Umberto BOSSI - Deputato Opposizione
XIII Legislatura - Assemblea n. 648 - seduta del 23-12-1999
1999 - Governo II D'Alema - Legislatura n. 13 - Seduta n. 648
  • Comunicazioni del governo

grazie signor presidente . onorevole D'Alema , c' è quasi da complimentarsi con lei perché, pur tra mille traversie, ce la sta facendo a dar vita al suo nuovo Governo. il suo è un grosso impegno, ma non so se alla fine ne sarà valsa la pena, in quanto il prezzo che ha dovuto pagare la sua parte è veramente alto e lo sarà ancor di più quello che pagherà il paese. innanzitutto, mancando i numeri, i suoi hanno dovuto impegnarsi nell' ultimo mese in un pressing a tutto campo che, in certi momenti, ha trasformato il Parlamento in una specie di « mercato delle vacche » ; l' esempio più illuminante e produttivo viene dal partito dell' onorevole Mastella, che in poco tempo è passato da dodici a ventiquattro membri: una vera moltiplicazione miracolosa, come quella nota dei pani e dei pesci! quello di Bagliani è solo il caso più noto...... ma nell' ombra vi sono tanti altri casi simili che riguardano parlamentari di varia provenienza: dalla Lega Nord , ad esempio, vi è arrivato tale Apolloni di Vicenza che, mi dicono, pretenderebbe l' impossibile, cioè la stima e il rispetto dei cittadini, anziché gli insulti! ciò che è grave, onorevole D'Alema , è che la sua parte ha pensato di sfruttare il trasformismo: un grave fenomeno antidemocratico che ha sempre fatto buona compagnia al sistema elettorale maggioritario. fino a qualche anno fa era il sistema politico e sociale stesso che metteva al bando chi tradiva il proprio partito; oggi i trasformisti, questi reietti, sono tollerati o, peggio, ricercati dalla sua parte; sembra di essere ritornati ai tempi di Giolitti, quando compravano i parlamentari nei corridoi, dietro un angolo furtivo o in uno slargo compiacente. dopo novant' anni, insomma, è tornato il sistema elettorale maggioritario e con esso ecco rispuntare la corruzione diffusa da corridoio. la crisi in cui si dibatte da tempo l' Ulivo ha finito per tracimare e ora, anche se per illudersi di potersi salvare con questi metodi, onorevole D'Alema , non avrebbe dovuto dar vita a nessun governo, se questo era il prezzo da pagare. c' è un dato su cui riflettere: da quando l' Ulivo ha vinto le elezioni politiche , la percentuale di coloro che vanno a votare è sprofondata dall' 82 per cento al 50 per cento . è chiaro che nessuno ha più voglia di andare a votare, se la politica è teatrino falso e, adesso, anche corrotto. in questo clima plumbeo, il grande nemico da battere è divenuta l' indifferenza della gente: in questo palazzo, e in generale nei palazzi della politica, vi è la stessa sensazione di impunità che si avvertiva ai tempi del sodalizio democristiano e socialista. una paradossale conseguenza di tale clima è il fatto che questo Parlamento non applichi l' immunità parlamentare nei casi dei reati di opinione: i guai, cioè, vengono solo per chi parla contro il regime. i parlamentari possono fare tutto, tranne che parlare contro o male del « padrone del vapore » e dei suoi amici. parlo per caso personale, in quanto una settimana fa sono stato condannato ad un anno di carcere — condanna sancita dalla Corte di cassazione — per aver detto che bisognerebbe andare a prendere i fascisti casa per casa: una barzelletta, al limite un reato di opinione. compagno D'Alema , quanto sono cambiati i tempi da quando lei tirava le molotov contro la polizia e da quando c' è il Governo delle sinistre! chi lo avrebbe mai detto! nel merito del Governo che nasce, dirò che questo ha gli stessi problemi di quello di prima, lo stesso sostegno infido della compagine e, in più, il veleno della « legione straniera » di Mastella. questo nuovo Governo non potrà certo fare riforme, perché è più debole di quello di prima, che già non riusciva a farle. onorevole D'Alema , sarà costretto a galleggiare senza neppure potersi aggrappare, come nel passato, ad un nuovo « patto della crostata » . perché vuol dar vita a questo Governo? in fondo, con quello precedente certi risultati li aveva raggiunti: si era legittimato a livello internazionale (con la guerra, certo) ed era stato fortunato, perché una guerra che all' inizio si pensava dovesse essere lunga ed insidiosa, per la quale si paventava la