Rosy BINDI - Deputato Opposizione
XIV Legislatura - Assemblea n. 118 - seduta del 19-03-2002
Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione
2002 - Governo II Berlusconi - Legislatura n. 14 - Seduta n. 118
  • Attività legislativa

signor presidente , nel mio intervento sull' articolo ed il complesso degli emendamenti ho già argomentato, in modo molto esteso, la contrarietà del gruppo della Margherita, DL-L' Ulivo nei confronti di questo articolo. nel motivare la nostra adesione agli emendamenti soppressivi presentati, riprenderò alcuni punti delle mie argomentazioni, per mettere in evidenza, oltre che la contraddittorietà di carattere generale di queste disposizioni, le contraddizioni, le ambiguità e la pericolosità di alcuni aspetti particolari. innanzitutto, vorrei richiamare l' attenzione dell' Assemblea sul fatto che, trasformando in fondazioni di diritto privato gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico — quindici istituti — , si consegna a fondazioni di diritto privato un patrimonio di molte migliaia di miliardi di lire (appartenente al servizio sanitario nazionale), parte del quale è il frutto di recentissimi investimenti realizzati a partire dalle disposizioni per l' edilizia sanitaria ex articolo 20. assegniamo cioè a fondazioni di diritto privato un patrimonio edilizio e tecnologico rilevante e frutto di investimenti ancora « freschi » , tant' è che in alcuni di questi istituti sono ancora aperti i cantieri frutto dell' impiego di risorse pubbliche. si priva così il servizio sanitario nazionale di beni patrimoniali molto importanti, anche perché questi istituti godevano di finanziamenti propri sottratti alla programmazione regionale. per tali motivi credo che questa disposizione sia doppiamente grave e doppiamente pericolosa. voglio sottolineare ciò per mettere in evidenza una sorta di ipocrisia da parte della maggioranza, ed in particolare da parte di alcuni gruppi della maggioranza i quali si sono accontentati di far modificare la lettera a) attraverso l' introduzione delle parole: « ferma restando la natura pubblica degli istituti medesimi » . è evidente che questa dizione è in netto contrasto con il fatto che le fondazioni sono di diritto privato: qui si sta creando un mostro giuridico, che non ha alcun riferimento, né nel nostro ordinamento né negli ordinamenti degli altri paesi. faccio, inoltre, notare che vi è una contraddizione di carattere economico-finanziario perché, in base a questo provvedimento (che, naturalmente, vuole andare incontro a tutti quei privati che intenderanno investire in questo settore molto accattivante), coloro che conferiranno finanziamenti e capitali a favore di queste fondazioni di diritto privato si vedranno defiscalizzare i propri afferimenti. l' articolo 22 si conclude con una frase ipocrita e senza fondamento: l' attuazione della delega di cui al comma 1 non comporta nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica . si sa perfettamente che ciò non è vero. faccio notare, inoltre, un aspetto messo in evidenza anche da altri colleghi. le disposizioni di questo articolo sono in netto contrasto con il tentativo più volte attuato in questi anni e recepito dalla riforma approvata da un ramo del Parlamento nella legislatura precedente e sancita definitivamente nel nuovo Titolo V della Carta Costituzionale . si era cercato ripetutamente di lasciare a questi istituti un carattere nazionale per quanto riguarda la finalità della ricerca (e così non poteva non essere), ma al tempo stesso di inserire gli istituti medesimi all' interno della programmazione regionale, soprattutto al fine dell' assistenza di eccellenza. è chiaro ed evidente che tutte le disposizioni contenute in questo articolo si pongono in netto contrasto con il tentativo fortemente voluto dalla conferenza stato regioni , la quale — come l' Assemblea sa — su questo tema non ha mai espresso un parere favorevole. proseguendo la riflessione di carattere generale , con questo emendamento — visto che volete creare le fondazioni per fini poco chiari e certamente non per i fini istituzionali del servizio sanitario nazionale — chiediamo di limitare i soggetti fondatori della stessa fondazione unicamente a quelli pubblici. ciò può avere un significato. infatti, il fatto che un istituto di eccellenza diventi — attraverso una fondazione privata — della regione, della provincia, del comune e di altri enti pubblici territoriali può essere