Gianfranco FINI - Presidente del Consiglio Maggioranza
XIII Legislatura - Assemblea n. 420 - seduta del 07-10-1998
Approvazione ed esecuzione del Protocollo relativo all’ammissione della Grecia e della Turchia al Trattato Nord Atlantico del 4 aprile 1949, firmato a Londra il 22 ottobre 1951.
1998 - Governo VII De Gasperi - Legislatura n. 1 - Seduta n. 850
  • Comunicazioni del governo

signor presidente , presidente del Consiglio e colleghi, anche i più fieri avversari del presidente del Consiglio credo debbano riconoscere che il presidente Prodi ha troppa scaltrezza per pensare di essere creduto, nel momento in cui dice che il Governo, se sopravviverà, sarà ancora un Governo autorevole. qualche volta dire le bugie è lecito, abusarne diventa patetico. se il Governo sopravviverà a questa lacerazione, tutto sarà tranne che un Governo autorevole. prima di sviluppare rapidamente il ragionamento, voglio richiamare l' attenzione di chi mi ascolta ed anche — lo dico con la stessa franchezza con la quale lo ha detto l' onorevole Marini poc' anzi — l' attenzione di chi ascolta fuori del Parlamento, in sostanza voglio richiamare l' attenzione di chi segue questo dibattito politico, su quelle che secondo noi sono le ragioni profonde della lacerazione che è in atto nella maggioranza e quindi anche le ragioni del dibattito che stiamo svolgendo. non penso di dire una cosa errata dicendo che in molti hanno capito che la decisione del comitato politico di Rifondazione comunista va molto al di là del contenuto della legge finanziaria . tante volte dai banchi di Rifondazione comunista è stato detto: « noi appoggiamo il Governo, unicamente se il Governo fa ciò che in qualche modo noi riteniamo debba fare » . tante volte è stato ricordato dai banchi dell' opposizione che l' anomalia di fondo del 21 aprile consisteva nella desistenza elettorale tra Ulivo e Rifondazione. in realtà, l' Ulivo governa e Prodi è a Palazzo Chigi unicamente perché due anni addietro misero insieme una coalizione che non aveva un identico programma, ma aveva un identico timore, quello di essere battuti sul piano elettorale dal Polo per le libertà . è paradossale ma significativo che oggi, onorevole Prodi, se il Governo sopravvive è unicamente perché quel timore non è scomparso. voglio sviluppare solo questo concetto, anche perché i minuti di cui dispongo non sono molti. l' onorevole Cossutta che si accinge, lo sanno tutti e non ho capito bene perché l' onorevole Diliberto non lo abbia detto — risparmiate all' Italia almeno questi rituali di antica memoria — a rompere il vincolo di disciplina all' interno di Rifondazione comunista — affari suoi — , voterà la fiducia al Governo Prodi. molto probabilmente, qualche deputato leghista non ci sarà (è tipico di chi urla a sproposito « squagliarsi » ) e lei, presidente Prodi, andrà avanti... andrà avanti, sostanzialmente, senza maggioranza (tutti sanno che non raggiungerà i 316 voti che rappresentano la maggioranza); andrà avanti ancora per qualche settimana, per qualche mese; andrà avanti nella speranza di raccattare di qua e di là i voti necessari; andrà avanti fino a quando entrerà sotto l' ombrello del semestre bianco e forse in quel momento i problemi diventeranno ancora più acuti di quello che sono attualmente; andrà avanti non già perché — questo è il dato che voglio sottolineare, presidente — chi all' interno di Rifondazione le dà la fiducia sottoscrive quello che lei ha detto, sottoscrive la finanziaria che lei ha presentato e sottoscriverà, se avrà modo di farlo, altri atti di politica, soprattutto a livello internazionale. il paradosso italiano è che un Governo, che è già di minoranza, rimane in carica unicamente perché all' interno di un partito comunista si determina una spaccatura che porta qualche comunista a votare non perché condivide ciò che fa il presidente del Consiglio , ma perché teme che