Fausto BERTINOTTI - Deputato Opposizione
XIII Legislatura - Assemblea n. 537 - seduta del 19-05-1999
Sugli sviluppi della crisi nei Balcani
1999 - Governo I D'Alema - Legislatura n. 13 - Seduta n. 537
  • Comunicazioni del governo

signori presidenti, signore deputate e signori deputati, dopo due mesi siamo al fallimento manifesto della strategia della NATO; le popolazioni sono sottoposte a fatti devastanti. le drammatiche vicende dei profughi, generati dalla repressione dell' esercito serbo e delle forze paramilitari, sono moltiplicate dai bombardamenti. ormai si bombarda tutto (gli errori rappresentano un sistema): vengono bombardate fabbriche, sedi di televisioni, palazzi, profughi in fuga, ospedali, « croci rosse » : è una guerra devastante. si fa la guerra a popolazioni inermi: così si seppellisce ogni prospettiva di pace ed aumentano anche i costi, oltre che umani, politici, economici e sociali della guerra stessa. ci si domanda chi li pagherà. l' Italia è sempre più a rischio, come dimostrano le bombe della NATO che infestano l' Adriatico e colpiscono i nostri pescatori, colpiti anche dall' arroganza degli USA, esattamente come le vittime della strage del Cermis. cambia così l' opinione pubblica del paese. le mobilitazioni pacifiste diventano più forti: la Perugia-Assisi ha dimostrato una domanda di pace forte e grande, che ha influenzato le forze politiche . oggi, con la risoluzione della maggioranza, cambia anche l' atteggiamento del Parlamento italiano che, onorevole La Malfa , esplicitamente impegna il Governo a promuovere una sospensione dei bombardamenti al fine di favorire una fase negoziale; si tratta esattamente della tregua unilaterale chiesta dalla marcia Perugia-Assisi. è per questo che ritiriamo la nostra risoluzione, che si riferiva a tale piattaforma; chiediamo di procedere ad una votazione per parti separate, perché esprimeremo il nostro dissenso nei confronti di un' azione del governo , gravemente responsabile di questa vicenda, ma manifesteremo anche il nostro convinto favore per la sospensione dei bombardamenti, chiesta dalla risoluzione della maggioranza, che rappresenta un successo dei movimenti pacifisti e che chiede un mutamento di rotta nell' azione del governo . e il Governo non può decidere se attuarla o meno e in che misura attuarla. il presidente del Consiglio nella sua introduzione ha detto cose completamente diverse da quelle sostenute nella risoluzione, come quando ha affermato che la sospensione unilaterale dei bombardamenti avrebbe favorito la crescita dell' arroganza di Milosevic. se fosse coerente, ora dovrebbe votare contro la risoluzione! nella replica ha detto cose diverse da quelle contenute nella risoluzione: se fosse coerente, dovrebbe proporre un altro testo! vorrei dirlo con bonomia: signor presidente del Consiglio , non può confondere il rapporto tra Esecutivo e Parlamento con quello di qualche partito in cui il comitato centrale vota una risoluzione e le segreterie fanno un' altra politica. qui il Parlamento esprime un mandato al Governo, che lo impegna a chiedere e a promuovere la sospensione dei bombardamenti! la prova è affidata ai fatti: il Parlamento impegna il Governo a promuovere la sospensione dei bombardamenti. il Governo ha la possibilità di ottenere la sospensione dei bombardamenti della NATO; se non vi sarà, sarà violata la volontà di questo Parlamento! se vi sarà, avremo compiuto oggi tutti insieme una prova di responsabilità dando un risultato allo spostamento di opinione a favore della pace e alla domanda dei movimenti della pace che hanno chiesto per tutte queste settimane, contro la posizione del Governo, la sospensione dei bombardamenti.