Rosy BINDI - Deputato Opposizione
XIV Legislatura - Assemblea n. 157 - seduta del 12-06-2002
Procreazione medicalmente assistita
2002 - Governo II Berlusconi - Legislatura n. 14 - Seduta n. 157
  • Attività legislativa

signor presidente , è evidente che con l' articolo 4 questa proposta di legge è arrivata al suo momento cruciale perché, se è vero che siamo stati impegnati tutta la giornata di ieri nell' esame dell' articolo 1 — che, certamente, ha rappresentato un momento di confronto molto profondo all' interno di quest' Aula — , bisogna obiettivamente riconoscere che l' approvazione di questo articolo, con o senza gli emendamenti che sono stati presentati, rappresenta il nodo principale di questo provvedimento, almeno quello sul quale si verifica il rischio di una maggiore divisione. è per questo motivo che un numero consistente di deputati appartenenti al gruppo della Margherita ha ritenuto di non sottrarsi a dichiarare le proprie intenzioni di voto su questo aspetto. anch' io parto dalla considerazione che molti hanno svolto nei precedenti interventi: credo che la divisione tra laici e cattolici — riportata oggi da molti giornali — rappresenti una semplificazione che, non solo non rispetta — come è stato da molti sottolineato — la cosiddetta componente laica, ma non rispetta neanche la componente cattolica di questa Assemblea. certamente io, che non dichiaro l' irrilevanza della fede e del mio definirmi cattolica nei confronti dei miei convincimenti etici, culturali e, persino, politici, tengo molto alla mia laicità; anzi, credo che la rilevanza della mia fede stia esattamente in questo, cioè nella faticosa ricerca, con il metodo della laicità, delle ragioni razionali e laiche delle posizioni che assumo eticamente, culturalmente e politicamente. non siamo favorevoli o contrari ad alcuni articoli ed emendamenti di questo provvedimento perché rinneghiamo la laicità o perché vogliamo far valere in maniera integralista alcuni convincimenti che sono anche legati al nostro essere credenti. ci tengo molto a sottolineare questo perché credo sia un elemento molto importante, non solo per la materia che stiamo trattando, ma per molti altri aspetti. lo è soprattutto in questo momento poiché — come ho già affermato ieri — il provvedimento in esame, anziché essere il frutto dello scontro tra schieramenti, diventerà il frutto dell' incontro tra coscienze e convincimenti etici e culturali. se così fosse, dobbiamo rispettarci davvero tutti fino in fondo e cogliere — tutti — il limite del lavoro che stiamo compiendo. esprimerò un voto contrario sugli emendamenti che prevedono l' introduzione della procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo tra le tecniche di fecondazione; lo farò, mossa da molti dubbi, ma sospinta da alcune profonde convinzioni. lo farò anche con rammarico nei confronti, in particolare, dell' emendamento dell' onorevole Battaglia...... che ritengo molto equilibrato, serio e rispettoso e che inviterei a rispettare e a cogliere nella sua serietà. mi rivolgo anche a chi sembra non nutrire dubbi nei confronti di tale problematica. perché esprimerò un voto contrario all' introduzione dell' eterologa? non lo farò in virtù di un' adesione filosofica, metafisica ed anche teologica, ma di una serie di argomentazioni che ritengo assolutamente laiche e razionali. dirò di « no » all' eterologa perché credo rappresenti una forma di accanimento terapeutico procreativo squilibrante nei rapporti di coppia ed in quello tra i genitori ed il bambino, perché ritengo che una coppia, obiettivamente squilibrata nei confronti dell' eterologa dal punto di vista naturale, lo diventerà successivamente (rischia di diventarlo) anche nel rapporto educativo, ponendo il bambino in una posizione squilibrata nei confronti dei propri genitori. autorevoli esponenti di questa Assemblea ed anche del mondo scientifico hanno più volte paragonato l' eterologa all' adozione; se è ammessa quest' ultima, perché non l' eterologa? credo che i due istituti non siano paragonabili, non solo perché l' adozione ci fa trovare di fronte ad un bambino senza genitori al quale si dà una famiglia (questa mattina è stato sottolineato in modo chiaro ed evidente il fatto che con l' adozione non si da solamente e semplicemente un bambino ad una coppia, ma una famiglia ad un bambino) ma perché nell' adozione il bambino e la coppia si trovano effettivamente nella stessa identica posizione; i due genitori tra loro ed i genitori tra loro nei confronti del bambino. credo che queste non siano motivazioni teologiche o filosofiche. qualcuno potrebbe dirmi: bene, perché in virtù di questo si impedisce che chi la pensa diversamente possa ricorrere all' eterologa? qual è la funzione della legge? in una società pluralista, forse può sorgere il dubbio che la maggioranza degli italiani