la maggioranza del paese, che è rappresentata dal centrodestra, vinca le elezioni. onorevole Diliberto, io non ho battuto ciglio quando lei ha accusato il Polo di essere eversivo. mi permetto di dire che eversivo è lei, perché se ha timore che le elezioni dimostrino quello che sa, vale a dire che in Italia la sinistra è minoranza e il centrodestra è maggioranza, e si assume la responsabilità di tenere in vita un Governo che è ampiamente minoritario, se c' è un eversore è lei o, perlomeno, ha una concezione comunista della democrazia che non è la mia e credo non sia quella della stragrande maggioranza degli italiani. voglio però aggiungere che se a tanto siamo arrivati la responsabilità non è giusto attribuirla soltanto a chi, dopo aver polemizzato, comunista è stato, comunista è e comunista sarà. se a tanto siamo arrivati, la responsabilità è di chi non ha esitato a concludere l' accordo elettorale. io mi rivolgo a lei, onorevole Dini, o a lei, onorevole Marini. ho ascoltato un intervento — lo dico senza alcuna ironia — alto. ma vi rendete conto che per vincere le elezioni, voi che rappresentate una minoranza — come tante volte ricorda l' onorevole D'Alema — non avete esitato a dar vita ad un imbroglio che ha consegnato le sorti di questo Governo — e a noi poco importa — e le sorti dell' Italia a ventidue trotzkisti? roba da quarta Internazionale , da archeologia della storia! l' opposizione, almeno in questa fase, ritiene di dover innanzitutto rispondere con coerenza a quella maggioranza di italiani che non è di sinistra. sinceramente, non ne posso più, lo dico riferendomi soprattutto ad alcune trasmissioni televisive, di vivere in diretta uno psicodramma che rispetto, ma che rappresenta una quota marginale della società italiana , la quale ritiene — a mio modo di vedere correttamente — di meritare qualcosa di più serio di un Governo che, se sopravvive, sopravvive perché qualcuno si ammala, perché qualcuno dice di essere contrario ma vota a favore in quanto ha paura di essere battuto dalle urne; la società italiana merita qualcosa di più serio di un Governo che nelle prossime ore potrebbe, qualora dovesse precipitare la situazione nella ex Jugoslavia, essere nuovamente in minoranza. che fa allora un' opposizione che si reputa seria? attende al varco, signor presidente del Consiglio , con molta serenità, con molta tranquillità. lei può tirare a campare altri dieci, quindici, venti giorni; scatta l' ombrello protettivo del semestre bianco , dopo di che probabilmente viene approvata la finanziaria. vede, onorevole Marini, la finanziaria viene richiesta a gran voce da coloro che lei ha citato, perché è l' unica finanziaria del Governo Prodi che non fa danni. poiché gli ambienti che lei ha citato — cioè gli ambienti del mondo del lavoro — sono abituati a leggi finanziarie del Governo Prodi che fanno danni — e ne hanno fatti tanti — , è meglio una finanziaria inutile, come quella che è stata presentata, piuttosto che una finanziaria dannosa, come quelle precedenti, e lei lo sa perfettamente. dopo che per due anni sono state presentate leggi finanziarie negative, una finanziaria inutile viene vista come un grande risultato! al di là di questo, comunque, approverete la finanziaria: c' è chi desidera in qualche modo aiutarvi, ci sono anime in pena nella politica nazionale e mi auguro che trovino quanto prima un riparo per potersi finalmente garantire serenità. forse, dicevo, verrà approvata la finanziaria e probabilmente la crisi inizierà subito dopo tale approvazione, quando — e concludo — sarà molto più difficile difendere il bipolarismo. io in tante occasioni l' ho attaccata, credo anche duramente, ma nessuno si meravigli se le do atto, presidente del Consiglio , di un atteggiamento che abbiamo apprezzato: lei si è presentato in Parlamento dicendo di rivolgersi solo alla maggioranza che l' ha portata a Palazzo