necessità di un sanguinoso intervento di terra, si era conclusa prima del previsto, lasciandole l' aureola del saggio e del giusto. tutte balle, certo, ma gli elettori non lo sanno, la gente non sa certo che se lei non si fosse prestato ai bisogni della NATO non ci sarebbe mai stato neppure il primo Governo dell' ex comunista D'Alema . in fondo, per un certo verso, pur con il rischio di subire una mattanza militare, era andata benissimo. ora che non c' è più la lotta di classe , lei aveva saputo comportarsi, ha detto qualcuno, come un democristiano da manuale ed io penso sia esatto. ciò è garanzia di voti. non ha perso tempo a rappresentare, a curare i ceti emergenti o quelli in lotta per la sopravvivenza, come le piccole e medie imprese : no, lei si è collegato al nord con i traffici, cioè con la finanza, e al sud con l' assistenzialismo, in entrambi i casi con ceti parassitari, proprio come la Democrazia Cristiana . perché mai avrebbe dovuto temere di andare a votare? dicono che si sia accorto tardi che quello della finanza è un ceto impalpabile, anche se non si può prescindere da esso: impalpabile, senza carne né voti. io non credo che sia questo il motivo: a lei piace troppo frequentare bene, altolocato; lei ormai parla in Parlamento come un amministratore delegato della FIAT, distaccato, compassato, dall' alto, come un amministratore delegato di razza, che non batte ciglio anche quando legge un bilancio fallimentare. onorevole presidente , non parla più come noi poveri politici: D'Alema è altrove, più che mai, grazie a cianfrusaglie dei vecchi partiti in cui si intravede, nel lifting facciale, la vecchia partitocrazia della prima Repubblica . occorrono le riforme e lei non ha la forza di farle; occorre devolvere i poteri dello Stato alle regioni ed ai loro coordinamenti, ma lei non ha la forza per affrontare il centralismo e lo statalismo che in questo paese sono diventati feticci, tabù: è come toccare la mamma. perché mai la Gran Bretagna riesce a dare il Parlamento alla Scozia, e lei non riesce a darlo al nord o al sud del nostro paese? perché lo Stato, che dovrebbe essere garante del bene supremo comune, continua a non funzionare e a non essere riformato. ricordi, presidente, che adesso noi padani siamo nella forbice tra euro e Mezzogiorno, siamo tra l' incudine dell' euro ed il martello degli aiuti al sud. ricordi che per effetto dell' euro è aumentato il costo delle importazioni e sono diminuite le esportazioni delle nostre imprese, il che significa che non ci sono più soldi da distribuire a pioggia, che deve ridurre le incidenze fiscali e parafiscali sul costo del lavoro , nonché la tassazione complessiva sui redditi di impresa; che deve ridurre il costo del lavoro al sud — le gabbie salariali — , più che aumentare l' assistenzialismo. ricordi, soprattutto, che l' attuale struttura dei rapporti nord sud ha progressivamente esaurito i suoi aspetti funzionali più positivi e che possono emergere in queste condizioni, senza riforme, gravi elementi di conflitto. dicono anche che il suo Governo nasca solo per cambiare la legge elettorale , cioè per far passare il maggioritario secco, ovverosia portare a compimento il passaggio verso la fine della democrazia: da governo di guerra a governo della normalizzazione e dello « sbancamento » della libertà. la preghiamo di non fare tutto questo, ricordi che la libertà è nel benessere materiale, ma non solo; la libertà è anche nella possibilità dell' uomo di scegliere, di avere un lavoro, ma anche di avere un popolo e le sue tradizioni, di avere una famiglia, dei figli, è nella possibilità per il cittadino di votare il suo partito. non faccia diventare la politica una maschera indossata dal nulla. il suo, onorevole presidente , mi sembra un « governicchio » : dovrebbe attraversare Capo Horn , affrontare la furia dei venti, scalare montagne d' acqua più alte del pennone della nave, ma non mi sembra che lei disponga né di marinai né di capitani coraggiosi. in prima battuta, il suo Governo sembra costituito più da una pletora di cambusieri che da un insieme di marinai coraggiosi! andrete trotterellando in crociera, con le vostre bananiere, lungo i mari del sud ed il paese andrà a catafascio. io rivolgo gli auguri a lei, ma soprattutto auguro buona fortuna al paese. la Lega voterà contro il suo Governo.