Discorsi

nel rispondere all' ultima delle quattro interrogazioni sul drammatico incidente che ha colpito il peschereccio Orchidea causando la morte di Rosario Margiotta ed il ferimento di membri dell' equipaggio, credo possa essere utile riassumere quanto è stato fatto e quanto il Governo si propone di fare. la linea d' intervento è ovviamente duplice, con riguardo alle prime immediate reazioni ed alla politica di più lungo periodo. nell' immediato, era dovere del Governo protestare fermamente, chiedere l' apertura di una seria inchiesta coordinata, affermare in ogni caso il principio della sproporzione della reazione. mi soffermo ancora una volta su quest' ultimo punto, perché — va detto — in nessun caso incidenti, che pure possono sorgere, devono o possono concludersi con la morte dei lavoratori coinvolti. quanto agli interventi di prevenzione per il futuro, credo opportuno richiamare la necessità di accordi sulla pesca nel Mediterraneo, in particolare con paesi come la Tunisia e la Libia: una linea, come ho detto, necessaria, a fronte della sostanziale comunanza dei problemi, irrisolvibili in una microconflittualità quotidiana. a questo riguardo ho richiamato anche la competenza comunitaria in materia di accordi con paesi terzi nel settore della pesca: l' Italia continuerà a perseguire con impegno questo obiettivo in sede europea ed in ogni altra sede possibile. ho affermato anche, e voglio ribadirlo conclusivamente, che questo non significa — e per noi non significherà — trascurare la tutela dei nostri interessi e la protezione di chi è impegnato quotidianamente in un duro lavoro. non mi soffermo sugli aspetti specifici dell' evento, già peraltro ricostruito nelle risposte precedenti, perché credo che a questo punto fosse più opportuno ed utile riassumere di fronte a questa Assemblea le linee di fondo della nostra politica riguardo all' emergenza ed alla soluzione di lungo periodo dei problemi resisi evidenti con la vicenda di Mazara del Vallo .