Rosy BINDI - Ministro della Sanità Maggioranza
XIII Legislatura - Assemblea n. 431 - seduta del 05-11-1998
Delega per la razionalizzazione del servizio sanitarionazionale
1998 - Governo I D'Alema - Legislatura n. 13 - Seduta n. 431
  • Attività legislativa

mi ero riservata di intervenire a conclusione del dibattito e ciò nel rispetto dell' Assemblea, dal momento che ci troviamo di fronte ad un provvedimento il cui esame ha il tempo contingentato, ed anche in relazione al fatto che oggi discutiamo di una normativa che è all' esame dei due rami del Parlamento dal 30 settembre dello scorso anno . intorno a questo provvedimento vi è stato un lungo lavoro della Commissione affari sociali, che ha visto il ministro sempre presente; questo lavoro ha consentito non solo di darci reciproci chiarimenti, ma anche di accogliere molte delle proposte presentate dalle opposizioni. tale lavoro ha visto questo ramo del Parlamento approvare il provvedimento in prima lettura a seguito di un esame in Assemblea molto approfondito e dettagliato, durante il quale sono stati accolti anche significativi emendamenti, uno dei quali ricordo essere stato presentato proprio dall' onorevole Massidda, riguardante appunto il problema della libertà di cura e della libertà di scelta nel rapporto tra pubblico e privato. il provvedimento è passato poi all' esame del Senato dove è vero che la maggioranza è più consistente che in quest' Aula, ma dove — voglio sottolinearlo — molti degli emendamenti e delle variazioni apportate a quel testo sono state ampiamente discusse ed anche concordate con le opposizioni, sia in Commissione sia in Assemblea. questa mattina da me e dalla relatrice è stato rivolto un invito esplicito al ritiro degli emendamenti, perché molti di essi, come sanno bene le opposizioni che li hanno presentati, sono volti semplicemente a cambiare le aggiunte letterali del testo approvato dal Senato (aspetti che non modificano affatto quello approvato dalla Camera), frutto peraltro di molti emendamenti presentati in quel ramo del Parlamento dall' opposizione. si tratta quindi di emendamenti aventi in qualche modo scopi più ostruzionistici che non costruttivi. come dicevo, è stato rivolto un invito esplicito con la richiesta di presentare ordini del giorno proprio in relazione a quelle materie che stanno particolarmente a cuore ai gruppi dell' opposizione, sulle quali il Governo non ha mai fatto mistero delle proprie intenzioni, né delle proprie linee di politica sanitaria , così come non ne ha fatto problema né mistero la maggioranza che sostiene il provvedimento, materie sulle quali si è aperto un confronto molto chiaro con tutti gli operatori del servizio sanitario nazionale. a questo proposito vorrei ricordare all' onorevole Pisanu, il quale non è più in Aula, ma non importa...... che proprio ieri sera è stato siglato un accordo tra il ministro della Sanità e tutte le organizzazioni sindacali della dirigenza medica, che hanno sospeso le agitazioni. su questo vorrei assicurare che gli animi....... che gli animi degli operatori sanitari sono molto più sereni. peraltro, non erano assolutamente... credo che definire truffa un accordo sia offensivo nei confronti di quelle confederazioni sindacali e di quei medici che voi volete tutelare, che non credo siano così disposti a farsi truffare; sembra invece abbiano dato sempre prova di essere molto attenti, e giustamente, ai loro legittimi interessi. inoltre, senza dubbio le truffe sugli articoli della finanziaria vengono presto alla luce e dunque da parte dei soggetti interessati sarebbe facilmente ripristinabile nel giro di poco tempo lo stato di agitazione. volevo quindi tranquillizzare sul fatto che gli animi degli operatori sono molto più sereni, così come colgo anche l' occasione per mandare messaggi rassicuranti a tutti coloro che da imprenditori, con finalità di lucro o meno, lavorano ed intervengono nella sanità, e che sono ritenuti da questo provvedimento utili e necessari per il perseguimento di un servizio sanitario nazionale che è e resta pubblico, perché tutela un diritto di tutti, ma che intende avvalersi con regole ancora più chiare e più certe di tutti coloro che sono in grado di fornire un apporto vero all' espletamento di questo servizio. regole sempre più chiare e certe, perché vorrei ricordare che, dove le regole di accreditamento sono davvero trasparenti e fanno riferimento, come vuole questo provvedimento, ad un modello di accreditamento unico, non solo si crea la tutela della libertà di scelta, si perseguono gli interessi e gli obiettivi della programmazione, ma soprattutto si tutelano gli operatori sanitari e coloro che investono nella sanità. gli operatori sanitari sono infatti i primi ad avere necessità di regole certe e ad avere bisogno di non essere lasciati all' arbitrio di eventuali piani di programmazione, che potrebbero in qualche modo mortificare l' una o l' altra risorsa. queste sono le intenzioni del Governo, che ribadisce di non ritenere modificabile questo provvedimento, per il semplice fatto che si tratta di un collegato alla scorsa finanziaria, in fase di terza lettura, confermato e migliorato nelle sue linee essenziali dal Senato: rispetto ad esso, il Governo si impegna ad accogliere gli ordini del giorno , alcuni dei quali sono già stati presentati (su di essi sono già state date ampie assicurazioni). nella stesura dei decreti legislativi , che verranno tutti rigorosamente sottoposti al parere delle Commissioni competenti, si conterà sull' attenzione di tutti, ben sapendo peraltro (voglio dirlo qui a conclusione di questo dibattito) che, essendo la sanità materia di larghissima competenza regionale, è interesse del Governo prevedere modifiche normative che trovino il consenso fondamentale di tutte le parti politiche. non possiamo esporci, nelle regioni che non sono governate da questa maggioranza, ad una disattenzione nei confronti delle norme poste a tutela di un diritto che è di tutti, a prescindere dalle maggioranze che governano. intendo così dare assicurazione certa che, su questa materia, per quanto di larga connotazione politica, nessuno può porre un problema di schieramento: questo provvedimento è stato sottoposto ad un esame molto lungo ed è giusto che vi sia un ulteriore contributo di certezza in una materia che sta molto a cuore agli italiani.