Rosy BINDI - Deputato Opposizione
XIV Legislatura - Assemblea n. 116 - seduta del 14-03-2002
Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione
2002 - Governo II Berlusconi - Legislatura n. 14 - Seduta n. 116
  • Attività legislativa

signor presidente , prendo la parola anche se ritengo abbastanza singolare che una discussione così importante, che riguarda uno dei pezzi più importanti del nostro sistema sanitario , abbia luogo in assenza del ministro della Salute di questa nostra Repubblica. trovo davvero molto grave l' assenza del ministro e mi domando, signor presidente , se non sia il caso che lei intervenga per assicurare una reale interlocuzione del ministro con un' opposizione che ha presentato molti emendamenti, che con il ministro cerca un confronto che non riesce ad avere e che a questi domanda chiarimenti (non per se stessa , evidentemente, ma per i cittadini). invece, al confronto in Parlamento, il ministro preferisce le interviste e gli annunci fatti sui giornali, mentre si affida ad una delega omnibus la riforma di uno dei settori più qualificanti del nostro servizio sanitario nazionale (sostanzialmente, si dà mandato al Governo di riformare gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico istituendoli in fondazioni di diritto privato). ai predetti istituti — ripeto, uno degli elementi più qualificanti del nostro sistema sanitario — l' ordinamento affida una funzione di estrema importanza. invero, come tutti sanno, la forza di un sistema sanitario si misura in base alla sua autonomia nei confronti dei vari interessi e nei confronti della stessa ricerca che, nel mondo ed anche nel nostro paese, viene condotta dai privati o dalle università. tutti i sistemi sanitari moderni, però, si avvalgono di strumenti per valutare la congruità dei risultati della ricerca al perseguimento degli obiettivi di salute della popolazione. infatti, non tutti i risultati della ricerca di base sono necessariamente utili agli obiettivi e non tutti lo sono in relazione al fatto che si devono raggiungere i risultati anche con il corretto utilizzo delle risorse. per cui, i sistemi sanitari moderni hanno a disposizione proprie strutture di ricerca, ma soprattutto di valutazione della ricerca, anche delle altre istituzioni. e in tutti i paesi del mondo queste strutture hanno una natura propriamente pubblica, sono finanziati dal denaro pubblico . cito per tutti gli USA, sistema più privatizzato al mondo: l' istituto per la sanità, l' NIH (national Institute of Health ), viene finanziato dal Congresso ogni anno; ad esso il Congresso, ogni anno — neanche il Governo, ma il Congresso degli USA — , affida determinati obiettivi da perseguire. si tratta di un' istituzione molto forte che opera nei confronti dell' industria e anche nei confronti dell' università americana proprio per dotare il sistema sanitario di una sua autonomia nel perseguimento della strategia della salute degli USA e di tutto il mondo. l' Italia, per la ricerca in campo strettamente sanitario, ha a sua disposizione l' Istituto superiore di sanità e questa rete di istituti ai quali è affidata la funzione di fare ricerca, di valutare la ricerca e di fare anche sperimentazioni gestionali ed assistenziali avanzate da trasferire in tutto il settore sanitario. per questi istituti, nella consapevolezza anche della pochezza dei finanziamenti pubblici dati alla ricerca nel nostro paese, è già previsto un canale privatistico. forse, non tutti sanno che gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico in Italia sono 30, di cui 15 pubblici e 15 privati, ai quali ogni anno vengono assegnati, non in base alla natura ma in base a risultati effettivi della loro ricerca, i finanziamenti della ricerca sanitaria con un criterio assolutamente uguale sia per i pubblici sia per i privati. tutto questo avviene perché si è consapevoli da tempo che il sistema sanitario , il sistema della ricerca necessita anche dell' integrazione, dei finanziamenti e anche dei modelli gestionali che possono venire dalla struttura privata. che cosa si fa con questo provvedimento? si istituisce un sistema che non ho nessuna preoccupazione a definire mostruoso. perché mostruoso? perché accanto a ciò che è pubblico e a ciò che è privato si realizza una forma mista di pubblico-privato che va a toccare non gli istituti privati ma gli istituti pubblici, senza stabilire peraltro nessun criterio di incompatibilità, di conflitto di interessi del capitale privato che affluirà nella fondazione privata. ma ci rendiamo conto del mostro che stiamo mettendo in piedi? il privato in sanità in Italia già c' è, e, secondo le leggi della nostra Repubblica, è un privato che risponde, come il pubblico, a criteri di autorizzazione e di accreditamento (in maniera particolare c' è in questo settore, da anni). l' istituto San Raffaele di Milano prende più finanziamenti del policlinico di Milano, perché fa ricerca migliore, perché abbiamo realizzato un sistema di integrazione tra pubblico e privato. che cosa si fa con questo provvedimento? si chiama il 49 per cento del capitale privato a far parte di una fondazione di diritto privato nella quale vengono trasformati gli istituti pubblici, privando il nostro sistema sanitario di qualunque strumento pubblico libero, autonomo e indipendente per valutare i risultati della ricerca e per avviare