Umberto BOSSI - Deputato Opposizione
XIII Legislatura - Assemblea n. 422 - seduta del 09-10-1998
1998 - Governo I Prodi - Legislatura n. 13 - Seduta n. 422
  • Comunicazioni del governo

onorevole presidente , il suo Governo verrà ricordato soprattutto per i quattrini che ha saputo spillare ai cittadini: tasse in tutte le varianti e con tutte le improvvisazioni per svuotare i portafogli. il tutto è stato condito con la promessa del paradiso che non c' è, ovvero dell' ingresso nell' Europa di Maastricht, che lei vanta quale risultato eclatante dell' azione del suo Governo. in realtà, tutto quello che è stato realizzato è di natura restauratrice sia nei metodi dilapidatori dell' ideologia meridionalista (che il suo Governo ha rimesso in auge), sia per la grande scorrettezza in merito all' ingresso in Europa, quando il Governo si è arrogato il diritto di sottoscrivere per la sua sola volontà la perdita di grandi pezzi di sovranità dello Stato senza passare prima attraverso un referendum popolare. inoltre, ha dissipato le speranze di cambiamento che negli anni precedenti erano maturate; con il suo Governo sono finite nel nulla le riforme costituzionali , le norme antitrust contro gli oligopoli dell' informazione, i referendum per ridurre le reti televisive e via dicendo. la politica, evidentemente, per il meridione, il grande buco nero , che il nord e la Padania hanno rivestito d' oro, è la stessa di prima; ha soltanto cambiato nome. è dal 1904 che si fanno leggi speciali con interventi dello Stato a favore dello sviluppo delle aree depresse dei vari settori fino alla cosiddetta Cassa per il Mezzogiorno , che è durata un sacco di anni fino a quando, per decisioni comunitarie, lo Stato ha dovuto chiudere l' intervento straordinario (la legge numero 488 del 1992). il suo Governo ha dimostrato che in realtà le modifiche sono solo formali, perché il riferimento al Mezzogiorno è stato sostituito da quello alle aree depresse, a lenta crescita. si è quindi cambiato solo il nome ed il contenuto, al limite la metodologia che sono diventati quelli delle politiche regionali comunitarie, ma evidentemente il resto è rimasto uguale. nel campo economico brillano le soluzioni di questo Governo che cerca di creare lavoro: il lavoro socialmente utile che, a dirla francamente, è un lavoro di tipo assistenziale o comunque assistito; le 35 ore, che aumentano il costo del lavoro orario del 14 per cento circa. al nord, dove vi sono aree a piena occupazione, la riduzione dell' orario di lavoro si trasformerebbe solo nell' aumento del lavoro straordinario, con l' aumento ulteriore del costo del lavoro ; al sud, dove il sistema imprenditoriale è fragile, aumenterebbe semplicemente il lavoro sommerso. bisogna inoltre sottolineare, anche in questo caso alla sinistra, che gli uomini sono soggetti importanti nel lavoro, che non sono facilmente sostituibili oggi come ai tempi della catena di montaggio . per l' Europa, abbiamo detto che l' Italia è l' unico paese che non ha fatto il referendum, ma il Governo ha utilizzato il sistema savoiardo dello slancio annessionista; evidentemente, il popolo bue deve essere messo davanti ai fatti compiuti, non deve sapere che cosa è l' Europa in realtà e in quale difficoltà al limite rischia di essersi andato a ficcare! penso alle conseguenze che ne deriveranno per le nostre imprese, che sono molto diverse da quelle francesi e tedesche, ai gravi squilibri nel mondo agricolo, che accentueranno quelli già esistenti a causa sia dell' adesione al sistema delle quote di produzione in sede eurocomunitaria, sia della concorrenza dei paesi extracomunitari. penso, ad esempio, alla crisi di proporzioni epocali per il riso che viene prodotto in Padania, e che rappresenta il 50 per cento della produzione europea, a seguito dell' applicazione degli accordi dell' Uruguay-Round, che stabiliscono il prezzo del riso in Europa sulla base della fattura dell' importatore. penso al problema delle quote latte , su cui si è stratificato l' imbroglio politico ed al fatto che la magistratura processa quelli che lo Stato ha truffato e non processa i truffatori. penso, in definitiva, che il Governo non ha mosso una virgola per preparare il paese alle ripercussioni della libera circolazione dei capitali, che facilita l' esplodere nell' economia legale dei fenomeni del riciclaggio, dell' usura, dell' abusivismo finanziario, di frodi e truffe, e gli effetti si vedono nel paese. è inesistente qualsiasi controllo; dal 1997 la legge prevede che sia l' ufficio italiano cambi, invece che la questura e i carabinieri, a ricevere le segnalazioni di transazioni sospette. sembrano scelte fatte per facilitare, più che per fermare « Cosa nostra » . il paese manca degli strumenti necessari per affrontare la modernità con adeguate garanzie. oggi c' è un mondo senza più riferimenti certi. il fenomeno della speculazione è a livelli colossali, perché è possibile acquistare senza pagare, vendere senza possedere. si è passati all' immateriale, che però non è certo spirituale, ma che è il nulla, il vuoto dell' economia illegale che si espande e che può mimetizzarsi facilmente nei mercati della speculazione. dare risposte, anche minime, a questa situazione, a queste urgenze, significava perlomeno andare in motorino, anziché in bicicletta, caro presidente! né si tratta di esultare quando la Borsa è in salita, perché se l' economia reale resta stagnante, significa che la crescita finanziaria del mercato è artificiosa e speculativa. nel suo programma di Governo era manifestata anche la ferma — così era detto — volontà di fare le riforme della democrazia. invece niente. sappiamo tutti che la corruzione è il vero male del nostro tempo per tutti i paesi, ma arrivare al punto che il cosiddetto capo dell' opposizione — in realtà della finta opposizione — nasconda al garante dell' editoria il vero assetto societario della Fininvest, cui lo Stato concede l' utilizzo di un mucchio di frequenze televisive, francamente non è accettabile. ben sedici holding occulte, con finanziarie, immobiliari, centri commerciali, altre televisioni e chi più ne ha più ne metta — cose create dai soliti palermitani — sarebbero le prove nelle mani della procura di Palermo. spero che si possa andare fino in fondo, senza interferenze politiche, senza scambi di cui però si avverte il brutto odore. con questo Governo c' è stato il buonismo, il minimalismo, la bicamerale; ebbene, sono solo nomi differenti di un gattopardismo che è antidemocratico. occorre il cambiamento vero, profondo, la libertà del paese, la libertà della Padania, che la cerca, del meridione, che non la vuole. per tutto questo il nostro voto è contro il suo Governo.