Rosy BINDI - Deputato Opposizione
XIV Legislatura - Assemblea n. 109 - seduta del 05-03-2002
Sanità e ordinamenti didattici universitari
2002 - Governo II Berlusconi - Legislatura n. 14 - Seduta n. 109
  • Attività legislativa

signor presidente , avevo deciso di non intervenire... guardate che ho tempo, non ho problemi, quindi state tranquilli. avevo deciso di non intervenire perché francamente è un po' difficile decidere di usare tutti gli strumenti che la funzione di parlamentare ci assegna di fronte a provvedimenti così poveri da parte del Governo. qualche volta viene la voglia di risparmiarsi: risparmiare la voce, risparmiare l' intelligenza, risparmiare la passione. infatti, non vale la pena di prendere la parola su un provvedimento che, come veniva prima sottolineato, potrebbe chiamarsi proroga. proroga di cosa? di tutto. perché, onorevole Cuccu, onorevole Massidda, onorevole relatrice, presidente di Commissione, capigruppo in Commissione, responsabile per la sanità di Forza Italia e degli altri partito della maggioranza? perché avete annunciato e continuate ad annunciare al paese una grande controriforma della riforma del centrosinistra e non siete capaci di farla! vi spiego perché non siete capaci di farla e perché siete costretti a ricorrere allo strumento della proroga: il vostro ministro ha presentato un disegno di legge per togliere l' esclusività di rapporto dei medici e si è trovato davanti il muro delle regioni e — udite, udite — il muro dei sindacati. essi hanno invaso gli ospedali, le farmacie, i laboratori dei medici di famiglia per far firmare da tutti i cittadini un appello al ministro della Salute perché non venga privatizzato il servizio sanitario nazionale, perché non venga privatizzato il rapporto di lavoro dei medici e perché si assicuri a questo paese il diritto alla salute sancito dalla Costituzione. vi siete trovati contro quelle stesse categorie che andate a solleticare con qualche privilegio ed è per questo motivo che continuate a presentare proposte di proroga, a fare ancora i piaceri a qualche nicchia dei vostri elettori. vi si sono rivoltati contro il servizio sanitario nazionale, gli operatori più seri, il mondo universitario, gli infermieri, le professioni sanitarie e, soprattutto, i cittadini: per tale motivo, continuate ad annunciare una controriforma e non la fate! non la fate perché il servizio sanitario nazionale si basa su un principio e anche su un punto di incontro tra l' interesse generale del paese — la tutela del diritto alla salute di tutti i cittadini — e la tutela anche degli interessi di coloro che vi lavorano. so che cercate di sollecitare i privilegi corporativi di alcune parti dei medici italiani ma, per fortuna, in questi anni, anche se con difficoltà, essi hanno accettato l' esclusività di rapporto, si sono resi conto che, se va al macero il servizio sanitario nazionale, va al macero anche la loro professione. va al macero anche il punto di incontro tra il diritto del cittadino e l' esercizio deontologico di una professione che è scritto nel giuramento di Ippocrate, che, certamente, non viene garantito da quel sistema assicurativo che state introducendo, a partire dalla Lombardia. andate a domandare ai medici italiani se vogliono davvero smantellare quel servizio sanitario nazionale come state facendo voi e lo state attuando partendo dalle privatizzazioni. per quale motivo tutte le organizzazioni sindacali , tutte quelle dell' ospedale San Raffaele , hanno scritto al ministro e a tutti i parlamentari per dire che non vogliono la svendita e la gestione mista di un grande ospedale, nel quale, peraltro, sono stati spesi solo un anno fa più di 100 miliardi per comprarlo ed assicurarlo alla struttura pubblica e voi state facendo una gestione mista con la persona dalla quale l' avete acquistata un anno fa: vergogna! anche il ministro è in conflitto di interessi perché è un dipendente del policlinico di Milano ed è andato a fare dello stesso una fondazione privata con il presidente Formigoni: si tratta di un altro conflitto di interessi ! questi siete voi! tuttavia, non ve lo permetteremo; presentatelo un disegno di legge ! abbiate il coraggio di dirlo che volete smantellare una grande conquista di civiltà in questo paese! non ce la fate perché anche tra di voi siete divisi. andate avanti a piccoli mezzucci, a piccoli colpi di mano, facendo, di fatto, finire nel silenzio questa grande conquista di civiltà. tuttavia, ci penseremo noi a dire all' Italia come stanno le cose e adesso i prossimi girotondi saranno intorno agli ospedali: vedrete quanta gente ci verrà!