un modo per porre in essere un capitolo importante della riforma sanitaria , vale a dire quello di una sorta di welfare locale, di sanità locale, di reperimento di risorse all' interno della comunità, molto sentito proprio dai vari istituti dei tumori di Genova, di Milano, di Napoli, di Bari — che abbiamo visitato ieri — e quant' altro. evidentemente, avrebbe un significato che questa rete nazionale venisse costituita anche attraverso la partecipazione delle comunità locali, rappresentate solo dai soggetti pubblici. invece, voi volete — e l' avete dimostrato esprimendo parere contrario su tutti i nostri emendamenti — che alla fondazione venga conferito anche capitale privato. dunque, quale può essere l' obiettivo di tale scelta? sicuramente quello di iniziare un pericoloso processo di privatizzazione della sanità italiana. infatti, come è stato ampiamente dimostrato da tutte le sperimentazioni, in atto in questi anni, di gestioni miste pubblico-privato in campo sanitario, di fatto il conferimento dei privati non ha portato, se non nella fase iniziale, alcun vantaggio al servizio sanitario nazionale dal punto di vista della spesa corrente . perché accade ciò? perché il pagatore resta unico ed è il fondo sanitario nazionale . la privatizzazione di quote importanti del servizio sanitario nazionale — che avviene svendendo il patrimonio pubblico, che si troverà comunque in una posizione di debolezza rispetto al privato accreditato all' interno del servizio sanitario nazionale — determina una contraddizione, consistente nel fatto che, essendo unico il pagatore (il fondo sanitario nazionale ), di fatto, tutto si scarica, anche il profitto che il privato vuol trarre, sul costo del servizio sanitario nazionale. questi modelli di gestione si giustificherebbero soltanto passando alla pluralità dei finanziatori, cioè a sistemi assicurativi che, d' altra parte, rappresenta ciò che voi intendete realizzare. resta fermo l' aspetto sottolineato precedentemente dall' onorevole Battaglia. vorrei richiamare l' attenzione di tutti: non c' è un criterio per stabilire il conflitto di interessi del capitale privato che verrà coinvolto nelle fondazioni private e che potrebbe appartenere a case farmaceutiche o a proprietari di strutture sanitarie private adiacenti agli stessi ospedali. macroscopici sono i casi del San Raffaele , dell' istituto Regina Elena e del San Gallicano di Roma. diciamo nomi e cognomi: la Tosinvest che possiede fior di strutture a Roma ha venduto l' ospedale, che aveva a sua volta acquistato dalla fondazione San Raffaele di Milano e da don Verzè. la struttura è stata rilevata un anno fa dalla regione, dal comune e dal ministero della Salute per essere messa a disposizione dell' Istituto dei tumori. oggi parte una fondazione privata con la stessa Tosinvest, alla quale si sta conferendo intanto la gestione dei servizi sanitari . ma vi rendete conto di quanto sia grave ciò che state facendo con questo disegno di legge ? vi rendete conto di quanto sia grave ciò che sta facendo il presidente della regione Lazio Storace il quale, per quanto si richiami alla destra sociale del suo partito, signor presidente , si sta comportando come un privatizzatore selvaggio e in conflitto di interessi ? rendiamoci conto di ciò che sta accadendo e di ciò che si sta facendo della sanità italiana! è una vergogna! questo provvedimento è una vergogna, ministro Frattini! signor presidente , con gli emendamenti in esame, che prevedono la partecipazione, oltre che di soggetti pubblici, anche di soggetti privati non-profit, vi offriamo un ulteriore possibilità. massima disponibilità, quindi, nel rendere tali enti oltre che istituti delle istituzioni nazionali e locali, anche istituti delle espressioni più vive della società. credo che il privato non-profit potrebbe essere considerato, dal momento che il decreto legislativo numero 229 ha posto le istituzioni pubbliche e quelle non-profit sullo stesso piano per quanto riguarda i diritti e i doveri di solidarietà, almeno in una fase iniziale, un partner da sperimentare per verificare se realmente questa vostra trovata delle fondazioni funziona. se non accoglierete questo emendamento e non ci sarà un ripensamento, vorrei allora chiedere a quella componente cattolica del Polo, che giustamente si straccia le vesti quando si tratta della ricerca e del rispetto dei limiti della ricerca, che peraltro condivido, quali saranno le garanzie offerte quando i