli ultimi cinque anni non c' è stata. l' onorevole Russo Spena sa infatti bene che negli ultimi cinque anni con i governi di centrosinistra coloro che maggiormente hanno pagato il costo di una politica economica sbagliata sono state proprio le categorie più deboli, rappresentate dai pensionati, dalle famiglie monoreddito, dagli impiegati e dagli operai.