Chigi ed ha vanificato le acrobazie delle anime in pena, che da quel momento si sono trovate totalmente prive di una prospettiva. però, signor presidente del Consiglio , quando la crisi scoppierà, dopo l' approvazione della finanziaria, con il semestre bianco , si rende conto che sarà più difficile difendere il bipolarismo? si rende conto che in quel momento lei non potrà più dire « mi rivolgo alla maggioranza che mi ha portato a Palazzo Chigi » , perché quella maggioranza non ci sarà più? non c' è più oggi e non ci sarà in seguito, perché probabilmente l' onorevole Cossutta prenderà atto di essere stato scalzato, magari nell' approvazione della finanziaria, dalle anime in pena del centro, che sono state elette con il Polo, sono uscite dal Polo, si sono parcheggiate al centro, ora guardano con attenzione al centrosinistra e magari domani approderanno definitivamente dove desiderano andare. in quel momento, con la crisi di Governo durante il semestre bianco , sarà più difficile difendere il bipolarismo e molto dipenderà anche da ciò che verrà deciso, sulla sua sorte, da chi in quel momento dovrà guardare non soltanto a come dar vita ad un nuovo Governo, ma anche a come partecipare a quella partita per il Quirinale che tutti sanno essere una delle grandi, reali incombenze del Parlamento e della politica nazionale dei prossimi giorni. allora, presidente del Consiglio — e concludo — , l' opposizione non può che ribadire che è fallita l' esperienza che l' ha portata a Palazzo Chigi e che è fallita con una lacerazione verificatasi tutta a sinistra (non si governa a lungo con chi si dichiara comunista, perché la sinistra che vince in Europa è una sinistra che ha da tempo cambiato pelle ed opinione, rispetto alle posizioni che continua a mantenere Rifondazione comunista ). siete stati incapaci di garantire — checché ne dica qualcuno — la ripresa economica del paese, perché la realtà non è quella tutta rose e fiori che soltanto lei vede: giri un po' di più per l' Italia e si renderà conto che ci sono forme di disagio, che cala la produzione, che cresce la disoccupazione, che le tasse soltanto il ministro Visco le ha viste calare, mentre tutti gli italiani, di centro, di destra e di sinistra, le vedono crescere. avete fatto quello che siete stati capaci di fare — e a nostro modo di vedere è stato un fallimento — , non volete prendere atto del fatto che sopravvivete soltanto perché avete paura di essere battuti se si tornerà alle urne. noi non possiamo far altro che aspettare, convinti di poter — svolgendo la nostra azione di opposizione, e mi rivolgo ai colleghi, appunto, dell' opposizione — in tempi brevi svelare il bluff. dovreste tutti, da questa sera, quando per qualche raffreddore, per qualche malattia, avrete una minoranza (perché non arriverete a 316 voti)... Comino, io prendo atto del fatto che i leghisti ci saranno tutti, però, se ne manca qualcuno, domani spieghi dov' era... prendo atto che i leghisti ci saranno tutti, ma se non arrivate a 316 voti, presidente del Consiglio , e siete una minoranza, dovrete da domani dimostrare di poter governare e l' opposizione da domani, se ci crede, sarà nelle condizioni di farvi vedere i « sorci verdi » ! dovrete precettare tutti i ministri, dovrete precettare tutti i sottosegretari: non si sta in chiesa a dispetto dei santi! non siete stati capaci di governare, non avete una maggioranza, non raggiungerete 316 voti: continuate pure, ma non credo che possiate andare molto avanti. concludo, presidente del Consiglio , con una felice e direi efficace battuta di un giornalista autorevole. quando il presidente Berlusconi disse: « il Governo Prodi è politicamente morto » , lei rispose dicendo: « auguro a Berlusconi di godere della stessa salute di cui godo io » . ebbene, penso che di un menagramo come lei l' Italia debba fare a meno, perché il suo Governo è politicamente finito.