privati, senza alcun criterio, come nei contenuti di questa legge, avranno e manifesteranno dentro questi istituti determinate esigenze per svolgere determinate ricerche? quali saranno gli strumenti che avrete a disposizione per impedire che si applichi il principio per cui tutto ciò che è possibile, è lecito e non ha nessun limite etico? quali saranno gli strumenti che avrete a disposizione, dal momento che state privatizzando le sole istituzioni pubbliche di cui disponete? secondo interrogativo: quando qualcuno di voi, che ha qualche dubbio, viene avvicinato, ci dice: non vi preoccupate, questo è un modo per prendere i finanziamenti delle fondazioni bancarie. vorrei allora sapere: a queste fondazioni bancarie quante cose volete far fare? le infrastrutture del ministro Lunardi si faranno con i fondi delle fondazioni bancarie, i beni culturali si faranno con i fondi delle fondazioni bancarie, la ricerca si farà con le risorse delle fondazioni bancarie, gli ospedali e le fondazioni private degli ospedali si faranno con i mezzi delle fondazioni bancarie. quante risorse pensate che abbiano le fondazioni bancarie? non vi sorge poi il dubbio che questa sia la seconda operazione Crispi della storia dello Stato italiano? vi ricordate quando la legge Crispi trasformò tutto il volontariato, l' associazionismo e la beneficenza presente nella società civile in istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza? vi ricordate quanti anni sono stati necessari per restituire alla società ciò che le apparteneva? voi che avete svolto la campagna elettorale incentrandola sul principio di sussidiarietà, rastrellate le risorse delle comunità locali per finanziare quel settore pubblico al quale non avete destinato neanche una lira, nell' ambito dell' ultima legge finanziaria , e che per di più regalate ai privati. ma quale coerenza pensate che vi sia? credete davvero che quei medici del policlinico saranno solo quelli e che si fermeranno ad oggi? non state avvertendo che da parte di tutti i sindacati e da parte di tutte le componenti universitarie sta avvenendo una forte reazione nei confronti della svendita di uno dei patrimoni più importanti di questo paese? ripensateci, perché noi queste cose non le faremo passare. approvatele qui, con la vostra arroganza di maggioranza, e non passeranno nella società di questo paese! chiedo di parlare. no! signor presidente , visto che ci sottoponete a questi tour-de-force... sì, sì, cari, sì, sì, c' è da chiedersi per quale motivo avete tanta fretta, quali sono i clienti che dovete pagare, perché avete avuto tanta fretta prima per curare gli interessi vostri ed ora per curare così male gli interessi nostri e di tutti cittadini italiani. la pregherei, presidente, di stare attento quando qualcuno chiede la parola, perché io adesso sono costretta... signor presidente , avevo chiesto di parlare prima, quando stava intervenendo l' onorevole Battaglia, e successivamente mentre parlava l' onorevole Mascia. adesso sono costretta ad utilizzare i miei cinque minuti per due argomenti. il primo argomento riguarda questo emendamento. noi constatiamo che la commissione, presentando questo emendamento, ha accolto una richiesta molto forte proveniente dalle città metropolitane, nelle quali hanno sede gli istituti di ricovero a carattere scientifico. questi ultimi non si sono accontentati del fatto che venisse specificato il termine « organi centrali e locali » , ma hanno chiesto che fossero chiamati per nome affinché, in modo particolare, fossero coinvolti i comuni. credo questa sia una buona cosa perché, quanto meno, le comunità locali vigileranno — ci auguriamo almeno quelle del centrosinistra — su questo scempio che state facendo della sanità pubblica. gli altri due minuti li uso invece per parlare dell' emendamento precedente che avete respinto. capisco che il ministero della Salute voglia vigilare attraverso un organismo formato da personalità scientifiche imparziali e quant' altro. vorrei capire, poi, con riferimento alla lettera e) di questo provvedimento, cosa ci sia nella mente del ministro Frattini, perché certamente nella mente di Sirchia penso non ci sia nulla, perché non si vede mai! se non per le dichiarazioni che rilascia. vorrei sapere cosa ci sia nella mente del ministro Frattini che insieme a Tremonti è il vero ministro della Sanità di questo paese: quello perché non dà i soldi e questo perché svende e privatizza. lo diciamo con rammarico