Umberto BOSSI - Deputato Opposizione
XIII Legislatura - Assemblea n. 777 - seduta del 26-09-2000
Ordinamentto federale della Repubblica
2000 - Governo II Amato - Legislatura n. 13 - Seduta n. 777
  • Attività legislativa

signor presidente , così piano, piano, la maggioranza è riuscita a preparare il suo manifesto elettorale. il popolo bue, il popolo miope, finalmente potrà pensare che anche la maggioranza è federalista, che anche i comunisti sono federalisti e tutto, naturalmente, giusto in tempo per la campagna elettorale che va ad iniziare, nella quale il circo equestre della sinistra darà spettacolo di mirabili trasformazioni illusionistiche, del mondo alla rovescia, insomma. un centralismo che, oplà, è diventato federalismo, una famiglia che, oplà, è diventata la famiglia omosessuale , un' adozione dei bambini che, oplà, viene concessa alle famiglie omosessuali . questa è la politica della sinistra, in Europa ma con un sostegno locale. un circo Barnum....... di piacioni degni del proscenio. ad una Costituzione vecchia e malandata se ne vuole sostituire una peggiore, da Repubblica comunista, una Costituzione nella quale, soprattutto, viene tolta ogni flessibilità, dove tutto sia bloccato nel peggioramento, dove il gioco giacobino, stalinista — si dovrebbe dire — possa esaltarsi e trionfare in una specie di vendetta contro la democrazia e la libertà. in realtà il significato unico di questa antiriforma è quello di dare appiglio alla Corte costituzionale per impedire i referendum sulla devoluzione sperando così di far saltare anche il motivo principale dell' accordo tra Lega e Polo. al medesimo progetto di divisione fra Lega e Polo la maggioranza lavora con la riforma elettorale al Senato. improvvisamente dopo anni che predicavate a favore del maggioritario, che ci spiegavate — penso in particolare a D'Alema — che i partiti dovevano morire mostrando con queste parole la vera natura corrosiva e antipopolare delle vostre scelte, dall' oggi al domani vi convertite al sistema elettorale tutto proporzionale che naturalmente separa i partiti e impedisce le coalizioni. certo, vi dà fastidio la coalizione Polo-Lega; fa male, naturalmente a voi. non volete i referendum popolari della devoluzione, l' abbiamo capito che siete democratici. abbiamo capito quanto considerate il popolo e quello che pensate della società. ebbene, sappiamo queste cose da sempre. dovete prendere atto di quanto segue: da oggi siamo in campagna elettorale e da oggi è vietato cambiare la legge elettorale . non è più questione di metodi e di forme, ma di tempi. la legge elettorale in campagna elettorale non la modifica neppure Milosevic. a questo proposito devo dire anche alla Lega, ma lo dico soprattutto a qualche alleato della Lega, che si è illuso che il potere si eserciti dentro il palazzo con i vecchi metodi consociativi della trattativa e del veleno, che quei metodi non valgono più. erano i metodi di quando la vecchia politica viveva protetta dal muro e dal debito pubblico ; viveva di rendita e ce n' era per tutti, sinistra compresa, a proposito di ladri! ebbene, oggi la politica non vive più a valle del muro e del debito — è questo il cambiamento — e l' esercizio del potere per chi non ce l' ha non è più possibile alla vecchia maniera. mi preoccupa il fatto che anche i nostri alleati siano stati possibilisti con l' avvio di questa legge sul federalismo, il federalismo alla Stalin, il federalismo alla comunista. alla fine spero che tutti abbiano constatato che non un solo emendamento del Polo e della Lega è passato; hanno applicato lo spoils system degli emendamenti degli altri, i famosi democratici! penso davvero che la Lega, i nostri alleati, il popolo debbano sapere che il potere di questi tempi o lo si conquista o lo tengono gli altri senza sconti. ebbene, in questo momento — un momento di campagna elettorale — probabilmente bisogna mettere qualche marcia in più e reagire con decisione a ciò che sta avvenendo oggi in quest' Aula, che avverrà domani in Senato, e così via . cercano semplicemente di rompere l' accordo tra Lega e Polo, perché, se c' è quell' accordo, se ne vanno a casa quei signori, quei « democratici » , quei « federalisti » ! alla fine dobbiamo prendere atto che la maggioranza con questa legge sentenzia che non bisogna mai seguire la natura, che non bisogna mai lasciare che le naturali predisposizioni degli uomini alla libertà e alla democrazia possano trovare la via per esprimersi in istituzioni adeguate. prendiamo atto di questo e ci prepariamo a combattervi senza tentennamenti già dalla finanziaria elettorale, già dalle 350 mila lire in busta paga che avete promesso: lì vi aspettiamo, a fine anno , stalinisti!