sperimentazioni innovative nel sistema sanitario . tutto questo è di una gravità enorme; ed è altrettanto grave che non se ne rendano conto i parlamentari della maggioranza, che hanno sempre fatto riferimento, nei loro programmi, a principi di solidarietà, che rivendicano la tradizione della destra sociale, oppure che non se ne rendano conto i parlamentari di tradizione democristiana, che rivendicano giustamente di aver dato vita in questo paese ad un grande servizio sanitario nazionale, improntato sulla libertà, sull' autonomia, sul finanziamento pubblico, sull' uguaglianza e sulla solidarietà. possibile che non si rendano conto che togliere al sistema sanitario questa forza di autonomia significa condannarlo ad essere assolutamente dipendente dai risultati della ricerca e dalle sperimentazioni che verranno fatte da chi ha commistioni di interessi dentro il sistema pubblico? noi siamo davvero molto preoccupati, e siamo preoccupati anche del fatto che, signor presidente , questo dibattito avvenga in un momento nel quale, ancora una volta, la maggioranza non garantisce il numero legale ; che in Aula ci siano meno persone di quando si vota per negare l' autorizzazione a procedere nei confronti di Previti: questa è la sensibilità di questa maggioranza su questi problemi. ciò è davvero molto grave. inoltre, ci chiediamo a cosa giovi tutto questo e ci rispondiamo che, forse, servirà ad avere maggiori possibilità di flessibilità e di sperimentazione di nuovi modelli, ma non è così, perché tutto questo c' è già nell' attuale riforma sanitaria e c' era, soprattutto, in quel provvedimento, già approvato dalla Camera dei Deputati , di riforma degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico. quindi non è questo il fine, perché, tra l' altro, tutte le aziende sanitarie, oggi, hanno esternalizzato tutti i servizi ausiliari delle aziende sanitarie locali. ma cos' è che si vuole privatizzare? qui si vogliono privatizzare i servizi sanitari ; si vogliono dare in gestione a privati (che fanno affluire nella fondazione di diritto privato i propri capitali) settori sanitari degli ospedali, degli istituti e della ricerca. ci rendiamo conto di quali saranno le conseguenze? si dice che non ci sono finanziamenti. certo! non avete previsto una lira nell' ultima legge finanziaria ! avete diminuito i finanziamenti per la ricerca come pure i finanziamenti per l' edilizia sanitaria e per l' innovazione tecnologica . questo è molto grave. ed allora si va a cercare il capitale privato! tutte le sperimentazioni pubblico-privato che si sono realizzate in questi anni nel nostro paese, in virtù di una legislazione già vigente, ci consentono di vedere quale tipo di risultato abbia dato tutto questo: l' affluenza del capitale privato è sempre molto bassa perché non si vuole rischiare; l' affluenza del capitale privato incide comunque nelle strategie delle istituzioni a gestione mista; l' indebitamento che si realizza nelle istituzioni viene puntualmente scaricato nei bilanci pubblici perché, naturalmente, si dice che si tratta di fondazioni senza fini di lucro e non si può certo arrivare alla chiusura di un ospedale di grande eccellenza come l' istituto dei tumori di Milano! quindi, dovendo scegliere tra il pubblico ed il privato, su chi verranno scaricate le eventuali cattive gestioni che si realizzeranno? sul bilancio pubblico! perché accade questo? perché tutti questi sistemi funzionano quando c' è la concorrenza vera, quando si ha il coraggio di essere liberali fino in fondo, non quando si fanno queste pastette, come in questo caso. se si è liberali fino in fondo, si crea davvero un sistema nel quale c' è la concorrenza ma allora c' è anche la concorrenza dei finanziatori e non si affida tutto il sistema all' unico finanziatore pubblico che deve pagare i debiti del pubblico e i debiti del privato. perché è questo che state facendo! questa è una realtà molto grave. sì, presidente, sto utilizzando il tempo a disposizione del mio gruppo che credo non sia ancora terminato. ancora qualche minuto e concludo. e quanto è? traggo immediatamente le conseguenze dicendo che è chiaro ed evidente che voi state introducendo in maniera surrettizia, un sistema assicurativo, perché il sistema che voi state, a piccoli passi, introducendo regge soltanto se c' è la pluralità dei finanziatori, se il pagante non è soltanto uno e cioè la fiscalità generale ed il fondo sanitario nazionale . questa è la strada per le assicurazioni private. abbiate il coraggio di dirlo agli italiani! voi non glielo direte ma glielo diremo noi. è chiaro che la mobilitazione che si è già aperta in tutti gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pubblici del nostro paese (a Genova, a Milano, nel Lazio, nelle Marche) è una mobilitazione che avrà il nostro sostegno e che vi invitiamo ad ascoltare. avrei voluto che il ministro fosse presente in Aula perché egli ha detto, più d' una volta, che tutto questo sarà sperimentale per due anni e relativo soltanto a tre istituti. siete disponibili a tentare almeno questa strada, a vedere almeno da vicino che cosa succede, quali risultati comporta, o avete davvero deciso di togliere ogni riferimento pubblico alla ricerca ed ai punti di eccellenza nel nostro paese? traetene le conseguenze da subito, altrimenti saranno gli elettori a farlo, e molto presto.