abbia la stessa opinione della maggioranza di questa Assemblea. voglio dirlo ai colleghi della maggioranza con i quali voterò insieme: non ignorate la difficoltà di far applicare questo provvedimento! non ignoriamo il rischio della clandestinità! faccio presente peraltro che ad oggi, in virtù di una circolare del ministro Degan, che ho sempre ritenuto una grande caduta di civiltà sanitaria e giuridica in questo paese, la fecondazione omologa è ammessa nelle strutture pubbliche ed in quelle private si può praticare anche la fecondazione eterologa. sapete che ad oggi in Italia, nel silenzio della legge, si pratica la fecondazione eterologa ed anche qualcos' altro. mentre vi sono state sentenze nei confronti della maternità surrogata , non vi sono mai state sentenze nei confronti della fecondazione eterologa. noi, nel fare questo, ci assumiamo una grande responsabilità: una responsabilità, con una legge, che oggi regola in maniera profondamente diversa l' attuale situazione di fatto nella vita di questo paese. dobbiamo quindi essere consapevoli che questa sarà una legge di difficilissima applicazione, probabilmente non osservata dalla maggioranza degli italiani o di coloro che si trovano in questa condizione e che, come è stato detto, costringerà molti a recarsi all' estero, creando uno squilibrio, naturalmente dal punto di vista economico, delle coppie e probabilmente favorendo anche una sorta di clandestinità all' interno di tanti istituti privati che, a tutt' oggi — bisogna riconoscere — non sono controllati e verificati neanche dal ministero della Sanità , attraverso l' Istituto superiore, e neanche dalle regioni. dunque, chi vota questa legge con l' arroganza e senza la fecondità del dubbio e degli interrogativi che vi sono intorno a questo problema, si espone, in maniera molto rischiosa soprattutto sotto il profilo delle responsabilità di Governo, per l' applicazione ed il rispetto di questa stessa legge. vorrei ribadire tale aspetto perché trovo una ostentata certezza che mi sembra ipocrisia, da parte di alcuni esponenti della maggioranza, e che vorrei realmente non emergesse quando si parla di temi così delicati ed importanti. al tempo stesso , non posso non approfittare di questa occasione per interloquire con coloro con i quali mi sento legata da una appartenenza politica profonda sul significato della legge e sulla responsabilità del legislatore. siamo proprio convinti, da legislatori, di essere sempre laici? ma qual è la legge che approviamo che non ha comunque un ancoraggio a valori nei quali crediamo e di cui ci assumiamo la responsabilità sempre e comunque? aggiungo inoltre che la democrazia è quella strana cosa per la quale non si può prescindere dalla legge della maggioranza, ma guai se si prescinde dal dubbio che la maggioranza possa avere torto. non si fa democrazia sostanziale se non vi è questo! perché diciamo « no » alla maternità surrogata ? diciamo « no » alla maternità in una determinata età della vita della donna? perché diciamo « no » alla fecondazione omologa in una determinata età della coppia ed anche alla fecondazione eterologa? perché diciamo « no » alla fecondazione di una single? perché diciamo di « no » alla fecondazione di una coppia omosessuale? lo facciamo in virtù di cosa, se non di convincimenti laici e di valori che riteniamo debbano essere contenuti in una legge, perché in questo modo si regolano in maniera corretta i rapporti della società? perché il legislatore si assume la responsabilità sempre animato da quel dubbio tra la maggioranza ed il fatto di avere ragione, di dettare regole alla convivenza civile? dunque, ciò che ci divide è relativo a tale aspetto, ovvero quello per cui largamente riteniamo che la fecondazione eterologa possa essere in qualche modo una risposta ad un desiderio e ad un bisogno, ma anche che essa rischia di tradursi nel non rispetto dei diritti fondamentali della coppia e del bambino. questo non vuol dire tradire la laicità o imporre, attraverso una legge, una sorta di visione etica dello Stato. non è così! altrimenti questo sarebbe trasferibile in qualunque altra nostra legge ed in qualunque altra nostra decisione. questi sono i motivi per i quali noi esprimeremo voto contrario sull' introduzione della fecondazione eterologa; una parte di noi lo farà, non tutto il gruppo della Margherita, DL-L' Ulivo . ci sarà chi di noi parlerà ed esprimerà un punto di vista diverso, ma ci tenevo a precisare all' una e all' altra parte del Parlamento che è assolutamente necessario su questo aspetto avere tra di noi un profondo rispetto reciproco, che sia rispetto dei nostri convincimenti, ma anche della laicità della pratica degli stessi convincimenti e degli stessi valori. vorrei segnalare che sull' emendamento 6.100 della Commissione ho votato a favore, mentre avrei voluto votare contro.