Pier Luigi BERSANI - Deputato Opposizione
XIV Legislatura - Assemblea n. 152 - seduta del 03-06-2002
Immigrazione ed Asilo
2002 - Governo II Berlusconi - Legislatura n. 14 - Seduta n. 152
  • Attività legislativa

la ringrazio, signor presidente . Caro e stimabile collega Tabacci, video bona proboque sed deteriora sequor ! penso — purtroppo — che la presa di coscienza sia finita sotto la sabbia ed il tema dell' omogeneità, dopo avere discusso in quest' Aula, in queste ore, anche il trattamento pensionistico, mi pare francamente un argomento da poco. voglio soltanto sottolineare, al di là della posizione dell' onorevole Tabacci — che comunque rispetto — quanta ipocrisia ci sia su questo argomento. vorrei rivolgermi a tutti quelli che, dai banchi della maggioranza ed anche fuori di qui, parlano di competitività del sistema e la buttano tutta sui temi del mercato del lavoro , per ricordare loro che in questi dieci anni gli Stati Uniti d'America sono cresciuti ai ritmi con cui sono cresciuti anche perché, a giudizio di tutti gli economisti, per almeno un terzo del Pil è venuto un contributo dall' immigrazione. tutti sanno che questo ha sviluppato una discussione negli Stati Uniti e che si è sottolineato il vantaggio competitivo nei confronti dell' Europa per il fatto che gli Stati Uniti sono uno Stato giovane, aperto, lo Stato della mescolanza, lo Stato nel quale un dibattito del genere sarebbe impensabile, perché l' immigrazione è un problema quasi tecnico, mentre l' Europa ha radici, tradizioni, culture, storie ed identità da difendere e questo la costringe a meccanismi difensivi. credo sia razionale pensare che effettivamente l' Europa sia diversa dagli Stati Uniti , ma credo anche che dobbiamo rendere compatibili queste nostre identità, queste nostre tradizioni con una novità: non possiamo promettere crescita a questo paese senza fare i conti con l' immigrazione. per quanti interventi facciamo nel Mezzogiorno, per quanti interventi facciamo per aumentare la popolazione attiva, le statistiche, l' andamento demografico e l' andamento del Pil ci dicono matematicamente questo. allora, perché non prenderla dal lato più facile? perché non partire da chi si sta già professionalizzando, da chi ha già un rapporto di lavoro , seppur informale, da chi ha cominciato un meccanismo d' integrazione, per fare un' operazione matura d' integrazione? perché no? perché, invece, voler tornare indietro? questo è irrazionale! così com' è ipocrita — consentitemelo — parlare di emersione ed approvare provvedimenti che non portano a nulla in chiave di emersione, quando, in questo caso, i risultati potrebbero essere significativi. è inutile che Tremonti vanti risultati pratici sul tema dell' emersione! questi risultati sono dovuti a misure razionali ed intelligenti: contributi e sgravi per i nuovi assunti, riforma del commercio. questi sono gli elementi che hanno portato all' emersione! non si può immaginare, infatti, tutta un' impresa immersa e centinaia di migliaia di imprese tutte immerse. l' emersione ha le sue variabili, le sue parzialità e questo è un modo serio, umano ma razionale, di affrontarla. infine, vorrei evidenziare l' ultima ipocrisia quando si parla di rigidità del mercato del lavoro : portare flessibilità, lasciare più mano libera al mercato del lavoro . ma vi stata accorgendo che razza di rigidità mettete nei rapporti di lavoro, nella regolarizzazione e nella costruzione di rapporti di lavoro regolari per gli extracomunitari? vi state accorgendo che rischiate di mandare in galera gli imprenditori? penso — e non vorrei — che questo famoso accordo si risolvesse con una pensata di questo genere: facciamo in modo che gli imprenditori non vadano in galera e rimandiamo gli immigrati a casa; poi gli facciamo fare un altro giro. vedo, in Aula, dei gesti di assenso. è questa l' idea? allora, smettetela di promettere sviluppo! smettetela di promettere crescita al paese, perché voi la state azzoppando su un punto importantissimo!