perché l' autonomia che eravamo riusciti a far ottenere alla politica sanitaria di questo paese voi l' avete tutta svenduta al ministro del Tesoro ed al ministro della funzione pubblica . questa è una cosa molto grave. quando le regioni vogliono parlare con il Governo vanno da Frattini o da Tremonti, nessuno va da Sirchia, se ci vanno, qualche volta, ci vanno per andare in suo soccorso! è così che sta avvenendo, se non lo sapete informatevi! ma i cittadini se ne sono già accorti. vorrei sapere, dalla mente giuridicamente perversa del ministro Frattini, cosa significa prevedere strumenti che valorizzino e tutelino... a voi non interessa capirlo? votate a scatola chiusa? votate così senza sapere quello che fate? dicevo che vorrei sapere dal ministro Frattini cosa significa prevedere strumenti che valorizzino e tutelino la proprietà dei risultati scientifici, ivi compresi la costituzione e la partecipazione ad organismi ed enti privati anche aventi scopo di lucro (precisiamolo, se tante volte qualcuno pensasse che i privati non hanno scopo di lucro! sempre nella mente dei mecenati del ministro Sirchia) operanti nel settore della ricerca biomedica e dell' industria (pure: privati, scopo di lucro!) con modalità atte a salvaguardare la natura non-profit delle fondazioni. ma cosa significa questa roba qua? ce lo volete spiegare? se lo sapete, spiegatecelo! lo sapete voi che cosa vuol dire questa cosa? spiegatela! ministro Frattini, ce la spiega per favore? ci porta un esempio, come noi abbiamo portato l' esempio della Tosinvest; ci dice per nome e cognome cosa intende nella sua mente, questa volta anche politicamente perversa, nel fare un' operazione come questa? perché non ce lo spiega. chiedo di parlare sull' ordine dei lavori . signor presidente , per come si sono svolti i lavori questa mattina, ritengo assolutamente indispensabile che il ministro intervenga non alla fine, ma subito: è necessario un chiarimento. sul numero di febbraio 2002 della rivista Riflessi, destinata ai viaggiatori di Trenitalia, si leggono queste parole. pregherei il ministro Sirchia di ascoltare, per cortesia. visto che si tratta di un' intervista rilasciata dal ministro, vorrei capire... vorrei capire se il ministro smentisce o conferma questa intervista che...... che è dirimente per andare avanti con i lavori. ripeto: si tratta del mensile Riflessi, destinato ai viaggiatori di Trenitalia, numero di febbraio 2002. il titolo dell' intervista è « passione salute » . il ministro, finalmente, spiega ciò che non siamo riusciti a farci spiegare qui: cosa intenda per fondazioni. il ministro dice nell' intervista: « il modello che ho proposto nella manovra finanziaria per l' anno 2002 è quello di affidare a fondazioni di diritto pubblico la proprietà degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico... » è un intervento sull' ordine dei lavori , signor presidente . concludo se lei mi fa concludere. « ... istituti di ricovero e cura a carattere scientifico per aumentarne l' efficienza... » « ... e ridurne i buchi nei bilanci; la gestione, invece, potrebbe essere affidata a società private. Stato, regione, università e comuni, presenti nel Consiglio d'amministrazione della fondazione, garantirebbero la missione pubblica dell' ospedale, coprendo i disavanzi che questa comporta nella gestione » . vorrei sapere se smentisca o no. sì, continuate pure, non c' è mica problema, tanto i girotondi li faccio la domenica mattina. signor presidente , però, nel minuto a mia disposizione, prego i colleghi di fare silenzio. il ministro ci deve dire se è vero che la fondazione di diritto pubblico , che non esiste, quindi, la fondazione di diritto privato è concepita in modo tale per cui la gestione è dei privati, mentre la regione, il comune e l' azienda sanitaria locale coprono i disavanzi che la gestione comporta, e se, oltre agli istituti, si procederà anche nei confronti di tutti gli altri 135 ospedali di eccellenza. vogliamo sapere se questa forma mista serva a far conseguire un profitto ai privati e a far sì — come è scritto nella sua intervista — che le regioni, le province, le aziende sanitarie locali, nonché i comuni, paghino i disavanzi di quella gestione. qui, c' è scritto così; ministro, conferma o no? signor presidente , questo minuto lo spenderò per dire che — non avendo ricevuto alcuna spiegazione da parte del ministro e permanendo tutti i motivi di opposizione che ho già esposto — esprimeremo