Achille OCCHETTO - Deputato Appoggio
XIII Legislatura - Assemblea n. 439 - seduta del 18-11-1998
1998 - Governo II Andreotti - Legislatura n. 6 - Seduta n. 5
  • Attività legislativa

presidente, innanzitutto voglio dire che parteciperò a quel grande movimento di idee e di dibattito che è stato annunciato in Aula dall' onorevole Gloria Buffo. voglio parteciparvi, dicendo subito con estrema chiarezza che non ho alcun problema per ciò che riguarda il rapporto tra pubblico e privato in ordine alla ricerca di una soluzione nuova. tra le varie esperienze di partito ho fatto anche il responsabile per la scuola e ben vent' anni fa parlai di sistema integrato pubblico e privato. in questo momento mi inquieta la confusione profonda che, anche nel dibattito esterno oltre che interno al Parlamento, è stata costruita — naturalmente in buona fede — in tutti e due i campi, sia in quello cattolico sia in quello laicista, tra un tema così rilevante e moderno che si collega ad un problema di carattere europeo e mondiale ed una questione che è in gran parte nazionale ed italiana, che è quella del rapporto con la scuola confessionale. direi che c' è un continuo depistamento ed un continuo scambio di soggetti nella valutazione del problema stesso. noi dobbiamo togliere questa confusione dalla testa del Parlamento e dell' opinione pubblica nazionale, altrimenti ritorneremo, dopo tante fatiche sopportate dai costituenti prima e, poi, dalla storia di questi anni, alla vecchia guerra tra guelfi e ghibellini. ritengo che non possiamo mai, neanche per scherzo (semmai dobbiamo segnare il passo e attendere la maturazione della situazione), dare l' impressione che vogliamo utilizzare un tema, lo voglio ripetere, a me caro, come quello della parità, per risolvere surrettiziamente la questione del finanziamento della scuola confessionale. per questo ci deve essere chiarezza nel dibattito tra di noi. infatti una cosa è una parità, che in una situazione liberista ci spinge a mettere in corsa diversi soggetti pubblici e privati affinché, attraverso una effettiva concorrenza, insieme, possano elevare il valore dei servizi nei quali questa concorrenza si effettua, altra cosa è il problema del finanziamento surrettizio della scuola confessionale. se noi vogliamo fare questo discorso di verità non possiamo mettere una posta di finanziamento occulto, segreto e non chiaro. in attesa di una discussione seria nel paese e in Parlamento, dobbiamo mettere per il momento la posta del finanziamento nell' unico luogo consentito dalla Costituzione e cioè nella parte dedicata al diritto allo studio . ritengo, inoltre, che il ministro della pubblica istruzione debba promuovere nel Parlamento e nel paese una grande discussione non surrettiziamente legata alla finanziaria sulla tematica del rapporto tra pubblico e privato. voi sapete che c' è un doppio dibattito sul problema del rapporto tra pubblico e privato in tutta l' Europa. perciò ritengo che in quel contesto dobbiamo avere il coraggio di fare un passo avanti. noi dobbiamo sapere che esiste un problema costituzionale. noi dobbiamo sapere che nella Costituzione è scritto « senza oneri per lo Stato » e quindi dobbiamo porre il problema del rapporto pubblico e privato nella sua autonomia e nello stesso tempo guardare in faccia il problema del rapporto che è tipicamente concordatario con la scuola confessionale o religiosa che la si voglia chiamare. il mio avviso è anche quello di fare un passo in avanti coraggiosissimo: apriamo pure la discussione sul dettato costituzionale. ma dobbiamo sapere che ciò significa aprire di nuovo quella fase (che mi vide peraltro d' accordo per l' allora Pci nel voto di fiducia sull' ultimo Concordato) di effettiva libera Chiesa in libero Stato e di revisione concordataria. infatti, solo portando alla luce il problema religioso e il problema concordatario per quello che essi sono, noi possiamo affrontarli e risolverli in avanti anche con soluzioni estremamente coraggiose. ma non dobbiamo invece surrettiziamente usare il tema moderno, laico, avanzatissimo e liberal del rapporto tra pubblico e privato, al quale aderisco pienamente per fare, attraverso un gioco di bussolotti, il finanziamento fittizio della scuola confessionale. proprio perché ritengo che questa chiarezza sia fondamentale tra di noi ed è fondamentale nel paese (non gioisco per alcune manifestazioni laiche che in gran parte condivido quando vedo in essa ritornare l' equivoco di una vecchia lotta tra scuola confessionale e laica), ed è proprio perché occorre questa chiarezza che oggi io voglio compiere un atto che non è di insubordinazione rispetto al mio gruppo (e quindi non voto diversamente dal mio gruppo), ma di chiarezza per testimoniare questa presa di posizione: non partecipo al voto su questo articolo.