Valter VELTRONI - Presidente del Consiglio Maggioranza
XIII Legislatura - Assemblea n. 415 - seduta del 30-09-1998
1998 - Governo I Prodi - Legislatura n. 13 - Seduta n. 6
  • Mozioni, interpellanze e interrogazioni

come ho già avuto modo di dire , la vicenda dello speronamento dell' Orchidea ripropone nel modo più drammatico e doloroso, anche per la sua reiterazione nel tempo (per il fatto che non si tratta certo del primo episodio, come sia lei che altri colleghi hanno richiamato), la questione delle relazioni nel settore della pesca tra il nostro paese e alcuni paesi della riviera del Mediterraneo meridionale. in risposta alle precedenti interrogazioni, ho già ricordato i passi che abbiamo compiuto come Governo nei confronti delle autorità di Tripoli, e qui proverò a riassumerli ulteriormente. in primo luogo, una immediata e ferma protesta ufficiale per la gravità dell' incidente che è occorso. in secondo luogo, la richiesta ufficiale dell' apertura di una inchiesta coordinata tesa innanzitutto a giungere alla individuazione della ricostruzione degli eventi, che sia concordemente accettata. in terzo luogo, l' esplicitazione che, quale che sia stato l' andamento dei fatti (ed anche perciò se emergesse una qualche responsabilità da parte italiana), in ogni caso ci si troverebbe di fronte ad una reazione sproporzionata, come è purtroppo testimoniato dalla tragica conclusione dell' incidente. in attesa di conoscere i risultati delle inchieste, voglio comunque ribadire, in coerenza con quanto lei ha detto nella illustrazione della sua interrogazione, che la protezione delle nostre imbarcazioni nel canale di Sicilia e in tutta l' area in cui si svolgano attività ittiche costituisce un preciso impegno per il Governo! devo anche precisare però che la migliore e più efficace tutela consiste nel rilancio deciso della cooperazione mediterranea e, in particolare, come ho già accennato e come altri colleghi hanno fatto rilevare, con la Libia e con la Tunisia; due paesi, questi, con i quali si è massimamente esposti nelle attività del settore della pesca nel Mediterraneo e con i quali risulta tuttora difficoltoso regolare il contenzioso. la strada maestra è quella dello sfruttamento congiunto e concordemente disciplinato e non quella, perciò, della competizione. ci si trova di fronte ad un bene comune e ad una risorsa che, come tutti. sappiamo, rischia di divenire scarsa a fronte di una domanda elevata. questo non significa, ovviamente, cedere ad atteggiamenti di esclusiva e naturalmente convinta disponibilità, ma accompagnare alla linea del dialogo quella della costante e severa difesa degli interessi e del lavoro dei nostri cittadini.