un voto contrario sull' articolo 22. le uniche parole pronunciate dal ministro su tale aspetto sono state quelle dedicate ai passeggeri di Trenitalia, con le quali si è detto che tali fondazioni serviranno a dare la gestione ai privati e che all' interno dei consigli di amministrazione saranno presenti università, regioni e comuni, enti che dovranno, tutti, coprire il disavanzo delle stesse fondazioni, in modo da evitare che l' opportunismo di profitto dei privati — è scritto qui — non ricada sugli ammalati. quindi, tali fondazioni servono ad aumentare l' indebitamento del fondo sanitario nazionale . queste sono le parole del ministro, le uniche ascoltate, le uniche scritte, perché qui non ne ha pronunciate altre. queste, pertanto, fanno fede. sarò ritardata culturalmente, ma non riesco a capire il termine mecenate. qualcuno mi spiega cosa significhi mecenate oggi, nel 2002? forse è una cosa diversa da quella che prima ho cercato di esprimere e che il ministro ha espresso ad un giornale, cioè socializzare le perdite e privatizzare gli utili. se, invece, l' apporto di finanziamento privato che andrà alle fondazioni di diritto privato — perché di diritto pubblico nel nostro ordinamento non ne esistono — è una cosa diversa da chi ha queste intenzioni, per cortesia chiamateli per nome e cognome. chi sono i mecenati italiani disponibili ad un apporto di finanziamento in una fondazione privata, cioè a portare del capitale, rinunciando a farsi coprire le perdite dal pubblico e ad ogni forma di profitto? diteci chi sono, per favore! signor presidente , io credo che questo emendamento... signor presidente , li lasci divertire. hanno pochi motivi per farlo, cosa vuole... dunque, l' emendamento Mosella 25.2 chiede di essere un po' più sicuri; infatti, si prevede che i finanziatori delle campagne di educazione sanitaria non appartengano al settore commerciale o di produzione di prodotti, presidi, strumentazioni, tecnologie sanitarie nonché di prodotti farmaceutici. credo sia sacrosanto chiedere di esprimere un voto favorevole sull' emendamento Mosella 25.2. mi domando se si sia disponibili ad accettare per campagne di educazione alla salute finanziamenti che provengono da questi settori commerciali e di produzione. se lo si accetta, io faccio un po' di fatica a pensare che ci siano mecenati multinazionali, nelle case farmaceutiche o nel settore di produzione dei presidi e delle tecnologie sanitarie, così disinteressati sui risultati delle campagne di educazione sanitaria che loro stessi finanziano. quindi, chiedo di esprimere un voto favorevole. vorrei capire se ci è chiaro cosa stiamo facendo. signor presidente , questo ordine del giorno , così come riformulato, potrebbe anche essere condiviso se il Governo non avesse espresso parere negativo su tutti quegli emendamenti che esplicitavano il conflitto di interessi . la dicitura generica: « possono dar luogo a conflitti di interesse » proposta da un Governo che non ritiene in conflitto di interessi le case farmaceutiche e gli imprenditori privati che operano nel settore sanitario — gli emendamenti al riguardo sono stati, infatti, respinti — ci insospettisce. ministro Sirchia, a proposito di cultura, la cultura di questa maggioranza e di questo Governo sul conflitto di interessi la conosciamo bene, consentiteci quindi di non fidarci troppo. se si accetta l' inciso per cui si troveranno in conflitto di interessi , per esempio, le case farmaceutiche, le cliniche o gli ambulatori privati, allora noi accettiamo, la riformulazione proposta dal Governo. ma se non vi è un' esemplificazione e ci si limita a parlare di conflitto di interessi , vista la vostra stravolgente cultura in questa materia, non ci fideremo ed insisteremo per la votazione per vedere fino a che punto arriverete nell' accettazione di questo ordine del giorno . naturalmente al Senato il suo contenuto verrà ripresentato in un emendamento. sì, signor presidente ; posso anche accettare il tono confidenziale del sottosegretario Cursi (non sono queste le cose che ci dividono, sono ben altre), ma mi pare evidente che, nel momento in cui il Governo rifiuta queste esemplificazioni, vuol dire che non rifiuterà, come partecipazione alla fondazione privata per la gestione degli IRCCS, le case farmaceutiche e i proprietari delle cliniche private adiacenti agli istituti di ricovero e di cura a carattere scientifico. grazie per la vostra cultura sul conflitto di interessi !