Nichi VENDOLA - Deputato Opposizione
XIII Legislatura - Assemblea n. 815 - seduta del 28-11-2000
2000 - Governo VII De Gasperi - Legislatura n. 1 - Seduta n. 728
  • Comunicazioni del governo

signor presidente , siamo così pochi e a riflettori spenti che credo non vi sia il rischio di un dibattito sulla spinta propagandistica. il presidente Fitto è per me un avversario di prim' ordine; lo combatto e l' ho combattuto con lealtà, ma con molta durezza e, proprio la durezza di questo confronto politico mi rende oggi molto vicino al presidente Fitto e resto turbato da una delle cose più terribili che possa accadere: l' idea che la violenza fisica possa surrogare il confronto politico e mettere a tacere, silenziare, come si dice con un orribile neologismo, il primato delle parole, della dialettica. questo episodio di violenza accaduto ieri a Bari non è solo un' offesa insopportabile a una persona, alla più importante carica istituzionale, ma è anche un atto lesivo del diritto alla lotta per migliaia di lavoratori che vivono in una situazione di acuto disagio sociale. è vero, la Puglia nel suo complesso è un po' meno libera dopo questo episodio e devo dire che avverto, con molta preoccupazione, una sorta di difficoltà in più per chi già oggi, signor ministro dell'Interno , vive una situazione di disagio enorme ad esprimere determinate condizioni. mi riferisco, ad esempio, a quei lavoratori che non sono stati tutti partecipi, grazie a Dio , dell' episodio di violenza e che, occorre ricordarlo, sono stati licenziati in una riunione della Giunta regionale . domani si riunirà il Consiglio regionale e sarà molto importante sentire anche la ricostruzione dei fatti dal punto di vista della dinamica di una riunione, quella che ha determinato quei licenziamenti, dal punto di vista dei legami all' interno della compagine di Governo pugliese con quella parte di lavoratori socialmente utili . però attenzione a criminalizzare un arcipelago di profili professionali che sono di una straordinaria complessità! incontro ogni giorno delegazioni di lavoratori socialmente utili ed è difficile immaginare quanti mondi esistano dietro questa etichetta così rattrappita e con quanta delicatezza dobbiamo affrontare la questione. ho ascoltato gli interventi dei colleghi del centrodestra e mi ha colpito il racconto dello stillicidio di violenze che ciascuno può narrare; naturalmente, mi colpisce perché io ed i colleghi di quest' altra parte nell' Aula siamo portatori di altrettante informazioni, di un altro stillicidio di segno opposto. allora, però, vi è un problema che non è soltanto del ministro dell'Interno o delle forze di polizia , ma è un problema della politica, la quale ha una responsabilità in più se nel paese il clima si sovraccarica e se da tanti lati si ha la sensazione che si apra un varco all' incedere di azioni teppistiche, squadristiche o violente. da ultimo — mi rivolto all' onorevole Tatarella perché, nello scontro politico, vi è una consuetudine alla franchezza — due brevissime osservazioni: a che serve in una città anche difficile come Bari, mettere in discussione, come è stato fatto da settori del suo partito, onorevole Tatarella, l' operato di un questore che abbiamo apprezzato nel lavoro svolto a Reggio Calabria e che cominciamo ad apprezzare in quello che esercita nella città di Bari? si tratta di una critica, attualmente infondata, che può privare di autorevolezza una delle funzioni più delicate nel controllo dell' ordine pubblico . seconda osservazione: nella vicenda di ieri mattina non vi è neanche l' ombra di un centro sociale che abbia alcun rapporto con quella violenza. attenti: dobbiamo fare in modo che il disagio, anche quello incarnato dal territorio di confine rappresentato dai centri sociali , possa incontrare le strade della democrazia, della giusta rivendicazione al conflitto. un atteggiamento di demonizzazione, a volte senza la prova che vi sia stata un compartecipazione ad atti di violenza, può spingere soltanto i settori più facinorosi di questo universo così magmatico a prendere il sopravvento ed allora davvero potrebbero venire giorni un po' più preoccupanti per tutti noi.