Pier Ferdinando CASINI - Deputato Opposizione
XIII Legislatura - Assemblea n. 714 - seduta del 28-04-2000
2000 - Governo II D'Alema - Legislatura n. 13 - Seduta n. 714
  • Comunicazioni del governo

signor presidente , c' era una volta nella politica italiana la favola di Biancaneve e i sette nani: un grande partito di sinistra con i suoi alleati minori, devoti e qualche volta brontoloni. oggi Biancaneve esce di scena, o così almeno sembra, ma lei con il suo Governo non è il principe azzurro che assicura il lieto fine di questa legislatura e neppure di questa maggioranza. lei si è rivolto alla sua coalizione promettendo di tutto e di più: più centro e più sinistra, più flessibilità e più concertazione, più modernità e più tradizione, più sicurezza e più immigrazione. nel ricco catalogo delle sue promesse ha stipato un programma ecumenico, un programma che richiederebbe il tempo di una legislatura e forse più, ma questa è una legislatura che finisce e non che comincia. lei dovrebbe saperlo bene, dato che questa legislatura l' ha percorsa per intero in posizioni di responsabilità. a noi, all' opposizione, ha indicato un traguardo, quello di un capo di governo eletto direttamente dai cittadini ed è qui, forse, tra le tante contraddizioni del suo programma, quello che stride di più: lei infatti, signor presidente del Consiglio , esce dal cappello del prestigiatore ed arriva a Palazzo Chigi sospinto da un' alchimia di palazzo senza che nessun elettore abbia mai dato il suo voto alla persona e al suo Governo e poi ci viene a dire, come ha ripetuto pochi minuti fa in quest' Aula, che non chiede — bontà sua ! — le dimissioni del sindaco di Bologna Guazzaloca solo perché in quella città il voto popolare è stato difforme. ma, presidente del Consiglio , io direi che si dovrebbe svegliare perché il sindaco di Bologna è stato votato dai cittadini di quella città, mentre lei non è stato votato da nessuno! e se siede su quella poltrona, è per un' alchimia di palazzo, è per il trasformismo parlamentare, che ha biasimato, anche se forse ha dimenticato, dopo averlo biasimato, che ne è protagonista e l' usufruttuario maggiore. lei cerca una maggioranza in questo Parlamento perché sa bene che non dispone di una maggioranza fra i cittadini, ma è proprio questa la radice della malattia politica che ci attanaglia. quando il gioco di palazzo va da una parte ed il consenso dei cittadini va dalla parte opposta, quando i governi nascono dalla paura dell' elettorato anziché dalla sua investitura, quando le istituzioni non sanno più ascoltare il richiamo del paese, allora si produce una ferita nella democrazia, uno strappo nel tessuto della nostra convivenza civile e politica. io dico che si poteva, e si doveva, restituire la parola ai cittadini oppure, se davvero si volevano cambiare le regole del gioco , si poteva tentare la strada difficile di un Governo che non fosse parte in causa, che non fosse l' arma di uno schieramento contro l' altro; invece, avete avuto paura degli elettori e anche di un rapporto diverso con l' opposizione. questa paura vi tiene insieme ogni giorno più faticosamente e nello stesso tempo vi condanna ogni giorno più inesorabilmente. la crisi che ci ha portati fin qui non riguarda né un timoniere né un Governo, bensì un sistema, una politica, quella che la sinistra ha seguito in tutti questi anni. vengono al pettine in questi giorni una volta di più tutti i nodi che non avete saputo sciogliere, da quello della sicurezza e della lotta alla criminalità, per il quale non siete stati in grado di produrre una sola legge o di assumere una sola iniziativa concreta, alla piaga della disoccupazione, che contemplate senza sapere come sanare, allo sviluppo dell' economia, ferma ormai da anni perché voi avete tirato e tenuto ben stretto quel freno a mano di cui fate mostra di lamentarvi. quale credibilità — non lo chiedo ai protagonisti di questa vicenda che ha l' aspetto di una farsa di palazzo, ma ai cittadini italiani — può avere una sinistra che dichiara il proprio fallimento in due settori chiave nella vita del paese: scuola e sanità? quale credibilità può avere un Governo che « scarica » i protagonisti — Berlinguer e Bindi — per quattro anni delle uniche due riforme che la sinistra ha fatto in questo paese: la sanità contro i medici e la scuola contro i professori? credo che il livello della credibilità sia a livello zero. signor presidente della Camera, a me personalmente non interessa nulla se il presidente Amato non vuole ascoltare... fa parte, presidente Amato, della sua mancanza di scrupolo istituzionale non ascoltare, ma non mi interessa, mentre l' unica cosa che mi interessa, altrimenti è impossibile continuare... la ringrazio. non dubito, signor presidente , della sua sensibilità istituzionale. mi riesce difficile credere che tutto cambi o cambi in meglio solo perché è cambiato l' inquilino di Palazzo Chigi . ci riesce ancor più difficile credere che tutto cambi solo perché sono stati messi da parte, un po' alla chetichella, quei ministri che destavano la maggiore impopolarità o il maggior imbarazzo. meno di due settimane fa gli elettori hanno bocciato il centrosinistra e ora rischiano di ritrovarsi un altro centrosinistra, solo perché sembra sacrilega l' idea che tocchi a loro, in una limpida competizione popolare, scegliere il Governo del paese. voi rinviate di qualche mese l' appuntamento con la realtà e, in questi mesi, cercherete di mettere un cerotto sulle vostre ferite e sulle vostre divisioni. vi tenete stretto il potere che vi resta, mano a mano che sentite svanire il consenso popolare. ma in una democrazia la regola è che il potere si fondi sul consenso e non potete sfuggire a lungo a quella regola fondamentale. noi vi neghiamo la nostra fiducia come pochi giorni fa l' hanno negata milioni e milioni di cittadini italiani. vi faremo un' opposizione leale ma forte, chiara e netta; vi contrasteremo con il nostro senso di responsabilità passo dopo passo e giorno dopo giorno. metteremo in campo, come opposizione e come centro cristiano democratico , tutta la nostra passione civile, tutta la forza tranquilla ma imponente delle nostre convinzioni, fino a quando il paese non avrà il Governo che si merita, il Governo che avrà scelto e che avrà votato!